Artesacra

Riflessioni

Lc 21,12-19

Avrete allora occasione di dare testimonianza. Lc 21,12-19 Dare testimonianza come opportunità Dare la testimonianza è una grazia che viene da Dio Tante volte c’è un imperativo categorico Qualcuno dice:“Dovete dare testimonianza” Onestamente a me mette difficoltà E’ come dire “devi vivere” Poi c’è quello che mi fa un po’ sorridere è questa espressione “è una bella esperienza” Nelle difficoltà non perdere l’occasione di dare E’ proprio nelle occasioni che il cristiano da Egli da nella gioia e nella sofferenza Affinchè la gioia si moltiplica e la sofferenza si divide Quante difficoltà ci sono nel quotidiano? Allora vedi la vitalità del cristiano La discrezione entra nella vita dell’altro delicatamente Il silenzio ascolta la difficoltà e non da soluzioni La fede perché sa che Dio si fida di lui La bellezza è un modo di vivere La gioia è frutto della vita intima L’ascolto del fratello è il segno dell’ascolto di Dio Se ami il fratello che vedi Allora ami Dio che non vedi Tutte occasioni di testimonianza Non salire sul palco per dire parole che non vivi Fa della parola il motivo della tua vita

1Gv 1,5-2,2

Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. 1Gv 1,5-2,2 Per essere in comunione con Lui vuol dire che siamo in comunione tra noi La comunione come l’unità è stabilita dall’amore Basta tante volte una piccola ombra e la vita diventa un inferno monadi impazzite che non trovano un po’ di pace La luce fa vedere la bellezza dell’altro nella sua diversità Ma se il mio occhio è appannato a causa della durezza Allora le tenebre regnano e non ci permettono di incontrarci Spesso facciamo i conti con il nostro occhio prigioniero E’ infatti prigioniero dei giudizi e pregiudizi Le apparenze e le competizioni causano picchi di tristezza e invidia Il peccato diventa domestico e ci serve piatti avvelenati Giovanni ci consiglia di autodenunciarci per i peccati commessi E farci purificare nel Sangue di Cristo non serve rimanere nel buio Lui fin da bambino è entrato nell’Egitto della nostra esistenza Dove ci siamo isolati a causa del buio Per portarci alla luce e andare verso il tempo eterno Dove le lacrime verranno asciugate Il sole non tramonta e la sua luce non ci darà fastidio Perchè saremo più splendenti del sole

Gv 20,2-8

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». ………………………………………………… Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Gv 20,2-8 Maria Maddalena vede che la pietra è stata ribaltata Corre ad avvisare che hanno trafugato il cadavere C’è amore e amore Maria amava il Signore e il suo era un amore istintivo E’ bastata una pietra rotolata ad allarmare C’è l’amore che parte dalla conoscenza del cuore Arriva prima Chi conosce arriva sempre prima E’ nella conoscenza del cuore di trovarsi dove c’è l’Amato E aspetta chi sa di più perché è anziano Entra E’ come se avesse ricevuto l’ordine di poter guardare Vide L’ordine con cui i teli erano sistemati Quando si ruba non sia ha il tempo di vedere si prende e basta Sicuramente gli occhi illuminati dalla luce dell’amore Avevano già contemplato che il Maestro era presente e vivo Credette La promessa che Lui era la vita si era realizzata Entra nella tomba della tua esistenza con amore L’Amato sta li e ti aspetta Lo conoscerai dall’armonia che regna Cerca di vedere con gli occhi della tua anima Vedrai che lo Spirito ti porterà alla contemplazione della Vita

Ml 3,1-4.23.24

Il giorno grande e terribile del Signore:egli convertirà il cuore dei padri verso i figlie il cuore dei figli verso i padri,perché io, venendo,non colpiscala terra con lo sterminio». Ml 3,1-4.23.24 E’ il gran giorno, la conversione nelle relazioni questa conversione interessa i cuori Prima della nascita di Suo Figlio il Signore vuole la purificazione delle relazioni Il natale della famiglia il natale dell’autorità tutto ciò è visto come un atteggiamento di apertura del cuore Prima di tutto questo investe la famiglia Dove i padri assenti benedicono e rinnovano il loro amore I figli si aprono a questo amore e riconoscono l’autorità paterna Poi insieme padri e figli invocano la benedizione del Signore su di loro Oggi queste letture ci danno la possibilità di celebrare Non occorre fare una cosa complicata Nella semplicità dell’amore tutto ciò è possibile So che è difficile meglio mettere mano alla tasca Oggi questo sistema è antiquato e logoro Perchè mediato dal soldo Mentre la conversione del cuore è mediata dall’amore Che bella opportunità prima del natale !

1Sam 2

Il mio cuore esulta nel Signore,la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.Si apre la mia bocca contro i miei nemici,perché io gioisco per la tua salvezza. 1Sam 2 Il nostro cuore gioisce perché una donna ha detto Si Per la Tua misericordia possiamo alzare la nostra fronte E ringraziarti Dio con noi, nel giorno della Tua prima venuta Colei che ha dato inizio a ciò ci ha mostrato la bellezza del SI Si Signore hai fatto per noi grandi cose ci hai rivestito della dignità che abbiamo perso Si Signore ogni giorno ti consegni a noi e ci aiuti ad abbandonarci a te Si Signore la tua pazienza ci permette di ricominciare ogni momento Grazie Signore per il Si di Maria ci hai rivestito do oro e di argento Si Signore ci hai insegnato che nella nostra povertà Facciamo felici molti Siamo redenti e salvati è un’esperienza giornaliera e questo ci permette di perderci nella società come il Tuo Spirito investe la nostra carne Non siamo molti eppure a molti doniamo la tua pace E’ sempre così il rinnovarsi dalle ceneri di un passato viviamo nel presente la Tua presenza attenta e materna Alla fine dei questo avvento donaci la semplicità del cuore In modo che ti possiamo accogliere nella povertà del nostro essere

Mi consegno a Te

Mi consegno a Te Quando i pensieri si agitano in maniera convulsa e producono sentimenti negativi mi consegno a te mio Dio Quando la tua volontà non riesco a capire nella confusione mi consegno a te Quando il fratello mi procura dolore e una rabbia mi assale mi consegno a te Mi consegno a te mio Dio non ho altri all’infuori di te Nessuno sulla terra è come te Nessuno in cielo è te Tu il tutto della mia esistenza Mi consegno a te per ascoltare le tue parole Mi consegno a te e la pace mi invade Mi rinnova nell’intimo ricomponendomi nel mio essere Mi consegno a te nel quotidiano Mi consegno a Te nell’attimo presente Mi consegno a te dando agli altri la possibilità di servirli Non voglio niente che non è te Tu solo sai prendermi così come sono Stamani nella preparazione del caffè davanti alla caffettiera dove i pensieri come insetti noiosi affastellavano la mente ho capito che mi dovevo consegnare a te Tu mi parli sempre e io voglio fissare il luogo e il tempo per stare con te Ste nicchie stupide e recinti fatti prigione non mi permettono di consegnarmi a te Mi consegno a te portami sulle tue ali

Lc 1,26-38

Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». Lc 1,26-38 Rallegrati è un imperativo di Dio Dio comanda di gioire Gioire è volontà di Dio Quante scelte abortite perché non abbiamo tenuto conto di questo comando Infatti invece di pensare a Dio Ci facciamo comandare da scelte non gioiose I soldi la carriera lo stare comodi tutti idoli che ci tiranneggiano Questo comando in Maria si è realizzato E’ realizzabile anche in noi Tu sei uscito dalle sue mani E ti ha fatto come un prodigio Sei prezioso ai suoi occhi Sei l’oggetto del suo amore Nella tua gioia sta il suo compiacimento Fino a quando non ti accorgi di questo amore grande Ramingo vai cercando di conoscere la tua identità Pensa proprio in questo comando “Gioisci” Sta il senso del tuo nome Fino a quando non ti vedi come amore di Dio Non saprai mai chi sei e dove vai Sarai uno immerso nel futuro che lo lascia scalzo e in un passato da rimpiangere perché perso nel niente

Lc 1,5-25

….Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Lc 1,5-25 Mi chiedo quanti Zaccaria ci sono sulla faccia della terra Difronte alla testimonianza della loro fede restano muti Tante volte il silenzio diventa complice Perchè non crediamo e quindi non testimoniamo Certe volte diventiamo arroganti verso i nostri fratelli di fede E conigli quando ci confrontiamo con gli altri Almeno Zaccaria aveva dalla sua parte l’età Noi non ci esponiamo per la paura di essere presi in giro Viviamo la nostra fede come roba di vecchierelle La fede la viviamo come qualcosa di privato Prendendoci l’arbitrio di fare ciò che più conviene E non sempre ciò che non è vero sappiamo dire No Rimane sempre la paura dell’indecisione E’ vero che il Signore ti ama E’ vero che ha dato la vita per te E’ vero che si è incarnato è andato alla scuola di Giuseppe Ha imparato dal padre putativo come si lavora e come si è uomini veri E prima di manifestarsi si è messo in fila con i peccatori Perchè noi non impariamo da Dio a essere umili Ha spogliato se stesso affinché potessimo essere noi come Lui Noi,invece, continuiamo ad essere muti e cercare giustificazioni Un testimone verace è proprio Lui perché non lo seguiamo? Perchè pur essendo battezzati non lo conosciamo

Mt1,18-24

……disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Mt1,18-24 Quante volte ci troviamo davanti a scelte Dove la paura fa da padrone E allora cerchiamo mille soluzioni I nostri piedi sono fermi e paurosi Passiamo il tempo a trovare mille soluzioni inutili Abbiamo paura di amare e buttarci Spesso pensiamo alla nostra indegnità E questa è una via di fuga per tirarci indietro come Giuseppe Ma il Signore ci dice “ Non temere” Non temere di amare Non temere cerca di buttarti Nel prenderti cura di Maria ti aiuterà a capire il Regno

Mt 11,11-15

Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Mt 11,11-15 Quale è questa violenza che ti fa impadronire del regno ? E’ dare battaglia all’ egoismo Ti puoi appropriare del regno Quando cominci ad espropriarti dalle cose della terra Non è facile fare questo C’è sempre un bello che ti attira e fin qui niente di strano C’è il pericolo che da quel bello ti fai possedere E perdi l’indirizzo di dove stai andando In noi c’è una fragilità e una forza Dove il discernimento è importante Perchè scegliere è bene il sapere scegliere è meglio Vuoi impadronirti del regno? Dichiara guerra a tutto ciò che è di poco conto E ti spinge a fare una vita da mediocre Esci da quella terra che ti tiene legato Non chiudere gli occhi sull’ingiustizia Non sposare la menzogna che delude Ama la libertà a costo di rimanete tutta la vita in prigione Ama la giustizia affinché l’indifeso abbia giustizia Contempla la verità eterna è la chiave del regno