Artesacra

Lc 11,5-13

Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Lc 11,5-13 Tante volte si chiede e non si ottiene Si bussa e la porta non si apre Cerchi da tutte le parti e non trovi mai niente Molti quando chiedono hanno diffidenza perché pensano che Dio chiede a loro con gli interessi Altri chiedono nella paura perché pensano che loro stessi non sono in grado di dare ciò che chiedono Molti non bussano alla porta perché si credono indegni Altri bussano e pensano che non verranno aperti Tutti questi atteggiamenti e altri simili Ci fanno capire che non abbiamo fede e non siamo umili Abbiamo paura di dipendere e non osiamo Gesù fa un esempio di questo uomo che ha chiuso la porta Ha messo al riparo i suoi piccoli non vuole intrusi Si alzerà per l’invadenza dell’amico Dio anche quando ha chiuso la porta Se tu bussi con insistenza e senza dubitare Egli si alzerà e ti darà cio che vuoi Tu otterrai nella misura che hai fiducia in Lui e credi nella sua bontà

Sal 85

Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t’invoca. Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce delle mie suppliche sal 85 Quando ti invoco Signore abbi misericordia di me Metti sulle mie labbra parole di misericordia per i miei fratelli So che tu sei e sei stato misericordia per me Metti nel mio cuore l’amore e la verità Il Giona che è in me e critica il tuo operato Fallo tacere perché conosce solo giustizia e verità Il tuo Gesù ci ha insegnato a come rivolgerci a Te Riconoscere la tua onnipotenza perché i cieli narrano la tua gloria Il tuo nome è santo santo santo Per il mondo che non fa differenza delle mani Tu sei misericordia E fa che la tua misericordia accelleri la venuta del tuo regno Dove c’è la piena attualizzazione della tua volontà E allontana il male da tutti noi

Lc 10,38-42

Il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Lc 10,38-42 Hai cercato per la tua vita qualcosa di grande Hai messo in moto i sentimenti di amore e di odio E sei rimasto accecato nell’uno e nell’altro caso Quando l’intelletto ha spogliato il sentimento Sei rimasto deluso il bene non era più bene E il male che vedevi non era poi tale Ora capisci e hai difficoltà a far tacere il tuo sentire È nella libertà e intelligenza del cuore che sai scegliere Oggi tutti hanno bisogno di sentire per decidere e rimanere delusi Ho visto gente che sentiva Dio Dopo tre giorni non aveva neanche il contatto con se stessa Delusa rimproverava a Dio che non si faceva sentire Il sentire è il vuoto che ci circonda oggi Oggi infatti al sentire aggiungiamo la scarica di adrenalina E anche questa non è la parte migliore Andiamo a vedere eventi straordinari Armati di macchine fotografiche E poi ci siamo lasciati sfuggire la Parola che è stata riversata nel nostro cuore E sì la parte migliore si manifesta nel silenzio Dove l’amore e la libertà del cuore aprono le porte E Lui nel tuo silenzio disponibile si manifesta Lui sa di essere il Migliore tu non ti devi agitare a sentire Tante volte nelle stesse celebrazioni vedo macchinette fotografiche Sono coloro che vogliono fissare e poi ricordare per sentire Ma che vuoi sentì ? È solo il tuo ego e il tuo ego non è la parte migliore Il tuo ego ha un nome si chiama superbia Meglio non sentire e avere un cuore libero e fiducioso che sa quale è la parte migliore

Lc 10,25-37

Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così». Lc 10,25-37 C’è un imperativo che tutti dobbiamo assolvere Se abbiamo capito il comandameto dell’amore eterno Non possiamo avere più tempo da perdere Prendi l’altro con te Ricordati che l’altro è un altro Cristo Se veramente ami Lui non puoi non amare il fratello Ma cosa vuol dire prendere l’altro? Fare per lui ciò che lui non riesce a fare per se stesso Tutto questo se si basa solo sulla nostra volontà non serve Occorre chiedere a Dio la compassione Francesco riesce ad avere la compassione solo quando bacia il lebbroso È l’amore verso l’altro che ti spinge a non pensare a te Ma tutto te stesso accoglie l’altro Per fare questo non devi avere riserve di sorta Sai che quell’uomo non può difendersi Tu sei la sua difesa che la provvidenza ha sulla sua strada Tu sei quel samaritano che porta con se L’olio della misericordia e il vino della guarigione Non facciamo che le anime ci sfiorino invano Ma non entriamo nella loro vita con il virus della sindrome messianica

Mt 18,1-5.10

Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli… Mt 18,1-5.10 Quando un uomo rinasce nello Spirito ha la bellezza dell’ingenuità Ha la saggezza di chi si sa affidare infatti: lo stolto vede la sua via dritta il saggio si fa consigliare La trasformazione avviene in coloro che sanno essere docili allo Spirito Lo scaltro ragionatore cede il passo alla semplicità Il calcolatore di professione ama l’innocenza dell’ingenuità L’iroso diventa amabile e il rabbioso esterna la sua dolcezza Il pauroso si fa accompagnare dal Signore Il malizioso diventa puro Il moralista e il legalista si scrolla di dosso le sovrastrutture e diventa sciolto Il nostalgico cambia e vive nel presente le sue emozioni Il clericale non difende la sua stupidità e vive in scioltezza il presente Non rattristare un bambino corri il rischio di peccare contro lo Spirito di Dio Un bambino parla con gli angeli se diventi semplice come un bambino Il tuo angelo avrà la possibilità di essere messaggero presso Dio Spesso penso al mio angelo alla fine della giornata quando si presenta a Dio Parlando in napoletano gli dice: Signore tutto il giorno cerco di mettere del rum su questo uomo ma non diventa mai un babà Rimane sempre capoccione (mi è stato vietato di dire le parolacce e obbedisco… il resto alla vostra fantasia)

Lc 10,1-12

….vi mando come agnelli in mezzo a lupi…. Lc 10,1-12 La forza di un messaggio non sta nell’agressività Gli agnelli non possono proporre con violenza il loro messaggio Certo ci sono degli atteggiamenti di finti agnelli che nel breve periodo si scoprono lupi Oggi poi questa distinzione è diventata così sottile che occorre vedere nella pratica Oggi agli agnelli è richiesto un sacrificio non indifferente Anche perché ci sono lupi vestiti d’agnelli anche all’interno dello stesso ovile Oggi la vocazione dell’agnello è molto difficile Molti sono gli agnelli che hanno paura e sono fermi negli ovili Il Signore ci manda… e il messaggio è buono ed è per la salvezza Meglio farsi sbranare dai lupi veraci che dai finti agnelli Infatti questi ultimi abbattono lo spirito e disorientano La forza dell’agnello sta nel ricominciare sempre con quella sana incoscienza Il Pastore eterno al momento opportuno interviene Conduce l’agnello in un luogo sicuro Oggi si parla di complessità per giustificarsi ed essere qualunquisti Oggi il mestiere dell’agnello è difficile importante è non sentirsi vittima Portare la pace di Dio è la vera vocazione dell’agnello È nella pace che gli uomini possono vedere con chiarezza chi realmente sono Perché il sangue chiama sangue e vendetta chiama omicidio Tutto questo è perché l’uomo si è smarrito nelle trappole messe dai lupi

Lc 9,57-62

… un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Lc 9,57-62 Chi sa se poi l’ha seguito? Questo tale è entusiasta sembra deciso è troppo sicuro di se Tanti quando si convertono sono decisi a tutto Messe preghiere novene digiuni ma tutto questo non ha niente a che fare con Dio È il nostro orgoglio che dobbiamo alimentare proprio come fa questo tale Gesù gli da una risposta strana che Lui non ha niente Poiché questo tale voleva solo seguirlo pensava di ricevere qualcosa Infatti dopo le novene o messe o digiuni si comincia a chiedere Che si trovi un marito o una moglie o un lavoro o un esame da passare E quando questo non si verifica cominciano le crisi Gesù non ha tutto questo è tutto questo Lui sta chiedendo a questo tale di affidarsi a Lui e diffidare di se stessi Gesù propone a questi un cammino spirituale Che ha come inizio diffidare di se stessi e affidarsi a Dio Come faccio a capire che ho iniziato? È semplice quando sbagli e ti accorgi: Che ti incarti nei sensi di colpa vuol dire che hai il tuo io come riferimento Che poni l’errore fatto ai suoi piedi perché confidi in Lui e vai sereno Non fare troppi sacrifici che alimentano il tuo orgoglio Ammazza il tuo io e confida in Lui Logicamente tutto questo va chiesto con umiltà a Lui Allora si comincia a balbettare la parola spiritualità Chi sa se l’ha seguito questo tale?

Gv 1,44-50

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo». Gv 1,44-50 Le vie del cielo non sono chiuse e sono trafficate da angeli Con l’incarnazione di Dio i cieli si sono aperti C’è una comunicazione tra cielo e terra continua Solo la purezza del cuore permette questa visione Solo l’uomo verace che non ha falsità nel cuore Può vedere e comunicare perché conosce la luminosità della Luce Quella vera che illumina ogni uomo è da questa accoglienza L’esperienza di sapere di essere stato elevato a figlio di Dio Il figlio non è estraneo nella casa del Padre e ha confidenza con il Padre È in questa relazione autentica che l’uomo porta in se la bellezza di Dio Solo quando hai fatto l’esperienza di buio veramente e hai conosciuto il tuo peccato Ti sei incamminato verso la Luce perché hai capito come è brutto il buio Noi tutti respiriamo ma quanti siamo consapevoli del nostro respiro? Solo quando abbiamo il respiro corto ci accorgiamo di non sapere respirare Eppure l’aria non la vediamo ma ne sentiamo l’effetto della sua mancanza I figli della Luce sanno vedere e capire e chiedere aiuto per essere illuminati

Lc 9,46-50

Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». Lc 9,46-50 Non impedire al fratello d’amare come lui vuole Non correggere il bene perché ha una diversa modalità di porsi Accetta il bene che vedi e proponi il tuo bene perché il bene che vedi si possa completare quello che ammazza il bene del fratello è un omicida Dio parla a tutti e in modo diverso È l’uomo che mette il bene a confronto L’amore si completa nell’amore L’uomo che chiude l’amore ad una cerchia di prescelti È destinato al fallimento perché è l’uomo che si è messo al posto dell’Amato Per l’Amato tutti siamo stati redenti dal suo sangue Chi pensa che è stato più redento fa di Dio un idolo o un mago Chi si mette al di sopra dei fratelli è presuntuoso Se tu presumi che sei migliore e ami Dio Quando senti parlare un fratello di Dio ascolta Non fargli la radiografia e ti escludi stai attento forse ami le tenebre Signore non è dei nostri e fa del bene nel tuo nome Il Signore ti dirà:”effonderò il mio Spirito su tutte le creature” Se veramente mi conosci e mi ami sai che sono onnipotente e non sei tu a difendermi Il cristiano infatti propone il bene e si arricchisce nel vedere il bene

Lc 9,18-22

Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Lc 9,18-22 Pietro ha risposto con la sua bocca ma per capirlo è dovuto passare attraverso il fuoco A secondo gli stati d’animo noi possiamo dare tante risposte a seconda di come ci butta C’è una risposta finale che ognuno di noi da che sarà frutto di una vita passata insieme a Lui E come rispondi con la tua vita a Lui ? Pietro ha dato la sua risposta facendosi mettere in croce a testa in giù Non era degno di morire come il suo maestro La follia del suo amore l’aveva portato a non sentirsi degno neanche del martirio È il paradosso dell’amore di chi sa di essere stato amato dall’Uomo della Croce La follia dell’amore non è pazzia di chi ha perso la ragione E’ che la ragione tace perché ha capito che ha una conoscenza approssimativa e troppo piccola E non riesce a contenere ha bisogno dell’amore fedele Allora timorosa cede la mano all’amato che la porta nel mistero È nel cuore che poi l’Amato mette il suo marchio e dice “ chi è”