Artesacra

Riflessioni

Mt 5,20-26

Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!». Mt 5,20-26 Sia la prima lettura che il vangelo il Signore di fare attenzione Invece di agire d’impulso e sotto l’azione dell’istinto Il Signore ci chiede di saper discernere Questa parola è tanto in uso oggi nella chiesa, ma poi rimane incompresa L’arte di saper vagliare è il discernimento Vagliare è separare il grano dalla pula Il grano ha delle impurità Per separare il grano dalla pula il contadino si mette sull’aia Piano piano contro vento fa cadere il grano La pula che è leggera viene portata via dal vento e rimane il grano Mentre molti setacciano e tra le mani hanno le impurità Invece il setaccio è lo strumento che pulisce la farina e trattiene le impurità Quando si finisce di setacciare si guardano le impurità Tanti setacciano e vedono le impurità delle scelte e non decidono mai Passare la vita a setacciare la farina e vedere le impurità non giova Il grano è sempre buono per essere panificato da solo Perchè chi lo fa diventare corpo di Cristo è lo Spirito Santo Vaglia e decidi e la tua imperfezione viene coperta dallo Spirito Santo

1 Pt 5,1-4

pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio,…1 Pt 5,1-4 Tanti siamo responsabili del gregge affidatoci dal Signore Il gregge va da un minimo di tre a tanti Chi è pastore sa che deve stare al servizio Il gregge che il Signore gli ha affidato non è un suo prolungamento Ma le anime appartengono a Dio Un padre una madre sanno che i figli sono un dono E non possono coniugare l’aggettivo possessivo Un prete un vescovo devono tenere presente che le parrocchie come le diocesi fanno parte della chiesa universale E questa è la sposa di Cristo e noi siamo solo amici dello Sposo Un insegnante un medico hanno in cura le pecore e a loro devono dare il meglio I veri pastori sono grati a Dio e alle pecore ma se non hanno il senso della gratitudine sono dei tiranni o incoscienti Questa responsabilità ci dovrebbe far stare svegli giorno e notte Tante volte invece si diventa mercenari attaccati alla paga o sfruttatori delle pecore che avendo fiducia in noi vengono depredate

Lc 11,29-32

..essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Lc 11,29-32 Cerchiamo un segno e questo ci fa stare fuori di noi Cadiamo nell’idolatria e andiamo errando come orfani L’idolatria del segno riduce la nostra fede a un atto magico E’ come il fulmine che abbaglia e la tempesta continua Non ti cambia dentro perché le aspettative che hai è pura magia Entra nell’inferno che hai dentro Come Giona che ha dovuto affrontare il suo buio Vedrai la tua trasfigurazione Lo Spirito Santo parlerà in te E illuminerà la tua vita Ti ricordi di Pinocchio ? Proprio nel buio e nel ventre della balena incontra il padre Lo stesso incontro avverrà in te Avrai il segno lontano dall’occhio indiscreto delle macchine fotografiche Ricordati che il Padre vuole imprimersi negli occhi della tua anima E quando esci dal buio Il segno indelebile della Sua presenza ti accompagnerà

Mt 6,7-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Mt 6,7-15 Fiumi di parole escono dalla nostra bocca Richieste fatte che abbiamo perso la conta Ma mai un tuffo nell’Altro Lui sa quello che tu hai bisogno E come Padre bello ha provveduto E’ vero che le ferite non ti permettono di vederlo come Padre Allora gridaGli il tuo dolore e invoca il Suo intervento Prontamente ti risponderà Tu lo guardo come uno straniero alla relazione Pensi che Lui ti snobba o è occupato in cose importanti Tu per Lui sei importante Prima di ascoltare il Padre Ascolta il tuo rumore interiore e fallo tacere Vedrai che nella calma si può parlare e ascoltare Le nostre preghiere sono dei pugni all’aria Una volta che hai la calma Ringrazia e riconosci che ti ama Poi chiedi senza dubitare e mettere il tempo a Dio Quante volte hai chiesto come un bambino capriccioso ? Che non sa neanche quello che chiede Una volta chiesto rimani nel silenzio E goditi della relazione perché la preghiera è godere del tempo di Dio

Mt 25,31-46

“Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Mt 25,31-46 Venite benedetti voi che amate il fratello Siete beati perché avete amato Vogliamo entrare in questa logica Signore Facciamo fatica non solo per i nostri limiti Questi ostacoli sono superabili Si superano anche le difficoltà poste dai nemici Quando sono i fratelli di fede a limitarci in questo amore Rimaniamo scandalizzati perché poi la confusione regna Tu ci hai chiesto di essere uniti e il comando è chiaro “Amatevi ! Tra voi” Quando questo vincolo viene rotto Tutto si disperde e niente ha senso Accogliere questo fratello che si fa straniero a questo amore E’ l’atto più bello che si possa fare E’ il più difficile da realizzare Sicuramente porta frutto, perché sana le ferite che ci facciamo

Mt 9,14-15

E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». Mt 9,14-15 Il Signore si definisce lo sposo di tutti noi E’ l’espressione più bella per definire Dio Lui vuole una relazione sponsale, questo è la piena realizzazione Il rapporto sponsale che c’è tra un uomo e una donna Dio lo vuole con noi nello Spirito Questo stare con Lui è per noi gioia pace bellezza Tutto questo l’uomo non conosce , noi vediamo Dio come antagonista Non riusciamo a vivere un rapporto intenso con Lui Siamo noi che abbiamo paura Lo vediamo come uno che ci conquista con la gioia e poi ci da dolore Tante volte ho ascoltato queste espressioni anche dai preti : “Stai attento che Dio si prende tutto” Dio non è un ladro geloso che ci deruba Questo seme equivoco è nella nostra mente ed è il seme di Satana Che seduce invade , poi abbandona e ti lascia nei guai Tutto questo equivoco non ci permette di amare Dio come sposo Ma uno di cui devi stare attento Poi il digiuno che noi facciamo in questo tempo E’ il ricordo di come ha sofferto lo Sposo per noi Il digiuno si fa solo come segno di chi vuole morire nello Sposo

Lc 9,22-25

Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Lc 9,22-25 Salvare la pelle non vuol dire accumulare Poiché la vita è respiro non puoi vivere nell’accumulo Immagina di inspirare solo, muori asfissiato L’aria che immetti nel corpo ti fa morire Tale è la vita di molti: prendono, accumulano E poi ? Lo stress, e l’isolamento in cui vivono Li portano alla morte da soli nella disperazione La respirazione, che da vita, è fatta di due tempi Nell’ispirare tu prendi e nell’espirare tu dai Fai della tua vita un respiro, non tenere niente per te E se la tua preghiera è respiro falla diventare relazione Gesù Tu in me inspiri Gesù io in Te espiri La relazione è respiro di vita perdila in Lui La ritroverai e scoprirai la bellezza del dare Allontana la tua ansia che non ti fa respirare Perché nella corsa al controllo ti consegna alla morte E poi quando è sera nella solitudine del tuo fare Ti trovi a chiederti dove stanno le opere fatte per amore Li ti accorgi che hai perso un giorno

Mt 6,1-6

…non siate simili agli ipòcriti che, Mt 6,1-6 Non stare davanti a te stesso: quando preghi, fai l’elemosina, il digiuno Ricordati che stai davanti a un Altro La preghiera non è una tecnica, ma è un dialogo Quando fai tecniche di concentrazioni o altro Sono anche buone fanno stare bene, ma non è preghiera Preghiera e quando stai in ascolto calmo e silenzioso Dove la Parola ti parla è il Tu di Dio Pregare con la Parola non vuol dire leggere e scrivere pensieri Questi saranno teologici e profondi, ma stai parlano al tuo ego Quando fai l’elemosina non guardare la tua mano che da Guarda piuttosto a Gesù povero che ti sta davanti Sta con Lui parla con lui quella è preghiera Altrimenti quella è idolatria , è il dio elemosina Quando fai il digiuno non stare davanti allo specchio Perchè il tuo girovita può essere interessante Ma guardi ancora il tuo ego E confondi una finestra con lo specchio Perchè la finestra del digiuno ti fa vedere il mondo Che ha bisogno del tuo amore puro e non te stesso come lo specchio Nel digiuno profumati in modo che porti la gioia pura

Gc 1,1-11

La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento. Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore: è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni. Gc 1,1-11 Chiedere con fede senza esitare Siamo noi che ci facciamo prendere dal dubbio E mettiamo alla prova Dio L’apostolo ci consiglia di chiedere la sapienza Questo è molto importante perché il sapiente quando chiede sa a Chi chiede E’ della sapienza l’affidarsi a Lui E nell’affidamento la certezza di sapere di avere Spesso nelle nostre richieste c’è la paura di non ottenere E’ una tentazione che non ci permette di avere una relazione La relazione con Dio è basata sull’amore Se tu non ti fidi dell’Amato e della sua bontà Hai paura di chiedere e prima di affidarsi chiede un segno In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva. Mc 8,11-13 Noi siamo capaci di allontanare Dio da noi Con il nostro atteggiamento insipiente

Mc 7,31-37

guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. Mc 7,31-37 Quante volte le nostre relazioni sono sorde e mute ? Lui ci dice : «Effatà» Quante ferite nella nostra relazione con Lui? Quante ferite nelle relazioni tra marito e moglie ? Quante ferite nelle comunità ? Siamo partiti nella gioia di trovarci e poi la polvere è scesa sulla nostra relazione Il nostro sguardo si è volto verso cose da fare Ci siamo allontanati e ora manca il coraggio di aprirci Con il Signore è un po’ più facile Lui solo può sanare le nostre miserie E a Lui solo possiamo dire “Se vuoi guarisci questa relazione” Fammi ascoltare la Tua Parola come un tempo Dammi l’umiltà di desiderare tutto ciò che viene da Te Nella coppia è un po’ difficile perché la sofferenza ci ha separato E non si parla per non essere feriti Non si chiede per non avere un no Manca il coraggio dell’umiltà per ricordarci i giorni belli Quando mano nella mano ci si dichiarava eterno amore Nelle comunità il mutismo e il non ascolto è imposto dalle fughe Ci si giustifica per essere sommersi da impegni Non si ha la forza di pregare insieme e condividere “Apriti !”