Artesacra

Lc 17,1-6

Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe». Lc 17,1-6 Per andare oltre la ragione devi avere fede La ragione impone una casistica ipotetica E tu ti trovi a navigare nella palude dei dubbi Il Signore è chiaro un pò di fede La cui dimensione è quella di un seme il più piccolo tra gli ortaggi Questa fede che ci permette di andare oltre l’ignoto ci fa paura E per questo che ci allontaniamo da Dio Non sappiamo coniugare l’amore con la fede Poi la fede senza l’amore è sterile Come fai ad avere fede se non credi all’amore paterno di Dio ? Molti pensano che avere fede basta Amore e fede è la chiave per sradicare il gelso dal tuo cuore Nei momenti della desolazione la fede e l’amore sono necessarie Perché la fede ti permette di abbandonarti e chiedere L’amore ti da la possibilità di perdonare le offese È proprio in quello stato di debolezza che puoi chiedere a Dio Puoi offrire e intercedere per coloro che hanno veramente bisogno

Beni interiori

I beni interiori Sempre protesi a custodire il corpo e a trattarlo bene Certe volte sembriamo dei sacchi di yuta belli da vedere ma vuoti Infatti si afflosciano davanti alle difficoltà In noi ci sono forze che noi stessi non conosciamo Ci sono dei beni che il Signore ci ha donato E che non non doniamo o investiamo per il bene dei fratelli Penso a noi sacerdoti la ricchezza di doni Che il Signore ci ha fatto A volte basta solo una benedizione Un ascolto e perdersi nel dolore del fratello Vedere le grazie che arrivano ai fratelli con i sacrameti Che spreco vedere i preti dietro una scrivania a scrivere Fare programmi sulle teste delle persone che poi non servono Gli stessi cattolici chiusi nelle loro idee Ci sono di quelli che spronano a botta di impegni Proprio loro non hanno mai alzato un dito I beni quanto più li doniamo tanto più aumentano La consacrazione dei beni non passa attraverso la segregazione degli stessi Ma nel donare tu dona per mezzo dello Spirito Santo Puoi donare lo stesso Cristo Abbandona il tuo ego e dona al mondo Dio Vedrai intorno a te nascere la vita

Tempo suo

Ci sono momenti nella storia dell’uomo Che ci sono battute d’arresto Ciò che prima aveva un sapore oggi invece! Quello che prima aveva un senso Oggi il cartello è sbiadito e non sai! L’anima è come si trovasse in una specie di agonia Arranchi nel cammino e tutto ti è difficile No! È tempo di ritornare sui tuoi passi Cominci a capire che è arrivato il tempo di un nuovo tempo Finalmente non puoi più guidare la relazione con Lui Lui ha in mano la tua vita e tu non puoi fare altro di espropriarti È come il tempo in cui gestivi ogni cosa Lo lasci affinchè Lui prenda le iniziative per il Suo regno È dopo tante resistenze l’abbandono in Lui è necessario La relazione quando deve cambiare è inutile fare ragionamenti È un bene più grande che ti attende e tu non vedi l’ora di realizzare L’anima poi avverte che Chi la conduce conosce molto bene la destinazione I sentieri se pur erti sono dolci salite Gli inciampi sono occasioni per giocare Quelli protetti dagli alberi luoghi di ascolto e di pace La vita con Lui non è noia sei tu che devi entrare nel mistero della conversione

Salire a Nazareth

Sali a Nazareth Una volta che entri nella basilica scendi le scale Fermati davanti alla casa di Maria Come Maria non pensare a te a quello che vuoi dire Ai propositi e a quello che vuoi realizzare Apri solo il tuo cuore e fa entrare lo Spirto Santo È Lui che muove ogni cosa tutto è iniziato lì Il Verbo ha preso la nostra carne in quel luogo L’Onnipotenza di Dio si è manifestata nel corpo di una Vergine Fa entrare in te la potenza dello Spirito Apriti al Suo amore e questo amore riversato in te Conservalo in modo da rendere sacro questo giorno Almeno per un minuto non opporre resistenza con ragionamenti Docilmente affidati e affida e ringrazia per le persone e le cose che ti circondano Fa un gesto semplice saluta coloro che sono in casa con te E dopo saluta le cose che ti sono servite all’inizio di questo giorno Quando chiudi la porta per uscire ringrazia la casa che ti ha accolto Perché ciò che hai non è tuo e non mettere il tuo cuore nelle cose Tratta sempre con cura in modo da educarti al distacco Allora la salita verso Nazareth rappresenterà l’inizio di un nuovo cammino

Ef 2,19-22

In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito. Ef 2,19-22 Quale è la tua residenza? Se tu ci fai veramente attenzione noi siamo di passaggio C’è una destinazione definitiva che si chiama paradiso Dove staremo in pianta stabile in Dio Quante volte nella tua vita hai avuto a che fare con la pienezza? Non è un sentire o un provare o un intuire È quello stare bene e ti basta e tutto questo non dipende da cose È il frutto della relazione nella fede Quando alla tua volontà hai detto stop Quando prendi ciò che ti viene come dono Quando le quantità non hanno senso e a te basta ciò che ti viene Quando l’espressione” avrei voluto un po’ di più” non ti dice niente Quando quel condizionale termina “con un di più “ non ti interessa Allora cominci a capire che Qualcuno ti vuole portare oltre È in Lui la nostra residenza

Lc 13,22-30

“Signore, aprici!” Lc 13,22-30 Non lasciarmi fuori Tu buon Pastore spingimi ad entrare Non sono una pecora obbediente Mi perdo in mille distrazioni Tutto ciò che colpisce i sensi Mi fa disobberire al tuo richiamo Abbi pazienza non chiudere la porta Non lasciarmi fuori Per il mio amore imperfetto Non sono generoso e ciò che mio trattengo Il palmo della mano rimane sempre chiuso Non chiedo e non do così vado in pari Il mio amore ha i guanti Così con il fratello ho la minima distanza Non mi sporco ma almeno mi inganno Quanto sono superficiale? Abbi misericordia non chiudere la porta Non lasciarmi fuori Dirtelo per la terza volta Il mio cuore saggio denuncia alla mia mente la sua stoltezza Ti voglio ricordare i tempi che sei stato con me E non i tempi che mi hai chiesto di stare con te Mi beo del mio misero io che ti analizza Non godo della bellezza del perderrmi in te La beatitudine di sapermi con te Viene inquinata dalla presunzione della mia sicurezza Sotto questo cielo niente è sicuro Allora ti prego chinati su di me non chiudere la porta So che la porta è stretta perché mi hai avvisato A me basta il tuo sguardo per sapere chi sono Come un bambino segue lo sguardo della mamma quando viene allattato Allora anch’io so di esistere Ti prego non lasciarmi fuori

Lc 13,10-17

Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? Lc 13,10-17 Basta che la legge socialmente venga osservata E nel privato va trasgredita allora il potere malefico può vivere Basta che tu ti presenti come una brava persona Ma nel privato e nel buio nessuno vede ciò che tu fai Allora gli scandali diventano consuetudini e normalità Questa donna era curva sotto il peso di Satana Gesù è venuto a togliere quasta ipocrisia Perché ogni momento è buono per amare Ogni istante è buono per incoraggiare Non si da gloria a Dio in momenti stabiliti dalla legge C’è la vita con le sue esigenze che ha bisogno di espandere Non siamo osservatori distratti privi di intelligenza Perché oggi questa ipocrisia detta legge Se parli di certe cose non puoi Se vai in un dibattito scentifico e vuoi dire la tua Per far raddrizzare questa donna curva Oppressa dalle menzogne che è l’Italia Devi togliere il dato scentifico oggettivo E blaterare come come lore con parole insulse Cristo non ha accettato compromessi duemila anni fa Oggi farebbe la stessa cosa Negli sessanta lo facevano passare per comunista L’ipocrisia di questa mentalità clericale diceva che Cristo era il primo comunista che assurdo Oggi Cristo lo fanno passare per qualunquista Perché pensiamo che i nostri atti siano buoni E noi sappiamo che tutti gli atti umani senza il discernimento Sono solo atti diventano umani se fatti insieme allo Spirito Santo

Ef 4, 1-6

….avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Ef 4, 1-6 È arrivare a quell’uno in noi che è difficile Discorsi fumosi e ripetitivi si alternano come una musica noiosa Arrivare all’unità in noi e con lo Spirito Santo È cominciare a vivere e a guardare con l’occhio di Dio l’umanità Invece distratti e proiettati a prendere secondo i sensi Parliamo di qualcosa che non conosciamo Anche il nostro dare è pesante Perché è accompagnato dal nostro ego Se noi siamo uniti in noi e con Lui Guardimo il mondo con i suoi occhi E siamo sempre a conoscenza dei nostri limiti È come in noi il dialogo non diventa una colpa o una morale Il vincolo che ci tiene legati a Lui è la pace È questa pace che viene da Lui che ci fa guardare il mondo Il mondo non va giudicato e noi ci proponiamo giudici Dio la zizzania e il grano lo lascia crescere insieme La nostra superbia si alza sopra le parti pensando di risolvere il niente Il nostro ruolo ci fa imporre condizioni e proposte che partono dal nostro io Oggi la parola discernimento va di moda Tutti sono maestri del discernimento e parlano Pochi sono quelli che sono uniti allo Spirito nella pace Sono questi che hanno discernimento Perché in maniera semplice e non grossolana sanno parlare Hanno dalla loro parte un giusto giudizio di se Non fanno del loro ruolo un’arma di potere Sanno che quello che sono e quello che hanno non lo meritano È per la misericordia di Dio che sono chiamati In questa unità vivono la loro esistenza silenziosa ma efficace

Ef 3,14-21

….di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito. Ef 3,14-21 Tutti siamo impegnati a costruirel’uomo esteriore Questo involucro che si vede e che basta una stagione e poi… Cerchiamo di vigilare stiamo costruendo la nostra esistenza nella vanità Affannati come siamo al capezzale del nostro corpo Non curiamo le cause che fanno stare bene sia l’anima che il corpo Oggi le malattie più diffuse sono quelle psicosomatiche Nessuno trova rimedio e nessuno ne conosce la cura Quello che più sta male è l’uomo interiore È lo Spirito che sorregge la psiche e il corpo fisico È con lo Spirito Santo che bisogna allenarsi A che ti serve farti vedere muscoloso quando poi hai paura ? Tutti siliconati per trovare a tutti costi l’amore Quando non conosci l’espressione “aver cura” Hai fatto tutti i corsi di questo mondo Conosci tutte le tecniche di comunicazione e poi l’ansia ti divora In Forza dello Spirito, Paolo invita a rafforzare l’uomo interiore Abbi fede nel Padre che provvede a tutto anche a te È nell’abbandono fiducioso che otterrai ciò che serve Un abbandono serio non pone limiti perchè non conosce le dimensioni Abbi cura di te non perdendo tempo in cose dette o fatte E ti consumi al solo pensiero che l’altro ha detto qualcosa che non ti garba Abbi cura delle scoperte che fai oggi delle belle parole che escono dalla bocca di Dio per te Allora non ti ammalerai mai di tristezza e di malinconia Perché la speranza è viva in te Per amare e essere amati non occorre portare un involucro a spasso Per quanto bello possa essere esternamente è l’interno che ha paura Chiedi allo Spirito Santo di invadere il tuo cuore dal Suo amore Sarai un roveto ardente avrai le tue spine ma sarai amore Questa è la cura e non costa niente Chiediti pure con la ragione come può avvenire questo E lo spirito ti risponderà “Niente è impossibile a Dio” Ti chiedo scusa se oggi ho sovvertito i tuoi programmi in palestra

Lc 12,39-48

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più. Lc 12,39-48 Dio con noi non ha il braccino corto è sempre generoso Ad alcuni ha dato ad altri ha affidato Stamani non riuscivo a capire la differenza Poi lo Spirito Santo mi ha dato questa dritta Si danno le cose e si affidano le persone A tanti Dio ha dato tante cose e anche talenti Tutto questo va dato non a Dio perché Dio quando da non vuole un ritorno Vuole che tu dia ai tuoi fratelli poiché Lui è padre di tutti Ho detto che si affidano le persone A quanti di noi Dio ha affidato i suoi figli ? Parlo di creature che siamo chiamati a servire Alle famiglie Dio ha affidato i figli che naturalmente appartengono ai genitori Ma spiritualmente appartengono a Dio perché tutti siamo fratelli e figli Alla chiesa ministeriale ha affidato sia le anime che i corpi Tutti questi siamo chiamati a servire ciò che ci è stato affidato Ciò che ci è stato affidato per la fiducia e la misericordia di Dio Siamo chiamati a servire fino a dare la vita Al servo che ha avuto la grazia di avere affidato dei figli Non può dormire tranquillo perché deve essere sveglio e non farsi rubare i figli Per i genitori vale la stessa cosa diceva Paolo “chi non sa servire la famiglia non può servire neanche la chiesa” Pensiamo un po’ ai doni ricevuti e cerchiamo di investirli nell’amore