Artesacra

Lc5,1-11

Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti …. Lc5,1-11 La Parola di oggi ci invita a prendere il largo E non devi cambiare niente Le reti che Pietro ha usato prima della Parola Sono le stesse che vengono gettate dopo l’invito del Signore Nel nostro quotidiano gli spazi si sono assottigliati E il tempo con l’ansia fanno da padroni C’è una censeguaenzialità con cui vengono fatte le cose E noi siamo spinti negli angoli della vita Prendi il largo esci dalla mediocrità che ti aliena Le reti sono le stesse ma tu vuoi cambiare Gli angoli per quanto ti proteggono ti tolgono la visuale È vero il largo amplia gli spazie e i pericoli Ma sulla Parola di Cristo Gesù getta le reti Il quotidiano porta frutto e fa miracoli I passi nella vita spirituale si fanno nel quotidiano Quello che viene fuori nei ritiri eventi eccezionali Trova il compimento nella fatica quotidiana Oggi con l’aiuto dello Spirito Santo Porta a largo la barchetta della tua vita quotidiana

Lc4,38-44

Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; Lc4,38-44 La Verità è un torrente in piena Le folle cercano di arginarla Vogliono trattenerla per farla rimanere Non vi riescono perché Gesù ha un’altra priorità È la necessità di liberare dell’inganno altre folle Non trattenere mai l’amore per rinchiuderlo nel tuo privato Perché l’amore è pazzo vuole arrivare a tutti Questa espressione i familiari di Gesù dicono di Lui E Lui non ha nemmeno il tempo per mangiare Paolo vuole arrivare a tutti E dice”Guai a me se non evangelizzo” Siamo sempre alle solite modalità nell’evangelizzare Indottrinare perché non conoscono e poi si lasciano regole L’evangelizzazione passa per Gesù il Cristo Lo stesso ieri oggi e sempre L’amore quando passa rende vivi E guarisce le nostre infermità Non siamo testardi nel voler difendere l’amore per la verità Perché crocifiggiamo ancora un volta l’Amore E imprigioniamo le folle in una illusione delirante Come poveri diamo quello che abbiamo È questa la generosità dell’evangelizzazione Questa non passa attraverso piani e misure Non ostruiamo il percorso della Verità Le strategie se pur efficaci secondo la carne Per lo Spirito sono sempre inefficenti e deleterie Quando vuoi dare non prepararti davanti allo specchio Perè il tuo ego ti accontenta sempre Da solo quello che è in te Perché la lingua parla dell’abbondanza del cuore

Sal 26

Una cosa ho chiesto al Signore,questa sola io cerco:abitare nella casa del Signoretutti i giorni della mia vita, Sal 26 C’è in questo uomo che recita il salmo La passione di abitare con Dio Non ha altre passioni solo fare casa con Dio È l’amore per sempre è la vita eterna Se prendiamo alla lettera il salmo E se cerchiamo di viverlo assaporiamo la dolcezza Succede che la ragione interviene E ne boicotta la parte creativa Dove il dubbio fa vacillare la fede E rende vano il piano della salvezza Mentre scrivo mi viene da completare il pensiero Ricordando l’altro amico che imboccavo Avevo chiesto il suo nome Nessuno lo conosceva neanche lui Nussuno l’aveva mai chiamato Imboccavo uno che non ha nome Amico anche se non hai nome tu esisti Per lo stato tu non esisti non sei censibile Dio ha provveduto a te facendoti imboccare E le piccole sorelle di Madre Teresa ti hanno trovato Perché la tua vita è cara a Lui E Lui ha pensato a te Come è strana la vita per il visibile amico tu non esisti Per l’Invisibile tu esisti

Lc 4,16-30

….e ai ciechi la vista; Lc 4,16-30 Imboccarlo era un appuntamento fisso Apriva la bocca Quando il cucchiaio gli arrivava alle labbra L’ultimo giorno pensavo alle difficoltà del primo Come si fa a dare da mangiare a un cieco a letto ? I primi giorni dovevo dosare la quantità di cibo E aspettare quando il mio amico finiva di deglutire Era da un po’ di giorni che eravamo sincronici E dopo mangiato una carezza e un saluto L’ultimo giorno il saluto come al solito Forse ha sentito la mia mano sul suo petto Forse ha visto il mio sguardo So solo che la mia mano era tra le sue mani E dagli occhi chiusi una piccola lacrima Mi aveva salutato cosi il mio amico Quella lacrima era grazie E scendeva dalla parte esterna dell’occhio Era il mio amico cieco che mi vedeva Certo che l’amore fa miracoli Sa comunicare qualcosa che i sensi non comprendono Quando i sensi non sono in sintonia con l’amore Allora le opere diventano altari idolatrici E il proprio ego si allarga come una voragine E in quella voragine c’è solo un miscuglio di tutto Lui non c’è Noi vogliamo costringere Dio a fare opere L’opera che non ha euguali è la sua incarnazione e la sua resurrezione Questa Verità porta in se l’amore

1Ts4,1-8

Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impurità, che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; 1Ts4,1-8 Noi non possiamo conoscere Dio Se prima non dominiamo le nostre passioni L’amore nasce quando le passioni sono messe a tacere La verità dell’amore è questa Se tu sei come un albero sempre agitato Perché devi soddisfare ogni passione Come puoi incontrare l’amore? Non hai in te l’olio della perseveranza Quell’olio fatto di attesa e di pazienza Che sa prendere le distanze dalle passioni Combattere le passione è importante per guarire Altrimenti quando compare l’ogetto del desiderio L’amore che nasce dalla verità viene abbandonato E qualsiasi istinto prende il sopravvento La distrazione ha fatto dimenticare l’olio dell’attesa È così la passione ci fa disperdere in mille rivoli E ci fa andare incontro all’amore da sprovveduti E quando il vero oggetto a cui il cuore aspira Bussa alla porta non abbiamo l’olio della conoscenza Quell’amore che bussa è diverso da altri amori E noi vorremmo avere a che fare come con tutte le passioni Specializzati come siamo nella mediocrità Pensiamo che l’amore di Cristo sia dozzinale Non si trova in internet Non perché ti sei convertito Non perché hai fatto un’esperienza bella È dal profondo di te che si trova E ti aspetta e si lascia trovare Da chi non lo confonde

Testimone

Siate testimoni dell’Amato È l’Amato che vi dona l’amore È Lui la sorgente inesauribile dove attingere E versa nei nostri cuori l’acqua viva Una testimonianza viva non sale sul palco Non mostra il certificato di bravo bambino È un anonimo che se lo incontri ti colpisce Se lo vedi all’opera è il sorriso di Dio incarnato In questi giorni di vacanze fatti trovare dal Tesoro E nella felicità decidi per Lui Noi ci rivediamo a settembre

Mt 13,1-9

Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti». Mt 13,1-9 Il cento sono di quelli che hanno dato la vita fino al martirio Il sessanta solo di quelli che hanno dato la vita E hanno fatto qualche cosa che è costata molta fatica Il trenta coloro che hanno dato nel quotidiano Il Seminatore ha dato le stesse quantità di seme A tutti i terreni che rappresentano gli uomini C’è che fa arrivare la parola alla porta dell’orecchio E la lascia fuori da se Chi si lamenta per la durezza della parola E chi preso dal’ansia perde le energie sottraendole al terreno Sicuramente ti chiederai che terreno sei Cerca piuttosto di coprire il seme E chiedere al Signore di darti la grazia della fertilità

Vocazione adulta

Ieri ho incontrato un papà di un bambino del catechismo Lui si dice ateo ci siamo messi a parlare della vita E come sempre si va finire sulla vocazione Che le vocazioni adulte sono più mature I soliti complimenti che a furia di farteli ci credi pure Mi è venuto spontaneo dargli questa risposta “la vocazione adulta è la vocazione del fesso che ha perso tempo E si è privato del Suo amore “ Ci siamo lasciati ridendo insieme E cammin facendo un detto napoletano mi viene “Pulcinella ridendo diceva la verità” È proprio vero che a fronte dei peccati che facevo prima e che ho continuato anche dopo Mi ero perso i Suoi abbracci Ma almeno oggi so di essere peccatore abbracciato A fronte dell’Eucarestia presa in volata perché di fretta Gli incontri notturni e diurni davanti al tabernacolo e la responsabilità e la gioia della celebrazione Le Sue continue dichiarazione d’amore Prima erano fatti accidentali Dopo ho pensato che sono dichiarazione d’amore La lotta ideologica per i poveri che mi faceva stare nella chiesa E mi sentivo un cane arrabbiato contro le ipocrisie di tutte le ideologie Poi mi sono trovato in una relazione vera con il Povero Lui mi ha fatto la grazia di essere povero in tutti i sensi Dove il distinguo tra libertà e libero arbitrio Mi danno la dimensione del Suo grande amore per me Se tutto ciò l’avessi fatto almeno quaranta anni fa Oggi non mi sentirei così fesso e dire che sono una vocazione adulta Sarà !!

Es 14,5-18

Non ti dicevamo in Egitto: “Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l’Egitto che morire nel deserto”?». Es 14,5-18 Quando i momenti della vita diventano difficili E siamo impotenti nell’affrontarli Allora ritorniamo alla nostra prigionia Cerchiamo le chiavi della nostra prigionia E ci sentiamo protetti nel nostro isolamento Eppure i momenti della prova sono duri ed è vero Ma invece di disperarci perché non invochiamo il nome del Signore? Prima di tutto il Signore ci chiede di non avere paura È vero la paura ha il copione più importante La rassicurazione di Dio che ci spinge ad andare avanti Farà vedere a questi israeliti la sua forza Solo quando il tuo grido arriva al Signore Egli rassicura il tuo cuore Devi sapere l’urlo o il parlare chiaro serve prima a te Perché nella relazione gli stai chiedendo un aiuto La Sua pace ti inonderà e con la pace la forza per uscire È paro paro come è successo agli Isareliti Quella realtà fluttuante come l’acqua prende forma Dove stai andando ti si schiarisce E il tuo passo è spedito perché non cammini nella melma Ma nella sicurezza che Lui ti sta portando in braccio

Mt,12,1-8

Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”,… Mt,12,1-8 Un sacrificio senza amore alimenta l’orgoglio Tante volte il sacrificio basato sulla volontà Alimenta l’acredine e fa giudicare Chi fa sacrifici per il dovere di farli È un giudice spietato per gli altri Trova sempre da ridire E il suo atteggiamento altezzoso lo rende antipatico Tutto questo il Signore non vuole Chi ha bevuto al seno dell’amore Ha nel cuore il senso della gratuità Perché che sa di avere qualcosa non per meriti Riconosce l’Amore Crocifisso fatto dono È nella contemplazione del crocifisso Che nasce in noi l’amore che tutto da e niente vuole Noi non possiamo mai arrivare a quel dono Forse abbiamo anche paura e allora scimmiottiamo i sacrifici Lui ha chiesto solo amore non per se ma per i figli Noi dimentichiamo i nostri fratelli Quelli che ogni giorno sono al nostro fianco Per loro non abbiamo tempo e amore Per loro abbiamo sempre delle chicche acide Per loro abbiamo da fare solo appunti Pero ci spendiamo a fare i salvatori del mondo I nostri fratelli aspettano da noi un piccolo sorriso di misericordia “Non ti preoccupare caro appena ho tempo Ti faccio…. Invece di fare…. stai perché tu sei il segno della misericordia di Dio