Artesacra

Is 40,25-31

…….ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,mettono ali come aquile,corrono senza affannarsi,camminano senza stancarsi. Is 40,25-31 Quel continuo lamento che arriva agli orecchi di Dio Non ti fa alzare il capo e rimani schiacciato Il tuo pensiero nascosto che ti fa diffidente E ti chiude in una morsa di rabbia Ti sei chiuso e dai colpa a Dio che ti ha lasciato solo È proprio al centro del tuo cuore lo Spirito Santo Vuole che tu prenda l’iniziativa di guardarti intorno Alza il tuo sguardo verso il cielo Quelle stelle sono tue e chi l’ha messe ti invita a gettare lo sguardo Siamo alle porte dell’inverno E già le gemme sono pronte per affrontare il freddo Piene di speranza vanno incontro al freddo che brucia Il loro cuore porta un frutto che ai primi tepori lo annuncerà il fiore Lo Spirito Santo in te ti dona il Suo amore che consuma E tu pieno di speranza anche con il freddo del cuore porterai frutti Amore e speranza danno forza Volerai in alto perché l’amore prende il via Il bene che ti avvolgerà non ti da affanno E tu per sentieri impervi arriverai alla meta Forse consumato dall’amore che tutto da e niente trattiene Ricordati sempre che è lo Spirito a tenerti in piedi

Mt18,12-14

Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda. Mt18,12-14 Quello che mi fa impressione di questo passo È che le 99 pecore vengono lasciate sulla montagna Rischio dei lupi,dei burroni e che se ne perdano altre Scusa Signore…. che stai sempre in movimento ? Perché qui se ne possono perdere una al secondo O mi vuoi dire qualcosa perché qui c’è un paradosso Cerchi 1 con il rischio di perdere cento Eppure Tu chiudi la porta e metti al sicuro i tuoi figli Qui le lasci in montagna Mi viene da pensare che le 99 si erano tutte smarrite E sono state amate da te in modo unico e irripetibile Che gli è bastato il tuo amore per sentirsi al sicuro Anche questa ipotesi mi sembra non plausibile Mi viene da pensare che Tu mi ami per il 99% Quell’1% è l’amore che posso darti L’importante che mi lasci trovare da Te E che non mi nasconda dietro le mie stesse ferite Sono un niente Tu ami questo niente È solo il Tuo amore Che può fare di questo niente la pienezza Tu sai che non torniamo a Te Perché non accettiamo la nostra fragilità E ci chiedi quel poco per dirti solo “Abbi pietà di me”

Lc5,17-26

Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati,… Lc5,17-26 L’ingoranza del proprio peccato Il rifiuto di chiedere perdono L’insinuazione che tale perdono non ci sia È la condanna all’infelicità dell’uomo Tutte le volte che vengo da te e confesso il mio peccato E Tu mi doni il Tuo perdono avviene in me un miracolo Sto bene è come se le mie spalle vengono liberate da un peso Il perdono dei peccati Il Tuo perdono si rende visibile Appena il sacerdote alza la mano per benedirmi La Tua grazia scende su di me E il mio cuore prende vigore e batte per Te Vedere occhi tristi che arrivano E occhi sorridenti che partono So che sei stato Tu Signore Vedere faccie arrabbiate che arrivano E faccie distese che partono So che sei stato Tu Signore Vedere uomini stanchi che arrivano E pieni di forza partono So che sei stato Tu Signore C’è una cosa sola che mi rattrista la nostra ingratitudine Siamo felici del bene che ci fai Signore Ma dirti Grazie facciamo fatica a dire

Mt7,21.24-27

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Mt7,21.24-27 Una volta che hai ascoltato la Parola Impara a metterti alla sua scuola È la scuola dell’obbedienza Obbedire come Gesù ha obbedito Il figlio di Dio di adozione è come il Figlio Unigenito Per aderire alla parola e falla carne in noi Abbiamo bisogno di imparare a vivere l’umiltà E sull’eccomi di Maria che Dio si è incarnato Quando pensiamo di conoscere la Parola Ascoltiamo il cuore e vediamo se è umile Un cuore umile attira la parola Per essere saggi secondo Dio e non secondo gli uomini C’è la scuola di Giuseppe che ti aspetta È la scuola della semplicità Giuseppe è stato trent’anni con Gesù e Maria E non ha detto niente nel vangelo Un vero uomo fa silenzio e ascolta Giuseppe sa che bisogna stare e accogliere Ecco la saggezza di Dio in Giuseppe Ha costruito la casa sulla roccia

Rm 10,9-18

Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Rm 10,9-18 So che Tu vieni e non mi deluderai Sono io che distratto con uno sguardo disordinato Guardo ogni cosa e avidamente voglio possedere Tu sei fedele alla parola data sei La Parola La mia attesa impastata nell’orgoglio Non mi fa perseverare e vado lontano da te Donami la fede per non deluderti e non illudermi Tu vieni e in questi tempi il tuo venire è pane Donami la perseveranza di stare in pace in questa attesa Fa crescere in me il desiderio di incontrarti Affinchè la mia gioia sia piena quando tu verrai Certo il canto dell’attesa si può affievolire E le sirene delle distrazioni aumentano il volume del loro canto È proprio li che il mio cuore è inquieto Cammina da fermo come un viaggiatore Che passa tutte le carrozze del treno per arrivare prima Fa o Signore che questo canto inquieto ma potente Fa tacere il canto delle sirene E arrivi a Te accellerando la Tua venuta Tu verrai al tempo giusto È in me il desiderio di vederti subito

Vigilare

Voglio stare in questa attesa Con tutto me stesso e senza nessun proposito Con la mia fragilità impaziente Ti aspetto Non ho nessuna intenzione di essere perfetto Tu mio Dio sei il perfetto ti sei preso la mia imperfezione Quando stavo fuori dall’attesa Avevo l’illusione che mi dovevi trovare perfetto Invece distoglievi lo sguardo da me Perché sono orgoglioso Voglio stare in questa attesa con tutto me stesso Perché so che ti incontrerò E so che conosci le mie vere intenzioni Ti basta solo questo perché so che Tu solo puoi guarirmi Voglio stare in questa attesa senza aspettative Non ho progetti per questo natale Come un viandante solitario e felice So che Ti incontrerò questo mi basta Quello che mi fa libero è sapere che tu mi ami come sono A che serve l’ipocrisia dell’attesa È fatta di forma e niente sostanza A cosa servono quei sorrisi di circostanza Meglio un sacco di patate che si regge da solo Che un sorriso plastificato con le mollette Voglio stare in questa attesa perché mi piace Certamente davanti a Te mi troverò a mani vuote Sono sicuro che per l’amore che tua Madre ha per me Ti metterà tra le mie braccia e io ti stringerò a me E posso dire sono un uomo Perché il Dio-Uomo per grazia mi ha dato la Sua Divinità

I settimana di avvento attesa e conversione

Lunedi Il Signore verrà in un giorno comune è il vangelo di ieri Oggi c’è la testimoniansa di un pagano che è umile e ha fede Nei tempi forti la chiesa ci propone il tema della conversione Che cosa vuol dire visto che almeno due volte all’anno parlate di questo ? Cerco di spiegarti le cose in maniera semplice In questo periodo prova a vedere la campagna Ci sono campi dove si vede solo la nuda terra E campi dove ci sono alberi e vi sono buche e rami per terra Quelli della nuda terra il seme sta marcendo E quelli dove ci sono le piante, queste aspettano che i rami vengono tolti E le buche aspettano le piante giovani per essere riempite Come vedi il terreno rimane lo stesso ma sta subendo una trasformazione Anche per te c’è una trasformazione Forse nel campo del tuo cuore è stata una parola Ora questa parola deve marcire in te… proteggila! Vigila in modo che il nemico non pianti zizzania Ora va nel campo del tuo cuore dove ci sono le buche e i rami Il rami tagliati sono tutti quei rami che non hanno fruttificato E che l’Agricoltore ha tagliato che sapienza Accantona tutto questo ai bordi del campo Anche le buche sono i vuoti del tuo cuore E che l’Agricoltore vuole piantare nuovi alberi Lui è sapiente e fa nuove tutte le cose A te darGli il consenso di piantare in te la sua volotnà Come vedi questa settimana hai un bel po’ da fare

Sal 83

Beato chi abita nella tua casa:senza fine canta le tue lodi.Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio:cresce lungo il cammino il suo vigore. Sal 83 Dio non da a noia perché ti fa vivere dal profondo di te Hai cercato qualcosa di simile per andare in te E ti sei intorcinato negli idoli e sei dipeso da loro Ma non ti sentire in colpa nella sua casa puoi sempre entrare Hai fatto di tutto per sentire di essere perfetto E invece ti sei prostituito alle cose Che non ti hanno fatto scoprire la verità che è in te Non ti arrabbiare nella sua casa puoi sempre posto Comincio a capire che queste affermazioni ti danno fastidio Solo che voglio dirti che se entri nella sua casa puoi anche danzare Anche se sei un pachiederma nei movimenti muoversi davanti a Lui È come togliere la pesantezza di una vita che ti ingabbia Tieni conto poi che rifugiarsi in Lui Sai di esistere come figlio e come padre Se figlio è colui che chiede protezione E padre è chi dona protezione In Lui trovi la forza del dono per gli altri Oggi un mondo senza padri e senza figli è un mondo di sterili narcisi I fiori poi sono come l’erba del campo Fiorisce al mattino e alla sera dissecca

Lc 21,20-28

Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina Lc 21,20-28 Quando le cose continuano nel loro ordinario E tu sul collo avverti un peso della dimensione di un ceppo E ti agiti corri il rischio che quel ceppo ti faccia male Hai letto ciò che Gesù dice nel Vangelo? Ci chiede di fermarci e pensare dove ci troviamo Quando vedi che la tua vita è tutta un tumulto Non perdere tempo a cercare un passato da colpevolizzare Piuttosto se sai di trovarti in pericolo cercati un riparo Vai sulle vette della preghiera perché a quelle altezze troverai Le tue relazioni si sono avvelenate metti l’amore e la dolcezza Dopo che hai fatto tutto questo scrollati di dosso il ceppo Alza la testa verso il cielo e aspetta perché il cielo sta dentro di te Se continui a guardare il male della terra il tuo peso ti schiaccerà Lui viene dal cielo e ti vuole portare in cielo Solo che tu guardi il cielo che è in te Alzando il tuo capo comprendi che sei libero Ogni giorno come vedi assisti alla tua morte e alla tua resurrezione È proprio necessario curiosare tra gli scritti di questi profeti nostrani? Questi profeti parlano a titolo personale Se parlassero veramente in nome di Dio Nelle loro parole ci sarebbero semi di speranza E la Parola di oggi è piena di speranza “alzate il capo la vostra liberazione è vicina”

Lc 21,12-19

Avrete allora occasione di dare testimonianza. Lc 21,12-19 Dare la testimonianza di essere cristiani È una grande occasione che il Signore ci da E la testimonianza è una vita offerta nella gioia Molte volte non occorre parlare Ma fattivamente prendete posizioni chiare e vere Molte volte il nostro silenzio è complice del male Non è un silenzio autorevole ma vigliacco e fatto di compromessi Dare testimonianza non è neanche fanatismo Perché il fanatismo viene da atteggiamenti paurosi Come vedete la vigliaccheria e il fanatismo è la stessa moneta Dare testimonianza per noi è una grazia che il Signore ci offre Per questo è un’opportunità per la nostra fede È un’offerta per donargli il nostro cuore La testimoninaza che nasce dalla relazione con Lui È morire a tutto ciò che l’anima conosce come niente Per far nascere in noi la vita e la gioia