Artesacra

Gv21,1-14

Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Gv21,1-14 Signore il tuo pane quotidiano non lo fai mai mancare Il pesce è il tuo aiuto nelle tentazioni Le piccole vittorie nel quotidiano danno sapore al pane di ogni giorno Sei sempre Tu che provvedi alla nostra esistenza Affinché sia piena della tua presenza Molte volte pensiamo di avere a che fare con un fantasma E la nostra vita è senza pane e pure sciapa Quanti cercano un sapore da dare al quotidiano e si trovano smarriti Oggi non mangiamo più il pane e cerchiamo solo il companatico Vogliamo una vita straordinaria e senza pane E spesso ci troviamo ad affrontare vittorie di un giorno E per mantenere sempre questa straordinarietà siamo tesi Allora il nostro pane quotidiano sono medicine Che vita senza senso ? Correre per non fermare il successo Il Signore ci da tutto è Lui il pane della vita e la sua vita è il companatico Preferisci medicina più successo O un bel pane cafone con la mortazza ? L’igiene del cuore e della mente vuole le cose belle E il più bello tra i figli dell’uomo è l’Uomo della croce

Lc 24,35-48

Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». Lc 24,35-48 Signore apri la nostra mente e mandaci il tuo Spirito Siamo troppo chiusi nel nostro mondo fatto di fantasmi e paure Facciamo fatica a uscire fuori e se lo facciamo portiamo il nostro ego Siamo sempre noi il soggetto e l’oggetto di un amore finto che ci distrugge A noi piace più il crocifisso come statua e lottiamo per averlo Invece di essere dei crocifissi pieni di amore che si donano Escono da se stessi e si danno agli altri Uscire da noi stessi per donarci nel lavare i piedi Noi siamo testimoni leggiamo spesso queste parole Però Signore le porte del nostro cuore sono chiuse Annunciare la conversione non vuol dire averti incontrato Significa che siamo sempre fuori di noi nell’amarti Tu solo Signore puoi perdonare i peccati e vuoi dare a noi questo potere Il male che ci viene fatto ha questa preghiera: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” Qui Signore c’è una frenata brusca Per non frenare nel perdono di questo tipo Signore donaci il Tuo Santo Spirito Con la forza che ci viene da Lui possiamo perdonare E chiediamo perdono ai fratelli che offendiamo

Lc 24,13-35

Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Lc 24,13-35 Resta e rimani e spezza il pane ancora per noi Resta con noi perché nel buio della notte ci smarriamo Rimani con noi perché senza di Te nulla ha senso Spezza il pane del pellegrino affinché possiamo camminare Resta con noi quando i momenti della vita ci lasciano allo sconforto Rimani con noi perché la speranza di farcela non ci abbandoni Spezza sempre il tuo pane per darci tutto di te Non sono ne poetico ne ripetitivo So che quando resti con me nel carcere della mia esistenza Mi fai guardare il cielo senza confini Che si apre e Tu mi attiri Nel Tuo rimanere con me sostieni il mio vacillare E fai ardere il mio cuore per zelo e per amore Tu quando spezzi il pane per donarti a me Le mie ossa prendono vigore e le mie ginocchia sono salde Ti prego rimani per insegnarmi ad amare Abbi pazienza di restare con me anche quando mi allontano da te Spezza sempre il tuo pane di vita affinché la mia vita abbia sapore

Mt 26,14-25

Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Mt 26,14-25 Signore tu vuoi fare la pasqua con me Vuoi stare con me e i fratelli Davanti a questo invito che è dono Io so che non lo merito Non merito di stare con te Sono peccatore niente di buono è in me Tu mi porti nella stanza superiore E mi fai vedere gli amici con cui fai l’ultima pasqua Su dodici uno solo è Chi ti ama veramente Poi c’è il traditore, il rinnegato e nove fuggiaschi Sono la maggioranza Io penso di amarti ma sotto la croce non ci sto Sono traditore come Giuda Sono tante le volte che ti sei dato a me nell’amore E io ho preso il boccone e sono entrato nella notte Sono rinnegato come Pietro Mi sono immerso tra la folla per non farmi conoscere Sono un fuggiasco come la maggioranza dei tuoi amici E’ l’amore con cui mi ami mi disarma E io scappo lontano da Te per non farmi trovare dal tuo amore E tu mi proponi: “Vuoi fare la pasqua con me?” Si voglio Signore perché so di non meritarla Ma solo perché non sono santo giusto bravo e buono Uno senza bussola che tradisce mille volte al giorno Ma sa di essere amato da un’infinità di volte al secondo

Gv 13,21-38

I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Gv 13,21-38 Tutti si guardano con sospetto. Di chi sta parlando? Solo due potevano saperlo Giuda e il discepolo che Gesù amava Due uomini a confronto in questa piccola sintesi del Vangelo Giuda che odia Gesù e lo vende Giovanni che ama Gesù ed è presente sotto la Croce Pietro rimane fuori della scena Il Vangelo o lo ami e vivi per il Signore O tradisci l’Amore Non ci sono vie di mezzo dove continui a guardarti intorno E vuoi vedere chi vive Solo chi odia il Signore lo sa

Gv7,1-2.10.25-30

Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. Gv7,1-2.10.25-30 Gesù non può tacere deve continuare a dare testimonianza E’ forte per Lui far conoscere la sua figliolanza E’ bello che noi conosciamo come Gesù ama il Padre Anche noi siamo fratelli suoi e quindi figli Queste parole ci devono interrogare per quelle volte che fingiamo di essere tolleranti e stiamo zitti per vigliaccheria Siamo noi che non ci sentiamo figli e facciamo dire cose contro nostro Padre Il nostro atteggiamento fa vedere il poco affetto che abbiamo Quì non si tratta di essere in guerra ma di non permette che offendono nostro Padre Gesù ha sete di farci vedere la bellezza del Padre Lui va per la sua strada quando sarà il momento andrà Lui incontro alle guardie E’ prudente ma non fa niente di nascosto Tante volte mi sembra di vedere i cristiani come dei carbonari L’atteggiamento settario e pauroso non è tolleranza ma vigliaccheria

Is 49,8-15

Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,il Signore mi ha dimenticato».Si dimentica forse una donna del suo bambino,così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?Anche se costoro si dimenticassero,io invece non ti dimenticherò mai. Is 49,8-15 Quando l’uomo perde questa speranza è un orfano Intorno non c’è questa speranza ma c’è un vuoto Questo vuoto viene riempito dal dubbio Si passa a smucinare nella mente il niente Le donne fanno esperienza quando nel seno germoglia la vita non possono dimenticare Se questo succede e succede Allora sappi che Dio non si dimentica di te mai La Sua consegna è “mai ti dimenticherò” Non dire che sei orfano hai il Padre che ti aspetta Non dire che sei solo al tuo fianco c’è il Padre che ti accompagna Non dire che sei smarrito all’incrocio il Padre con la lampada accesa ti consegna la via Non dire che sei fallito il tuo fallimento è già stato pagato dal Fallito sulla croce Non dire che nessuno ti ama ricordati che il Suo amore lo puoi prendere a piccole dosi altrimenti moriresti di gioia

Gv 5,1-16

Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato. Gv 5,1-16 Quando la regola ha un valore soggettivo più della vita dell’uomo E’ la vita umana che va tutelata e non le regole soggettive Quest’uomo doveva dire a Gesù” non mi guarire perché è sabato” Questo succede quando l’uomo è illogico per non dire pazzo Dopo 38 anni un’occasione da non perdere Ha smesso di offendere la sua dignità E Qualcuno che ha visto la sua rassegnazione l’ha fatto alzare Noi non siamo molto lontani dai farisei Siamo ridicoli quando ci appelliamo alle questioni di principio Infatti tali questioni hanno causato morti La regola quando non salva l’uomo va abolita E’ abominio per il Signore il sacrificio umano Oggi questi sacrifici vengono fatti nella legalità La vita di un cane vale più di un figlio Certo il cane ti ama a comando il figlio lo devi amare e poi va via Oggi la vita umana non solo viene sacrificata fin dalla nascita sull’altare del benessere personale Ma su questo altare vengono sacrificati uomini e donne sul lavoro Oggi i giornali sono pieni di questi sacrifici che non fanno più notizia Quello che fa notizia è che qualcuno fa del benedetti Il fallimento è sapere che in un mese un uomo ha aiutato una persona Rispetto a notizie violente a me questo mi da pensiero Uno su mille fa il bene ….

Gv 4,43-54

Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Gv 4,43-54 La paura della morte quest’uomo ha paura della morte E’ paralizzato al pensiero che il figlio muoia e che lui muoia Quando ci troviamo davanti a questa realtà L’angoscia sale al massimo solo fede ci fa mettere in cammino Quest’uomo ha avuto la rassicurazione che il figlio vive E si mette in cammino Si era fermato, perché la morte come coltre aveva coperto la vita La speranza di vita era chiusa e grida a Gesù la sua paura “Va tuo figlio vive” A queste parole credette…. Si mise in cammino Lui che fa nuove tutte le cose ha dato a questo uomo la vita Dalla stasi al movimento il sangue della vita scorre in se stesso Questo il Signore lo fa con ciascuno di noi La speranza ti fa andare oltre La fede ti sostiene e proprio nella morte il passaggio verso la vita Quest’uomo chiede a che ora era cominciato a star bene Era proprio l’ora della vita

Os 14,2-10

«Torna, Israele, al Signore, tuo Dio,poiché hai inciampato nella tua iniquità.Preparate le parole da diree tornate al Signore;ditegli: “Togli ogni iniquità,accetta ciò che è bene: Os 14,2-10 Come un Amante chiede il ritorno dell’amata Il Signore non si rassegna Vuole una dichiarazione d’amore Non vuole sacrifici che vuoi fare Vuole il tuo cuore che canta inni Il sacrifico d’amore Lui l’ha fatto E il Suo amore per te l’ha inchiodato Vuole che tu lo ami con la lode La tua lode sia la gioia di essere suo figlio Il fatto che sei figlio e ami tuo fratello Questo lo fa gioire ancora di più Certo è più facile offrire qualche sacrificio Perchè così pensi di meritare il Suo amore Tutto questo per Dio è abominio Presso il Signore è la misericordia E le tue colpe Lui non le vede Prepara con lo Spirito Santo una parole da dire Non per sentirti a posto ma solo per dirgli grazie