Artesacra

…. Non si vanta

…. Non si vanta Nel guardare le esperienze degli altri Hai beccato un mangime vomitato L’hai indossato come fosse un tuo stile di vita E invece è risultato qualcosa che poi ti ha fatto scappare Perché man mano che ti avvicinavi all’alltro eri mancante E le tue parole come bolle di sapone fuggivano via Per certi sentieri ripidi e scoscesi e altre volte erti Hai incontrato la Sorgente dell’Amore Proprio lì su quel pratone dove i cavalli liberi correvano Hai chiesto all’amore di lavarti Certe volte quando vedi l’acqua Alla luce del sole e quella fonte sembrava una vite Per bucare le bolle di pus che rappresentavano Il tuo essere un personaggio e non una persona Le cicatrici stanno la a indicare la lotta e la vittoria E la Sorgente ti ha reso stabile Ha lavato le brutture e ha allegerito la tua esistenza Il peso dei personaggi teatrali sono via Ora ti rimane solo l’Amore è

“Strenne di Natale”

Il 12 Dicembre 2015, alle ore 18.00, presso l’Aula Magna della” facoltà di teologia” (università Valdese), sita in Via Pietro Cossa  42, l’associazione Homerus con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione provinciale di Roma – presentano lo spettacolo: “Strenne di Natale; Incontro d’arte di musica e poesia per costruire ponti” L’evento si propone due finalità: quella di consentire lo scambio di emozioni attraverso l’esperienza artistica fra vedenti e non, abbattendo in questo modo le barriere mentali che impediscono reali forme di inclusione. Raccogliere fondi per rendere possibili altri eventi di questo genere e reperire dei volontari che donino un po’ del loro tempo libero per permettere la mobilità nelle esigenze quotidiane dei nostri soci. In questo nostro tempo, dominato dalla cultura dell’immagine, dell’efficientismo e da una vita frenetica, che conduciamo nelle nostre città, rischiano di trascinarci verso un individualismo sempre più accentuato che si manifesta  nell’indifferenza verso il prossimo e un relativismo culturale alimentato dalla televisione, dalla pubblicità e dai social network, elementi che non favoriscono un autentico incontro e ascolto dalle persone. Questa serata vuole rappresentare un momento di riflessione e testimonianza di una realtà di condivisione e solidarietà tra le persone è ancora possibile e auspicabile, un arricchimento reciproco in grado di superare le paure e i pregiudizi che nascono dalla mancata conoscenza dell’altro. Un altro scopo dell’evento è permettere alle persone di incontrarsi e conoscersi; vogliamo proporci cosi come siamo, con i nostri sogni, le speranze, la voglia di comunicare e che siamo una parte integrante della nostra Società, a cui possiamo dare tanto e ricevere altrettanto perché avvertiamo un bisogno fondamentale di misurarci in un modo paritario, partendo dal presupposto che ogni nostro limite può sembrare un punto di debolezza ma anche un cammino verso un ideale di perfezione a cui aspirano tutti gli uomini. Con l’auspicio che partecipiate numerosi a questo spettacolo, crediamo che un mondo migliore sia possibile, ma questo risultato dipende esclusivamente dal nostro impegno e dalla nostra volontà. INGRESSO AD OFFERTA LIBERA L’intero ricavato sarà devoluto per il servizio di accompagnamento dei non-vedenti Sabato 12 Dicembre 2015 ore 18.00“Aula Magna Univ. Valdese”Via Pietro Cossa, 42 – Roma CONTATTI:Sorina RomanoCell:338 5465921www.uicroma.it

1Cor 13,4

…non è invidiosa la carità 1Cor 13,4 C’è un bisogno insaziabile d’amore Che non viene riconosciuto e verbalizzato E l’anima vaga nel guardarsi intorno con tristezza O vuole possedere in modo che l’altro non possa fuggire La gelosia vaga nella ricerca di un amore E non lo trova deve tornare da dove è partita Scendere proprio là nell’abisso delle sue ferite Prenderle e donarle all’Amore non amato È proprio mettendole ai Suoi piedi E contemplando quei piedi bucati perché sono andati Quelle mani bucate perché hanno dato Quella piaga come voragine dell’Amore pieno Che le ferite vengono prese E quel bisogno insaziabile d’amore Da a quell’anima la libertà di essere se stessa Infatti l’amore è libero da qualsiasi interesse egoico

1Cor 13,4

L’amore è magnanimo, benevolo è l’amore 1Cor 13,4 Questo sono gli attributi dell’amore Paolo non dice che tu devi fare qualcosa per essere benevolo Non è una legge morale da mettere in pratica Sappi che l’amore è più di quello che tu possa realizzare Entra in contatto con l’amore che è in te Poiché l’amore è in te lo puoi dare e ti cambia le relazioni L’amore in te è come il lievito che messo nelle relazioni Fermenta la massa L’amore è magnanimo è di un cuore dilatato Il cuore chiuso si rintana in quegli spazi e non è capace di dare Un cuore dilatato o paziente vuole che nessun spazio è al buio Spera e lotta che tutto si apra Affinchè gli angoli reconditi abbiano la luce necessaria per dare È benevolo Vuole il bene dell’altro Arriva nel profondo di se dove lo Spirito Santo parla alla sua anima È per questo che l’amore è sempre ottimista Si da senza fare distinzioni ama tutti e per primo Si china sul fratello e dal profono da il meglio del suo amore Sa che questo amore è stato messo dall’Amore

Persona speciale

Una persona speciale Il bisogno di essere speciali è in noi Corriamo il rischio di essere idolatri di noi stessi O anche di idolatrare i doni che il Signore ci ha fatto Amare non è un atto morale E la fede non è un atteggiamento che ti fa possedere Dio Queste due virtù coniugate insieme E vissute nella relazione con Dio ci fanno speciali Lui ai suoi ha fatto una raccomandazione: “Rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti in cielo” Questo ci fa speciali i nostri nomi sono scritti in cielo Ci aspetta per avere una relazione eterna con noi Ma guarda un po’? e noi dei doni avuti per grazia Facciamo un punto di forza egoico I doni non hanno alcun valore se non sei amore Puoi dare il tuo corpo alle fiamme Ma se non sei amore niente ti giova Perché quella pratica di immolazione la fanno anche gli assassini Tu ama e abbi fede allora sei speciale Sai che hai ricevuto dei doni per questi non sei speciale Tu ama e abbi fede allora sei speciale Tu sei speciale quando nella relazione metti il fratello avanti Sei speciale e il Padre ti ama quando ami tutti Sei la gioia del Padre quando nessuno ti sfiora invano Perché sa di essere amato e se non riesci ad amare Prega lo ha detto il Figlio “pregate per i nemici” Se vuoi essere un uomo speciale “Ama”

I due ciechi

Non siamo più capaci di stare insieme lo diamo per scontato Tra noi c’è l ‘abisso dell’ incomunicabilità Solo il virtuale ci fa dire cose non vere In quel virtuale condividiamo i sogni Oggi la conoscenza passa attraverso un pranzo Ho incontrato anime bisognose di raccontarsi Diamo per scontato che tra i coniugi si parli Eppure un muro di ferite non fa altro che allontanarci Viviamo insieme per mangiare ma non per stare La regola è diventata padrona se non la osservi sei escluso Il miracolo di oggi avviene in casa I due ciechi lo seguono in casa La casa luogo della quotidianità e dell’intimità Lui li guarisce e loro vedono La casa luogo del paradiso e luogo dell’amore Luogo della naturalità dove l’amore è vita È proprio lì che avvengono i miracoli Oggi la casa non non sana e guarisce È diventata luogo di lotta e di morte Spenti usciamo da casa avvolti tra le lamiere Andiamo nel circo dell’ipocrisia che è il lavoro Questi ciechi una volta guariti escono Gridano che hanno visto l’Amore La comunità luogo di casa per tutti È diventato luogo di rifornimento individuale Si prende si va e non si sta Come ciechi andiamo cercando ma non troviamo Perché il cercare sono le cose ma non il seguire Lui Non è lo stare con i fratelli ma solo per prendere Cosa vuoi prendere se non sai cosa cerchi ? Ecco chi è cieco nell’anima Fai bene appena sveglio di massaggiarti gli occhi Cerca l’amore che hai intorno a te e che hai scelto Quando esci vivi l’amore che sei Quando passi davanti a una chiesa prega l’Amore che ti aspetta Quando dai fallo con amore Metti amore dove non c’è troverai amore più grande Perché in te è aumentata la sua forza

Mt 7,21.24-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Mt 7,21.24-27 Questa espressione di Gesù mette a confronto in modo paradossale la preghiera e il fare Eppure a me sembra un’espressione dove il Signore vuole proteggerci È come se volesse dirci prima di arrivare a fare la scelta Impara a conoscere e poi costruisci L’Amore non puoi realizzarlo nella tua vita se prima non lo conosci Ci sono alcuni principianti appena convertiti che si danno alla preghiera È una preghiera devozionista fatta di tante parole Dove l’anima pensa di cambiare a colpi di preghiera Per costruire la casa sulla roccia occorre spaccare la roccia Allora devi sapere che l’amore ti chiede di: Espropriarti di tutte le ricchezze e di tutte le povertà Il tempo non è tuo ma tu appartieni all’Eternità Quando dici che eri un grande peccatore e che ora sei santo Sappi che è una menzogna, inquanto non hai il coraggio di enunciare i tuoi peccati E poichè questi ti spaventano il tuo essere un grande peccatore è un po’ un ostentazione Ricordati che tutti siamo ladri di polli nell’amare Allora bisogna fare il progetto sulle fondamenta dell’amore Spaccare il cuore di pietra è un’altra condizione per conoscere l’amore E anche qui occore pregare e lavorare È una fatica spaccare la roccia del cuore e occorre il suo aiuto Una volta che hai aperto il cuore occorrono le pietre per costruire Scegliere le pietre giuste saper scegliere chi amare e come amare Per costruire ccorre l’aiuto dello Spirito Santo maestro del discernimento Come vedi questo paradosso è spiegato con le due case La casa è il compimento dell’amore Tu quale casa stai costruendo e vuoi costruire ? Prepara il materiale per costruire Trova l’unità nel tuo cuore perché il legante è lo Spirito Santo Così preparato potrai costruire sull’Amore

Mt 15,29-37

E lodava il Dio d’Israele. Mt 15,29-37 L’Amore fa cioè opera l’uomo loda Dio L’Amore non si fa precedere da suoni e tamburi E non ama farsi seguire da gente scelta o che ha la stellina in fronte I miracoli compiuti dall’Amore si manifestano in maniera naturale Perché l’Amore è divino ed è tale da far risaltare la bellezza dell’uomo È proprio in questa naturalezza che l’uomo scopre Dio La scoperta avviene nello supore quotidiano I doni che l’uomo può possedere o i talenti Non servirebbero a niente senza l’amore Per questo il quotidano quando è amore è il miracolo che si fa Gesù è Dio e manifesta la completezza dell’uomo La folla loda Dio L’Amore vero non predica se stesso Rimanda sempre all’Altro È in questa arte di amare che l’uomo ha la pienezza di Dio

Mt 4,18-22

E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini» . Mt 4,18-22 Stavano lavorando riparavano le reti in un giorno come tanti Una proposta che cambia il loro quotidano Non andranno a pescare in un ambiente a loro ostile l’acqua Pescheranno, invece, in un ambiente comune la terra Prima devono andare dietro all’Amore Si lascia il quotidiano per un altro Quotidiano Faranno sempre il mestiere di pescatori Ma l’intelligenza del cuore li spinge prima a conoscere l’Amore Definire l’amore con una bella frase non vuol dire che conosci l’amore Parole sdolcinate non danno senso all’amore Quando fai una cosa per amore non significa che vivi per amore Per amare devi guardare l’amore nella sua potenzialità Devi stargli dietro guardargli le spalle non per difenderlo Poiché l’amore si sa difendendere amando Tu vai dietro l’amore per conoscere come vive Con l’amore vai sui monti ad altezze indicibili Vai tra le pianure con orizzonti limitati Cammini negli abissi senza paura Prima di avere a che fare con l’amore Non farti ingannare dal sentimento Poiché seguire l’Amore devi mattere insieme corpo,mente e spirito E per fare questo occorre essere un artista della vita

Lc 21,29-33

Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. Lc 21,29-33 L’annuncio che l’estate è vicina dal segno delle foglie Gli alberi daranno frutti o forse non li daranno Ma i primi germogli della venuta dell’estate sono emessi Davanti anche a certi cambiamenti tu continua a sperare La speranza del regno non ha misura del tempo I segni della perdita del tempo che conosci lasceranno il posto A un non tempo conosciuto ma a Colui che è fin dall’eternità Ma come posso mantenere la speranza davanti alla distruzione ? Le sue parole non passeranno La fede in Lui e nelle sue Parole ti fanno mettere le foglie Noi abituati a rimanere rigidi e ingesssati Noi facciamo fatica ad abbandonarci Le sue parole non passeranno e hanno bisogno di essere annunciate Ogni vivente da lode a Dio attraverso la Parola I fiori non annunciano l’estate ma la primavera Sono le foglie che annunciano la stagione dei frutti È l’incarnazione che annuncia una nuova umanità Ma se il chicco di grando non muore non risorge Se la parola che ti è stata annunciata non è diventata carne in te Dai solo aria fritta e parole parole parole La Parola fatta carne in te a tempo apportuno porterà frutto E il regno di Dio sarà presente Non essere passivo e immobile davanti a certi eventi Cerca di interpretare i segni che divulgano solo morte Davanti a questi annunci di morte ripetuta e scoraggiante Sii segno per frutti del regno regno di pace e di amore Regno di vita e di gioia Rendi salde le ginocchia della fede Muovi le braccia della speranza