Artesacra

Riflessioni

Lc11,1-4

“Padre sia santificato il tuo nome” Lc11,1-4 Mi voglio fermare sulla parola Padre per alcuni di noi viene invocata almeno una volta al giorno Ma che tante volte come sbadati diciamo Il Padre nostro che sta nei cieli non vuol dire che sta lontano da noi Forse nelle nostre misure è lontanissimo E’ fuori della nostra portata Eppure è così vicino perché è Padre Onnipotente Noi possiamo avere una relazione con l’Onnipotente E’ la relazione si può avere solo se lo amiamo E non solo amarlo, ma che Lui ci ha redento e salvato Ha fatto per noi qualcosa di grande Che nessuno ha fatto o può fare per noi Nel battesimo siamo morti e risorti con il Suo Figlio prediletto E con questa fede e con questo amore possiamo relazionarci A me non sembra che sia poco Poi ci sono le domande strane come fanno gli altri a relazionarsi Tu pensa alla tua relazione non credo che avendo una relazione vada a chiedere in giro come gli altri si relazionano con le persone che amano E se tu dici non lo sento non è la sede adatta la ragione E’ solo il cuore la sede della conoscenza perché è il luogo dell’intimità Quindi fa il lungo viaggio verso il tuo cuore E lo trovi lì che ti aspetta

Lc 10,38-42

Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».Lc 10,38-42; C’è una domanda che ti voglio fare : “Perchè Dio si deve piegare a quello che tu vuoi?” E’ chiaro che tu pensi che Dio non vuole il tuo bene Perchè al tuo bene ci sai pensare solo tu Questa è la convinzione di Marta e anche la tua Stare con Dio è una perdita di tempo Ciò che per te è una perdita di tempo quella è la parte migliore L’agitarsi come i rami al vento è solo spostare aria I danni da questo agitarsi è perdere le foglie e i frutti La nostra agitazione ci rende infecondi nella relazione con Lui Non parliamo poi i danni che fa l’agitarsi nella relazione fraterna Urliamo il nostro vittimismo a Dio E l’ingiustizia che subiamo dagli atteggiamenti dei fratelli Eppure la persona che portiamo dentro e si chiama Spirito Santo Urla gemiti inesprimibili per farci capire che siamo fuori di capoccia E che è molto probabile che fermandoci almeno 1’ ossia 60” Lo stesso Spirito in noi ci da la giusta luce nel fare le cose Perchè se continui di botta di panza perdi di lucidità E l’isteria ti fa compagnia come fa compagnia a Marta

Lc10,25-37

Gesù gli disse “ Va e anche tu fa lo stesso” Lc10,25-37 Questa bella parabola l’abbiamo con un atteggiamento buonista Il cuore del samaritano è il cuore dell’uomo generoso E’ l’uomo libero dai vincoli giuridici e morali Infatti lui non osserva la legge che lo obbliga a scegliere Anche perché il sacerdote e il levita erano soggetti alla legge E nel loro file era scritto se tocchi questo uomo diventi impuro Il samaritano aveva la conoscenza del cuore che ama E si fa vicino, ripeto si fa vicino E’ bello farsi vicino nel silenzio per vedere con la conoscenza del cuore Quella conoscenza che ama e non chiede Quella conoscenza che tutto da non perché è generosa E’ solo perché è invasa dalla conoscenza di Chi l’amata nella gratuità Il samaritano dopo che ha portato quest’uomo alla locanda Ritorna per pagare il debito e Gesù non dice che questi si sono incontrati Il gesto fatto non ha un ritorno dell’uomo salvato Il samaritano peccatore sa che Dio è in debito verso di lui Non gli interessa la legge ma conosce i proverbi “Se fai del bene Dio è in debito con te” Forse non gli interessa neanche questo Lui ama Dio perché Dio è come l’aria dei suoi polmoni E’ come il sangue nelle sue vene Il cristiano sa questo perché ha in se il marchio della redenzione Cerchiamo di vivere da redenti e non da morti di fame

Gv 1,47-51

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo». Gv 1,47-51 Oggi è la festa dei santi Arcangeli Michele, chi è come Dio Gabriele, fortezza di Dio Raffaele, medicina di Dio Se guardiamo la realtà che ci circonda una sfiducia ci assale Il Signore porta avanti il progetto E questo grande squarcio nei cieli ci permette di avere la visita di questi doni Michele chi è come Dio Nessuno è come Dio Gli idoli sono opera dell’uomo In questa realtà terribile abbiamo bisogno di stupirci e nel nostro buio la speranza che ci fa dire “chi è come Dio ? ” Abbiamo bisogno di trovare un ordine in questo caos che ci circonda La forza di aderire pienamente a Dio Come ha fatto Maria “Si compia in me la sua volontà” La forza di Dio, Gabriele La nostra fragilità ci rende smarriti e ci disperdiamo nel nostro orgoglio perché non siamo perfetti Abbiamo bisogno di una medicina La medicina di Dio, Raffaele Questi tre amici fanno comunità con noi E’ il dono che il Padre ha fatto al Figlio e a noi Il cielo si è dischiuso con la venuta del Figlio ed è rimasto sempre aperto perché il Figlio non ci ha mai lasciato

Lc 9,7-9

E cercava di vederlo Gli occhi di Erode cercano per curiosità Perchè nel vedere c’è la possibilità di impossessarsi Pensate appena nato l’ha cercato per ammazzarlo A Gerusalemme l’ha fatto seguire Quando l’ha davanti agli occhi pensa che sia un pazzo Perché non esegue i suoi ordini Voleva vedere i miracoli Dio si dona a noi e non lo vediamo Se ci fa il miracolo come noi vogliamo allora può darsi che sia Dio I nostri occhi cercano tutto ciò che possono possedere Un cuore malizioso vuole possedere il fratello Il cuore del puro vuole vedere il Suo volto da che cosa si vede? Un bambino si specchia nel volto della madre E sa che esiste ed è Noi sappiamo di esistere quando ci specchiamo nel Suo volto Gente che passa il tempo nello specchiarsi con se stessi o specchiarsi nelle cose E tanti pensano di essere dio Tutto questo genera violenza Perchè la nostra finitezza ci fa impazzire

Lc 9,1-6

Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Lc 9,1-6 Nell’andare porta solo te stesso Se appesantisci la tu mente di pensieri Parli di ciò che hai elaborato Lo Spirito che è in te parlerà per te Ricordati di purificare le tue intenzioni perché tutto ciò che sa di proselitismo di difesa di distruzione di potere questo è un abominio per il Signore Lui tramite te vuole portare la guarigione vuole scacciare il male Vuole che tu porti la sua pace C’è un bene ancora più grande che é andato smarrito è l’unità dei credenti Quando si porta Lui il primo frutto è l’unità prima di andare via ha chiesto al Padre l’unità In questo tempo il pensiero personale se pur bello e perfetto e anche logico non fa che alimentare divisione Non è importante “l’amore per la verità” questa è espressione di satana quindi falsa e pericolosa Ma portiamo “la Verità dell’amore” Davanti a Lui ogni ginocchio si pieghi e Ogni lingua canti la Sua grandezza

Lc 8,19-21

Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». Lc 8,19-21 Cerchiamo sempre eventi da vedere per fotografare questo vuol dire che stiamo fuori e non vogliamo avere niente a che fare basta una foto In questo modo siamo fuori di testa Vogliamo vedere per possedere Dio e far di Lui una cosa nostra Per essere di Lui bisogna che ascoltiamo Un figlio ti sarà figlio solo quando lo ascolti altrimenti è qualcuno che mi somiglia ma noi due siamo lontano e fuori Perchè tu vuoi vedere Dio ? Per possederlo o essere posseduto? E’ bene che tu lo faccia entrare in te infatti nell’ascolto e farti trasformare dalla parola E’ quell’incontro che ti trasforma e la parola si fa carne in te Nell’ascolto Maria ha fatto si che il Figlio si facesse carne A quei tempi non c’era la macchina fotografica Ascolta e porgi l’orecchio a Chi ti vuole essere Padre Madre Figlio Impasta in te la Sua parola con l’ascolto

Lc 8,16-18

«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere». Lc 8,16-18 La luce è il senso della vita Noi portiamo in vasi di argilla questa luce come la lampada messa sul candelabro fa luce a quelli che entrano Cosi la fiamma dell’amore fa luce e ciò che portiamo dentro illumina La luce di per se fa vedere e non c’è nessun cartello che dice “attenti alla luce” Fanno ridere quelle espressioni di questo tipo “ noi dobbiamo portare la luce” Come puoi portare la luce se non conosci la Luce vera quella che illumina ogni uomo ? Ci provi a fare proselitismo ma non dai la luce infatti, la luce non fa sforzi per illuminare Noi cristiani saremo conosciuti dalla Luce che portiamo in noi Non abbiamo bisogno di pubblicità oppure diventare famosi per testimoniare su i palchi Tra le tante conferenze che ho ascoltato da quando entrai in seminario 34 anni fa fino a oggi poche le persone che hanno acceso il fuoco in me si possono contare sul palmo di una mano Però quelli che parlavano erano torce viventi perché quello che dicevano lo vivevano Una volta venne un vescovo in seminario con occhi profondi e un gran sorriso a dir messa e aveva parlato di povertà e mi aveva affascinato andai a vedergli le scarpe erano rotte e mi dissi” voglio essere povero come lui”

Mt 9,9-13

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mt 9,9-13 Quando ci chiami a fare qualcosa con te ci sentiamo inadeguati perché peccatori ci viene da dire “aspetta non sono ancora pronto” Il peccato in noi davanti allo sguardo di luce ci denuncia la nostra indegnità Lui vuole fare di noi qualcosa di grande ma seguire Dio non è seguire una persona qualunque La nostra anima rimane sbigottita e attonita Filippo neri usava dire: “divento turco se tu non mi metti una mano in testa” Seguire Te Signore è una cosa grande e fai di me un seguace del Padre uno che sta dietro al Padre e lo segue Già dire queste parole mi viene da nascondermi Matteo non ha il tempo di dirgli: “ma non ti rendi conto con chi hai a che fare ?” Si alza e lo segue Nella nostra indegnità alziamoci e seguiamolo se aspettiamo di essere perfetti per seguirlo ci perdiamo lo sguardo di luce di un momento Il suo sguardo colpisce i nostri occhi e gli occhi sono collegati direttamente al cuore

Lc 7,31-35

“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli». Lc 7,31-35 Come bambini capricciosi che si propongono di giocare Non riescono mai a discernere il tempo giusto Perchè non sanno vedere il senso della vita Quando Dio propone la conversione Ecco i fanatici che predicano le penitenze e altri che dicono Dio è buono e ci ama Quando Dio propone la festa Ecco quelli che si urtano e accusano E dicono non si ha rispetto per la sofferenza Noi accusiamo Dio che va sempre fuori tempo Invece siamo noi che non sappiamo discernere i tempi Chi ha questa sapienza per discernere? I figli che sanno di essere peccatori E nella libertà e responsabilità conoscono la chiamata A convertirsi e a gioire come vuole il Signore Il ritmo della vita scandito nella vita in Dio Sta la sapienza della nostra esistenza