Artesacra

Riflessioni

2Cor 3,15-4,1.3-6

E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio. 2Cor 3,15-4,1.3-6 Non riuscire a vedere la gloria di Dio E razzolare nel mondo pensando alla felicità È veramente un disastro per quell’uomo Comprendere la grandezza del vangelo e spendersi per Cristo Oggi è quello che necessita per la gloria di Dio Tattiche e strategie che hanno a che fare con atteggiamenti umani Velano il vangelo e non danno gloria al Signore Noi passiamo a perdere tempo parlando di Dio Ma non riusciamo a vivere in Dio e questo è il flop Ci beamo di tante parole ma è aria fritta Non concepisco un cattolico stanco Gli slogan sono diventati un obbrobrio Frasi fatte che contengono il niente Gente che quando vede chi fa rumore gli va dietro Falsità e menzogne dietro un bel discorso Sono queste le azioni che velano il vangelo Lunedi andando in montagna insieme un ragazzo ormai uomo Mi faceva notare gli alberi grandissimi che ci facevano ombra E mi diceva “ Questi crescono e non fanno rumore” E in quel silenzio ho avuto la percezione la forza di quella foresta Che dava gloria a Dio perché recava frescura a due uomini stanchi E non faceva rumore

Mt 5,13-16

Voi siete Mt 5,13-16 Signore grazie per la fiducia che hai in noi Ci confermi che siamo qualcosa che non conosciamo Tu stai dicendo a me che sono il sale e la luce Io non mi so perdere nel mondo per dargli sapore Il mio ego come un gendarme mi ricorda che deve mangiare La mia ipocrisia fa sentire la sua voglia di apparire Sono la luce che non sa ardere perché vuole essere indipendente E lo stoppino che si consuma affinchè la luce possa brillare Il più delle volte gli manca l’olio perché il vaso che lo contiene è bucato Non parliamo di quel voi comunitario Voi insieme siete il sale e la luce Oggi la tua sposa è abbandonata Il sale impuro dell’ideologie e dottrine false sta avvelanando ogni cosa Oggi ci siamo abbassati a fare cose che portano solo tenebre Riprendici per mano come a Emmaus e insegnaci le scritture In modo che possa ardere nel nostro petto l’amore per Te

La lotta spirituale

La lotta spiritualeSulla via della croce il Signore è caduto tre volte e si è rialzatonon temere per te se cadi… rialzati !!!E se le tenebre ti avvolgono Lui ti illuminerà e ti farà uscireSii saggio non pensare che una volta convertito è finita la faticaproprio allora inizia la salita della vera avventura che ti porta alla vettaPrima di compere un’azione prendi le misure necessarie e stabilisci i tempiRicordati del Salmo che recita:Signore non si inorgoglisce il mio cuoreNon vado in cerca di cose superiori alle mie forzeL’efficacia di quella azione ha valore se tu la inizi nei tempi stabilitialtrimenti ti danneggiaSe vuoi seguire il Maestro guarda la croceperché impari a morire e non a mortificartiSe vuoi toccare il cuore di Dio chiedigli la compassionePuò succedere che il pensiero delle malattie ti angosciaE tu allontani da te la gioia della speranza e la preghiera è difficileSappi che vivi per il tuo corpo e non per CristoCome l’acqua debole e fragile penetra nella roccia duraCosì lo Spirito Santo in te ti modella e fa di te un’opera d’arteLa veglia il digiuno e la preghiera lasciano l’anima nella pacee l’anima riesce a vedere oltre l’orizzonte

Tb5,11-17

«Benedetto Dio! Benedetto il suo grande nome! Benedetti tutti i suoi angeli santi! Sia il suo santo nome su di noi e siano benedetti i suoi angeli per tutti i secoli. Perché egli mi ha colpito, ma ora io contemplo mio figlio Tobìa». Tb5,11-17 Tobi benedice Dio per tutto quello che ha avuto Benedice i giorni di cecità e Dio che li ha permessi Ora grazie a questo può contemplare il proprio figlio Il figlio guarisce il padre e il padre contempla il figlio Oggi questa relazione scritta vecchia come il cucco È una grande novità in questo mondo dove Dio è marginale I padri sono latitanti e i figli sono dispersi Oggi si scappa dalla relazione reale E si entra nella relazione virtuale Dove ci si vende con la moneta della menzogna Poter entrare in chiesa o fermarsi nella solitudine di un cielo stallato E benedire il Padre per ciò che si è e ciò che si ha E farsi avvolgere dall’amore di questo Padre buono È proprio questa relazione che mi incoraggia Mi spinge, infatti in Dio, e proprio li trovo che sono padre e figlio Sono figlio perché Dio mi contempla Sono padre perché ho imparato a contemplare mio figlio Tra due giorni celebriamo la festa della Sntissima Trinità Altro non è che perdersi in Dio e nel Suo amore

Mc 12,28-34

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Mc 12,28-34 Se vediamo come si svolge la relazione tra lo scriba e Gesù C’è veramente da imparare Gesù risponde alla domanda in maniera diretta e semplice Lo scriba rimane contento della risposta perché è vera Gesù gli da conferma che è vicino al regno Come sarebbe bello avere questo tipo di relazione Dove l’incontro ha in se il sapore del rispetto La saggezza della conoscenza e l’insegnamento umile del Maestro Guardando l’insegnamento di oggi noto Un eccesso di individualismo dove l’arroganza umilia chi domanda Un ampollosità nelle parole che sono aria fritta Un’arringa nel parlare che rivela l’incoerenza del maestro di turno Gesù insegnaci a relazionarci come fai tu Che vuoi il bene di chi domanda Poiché vuoi il bene…. insegni E nel porgergli la risposta gli fai capire che lo hai compreso Oggi non abbiamo bisogno di parlatori che annacquano le risposte Ma di testimoni che sanno parlare con il cuore e al cuore Non parlo di quelli che sono impostati o patetici Ma gente semplice che sappia dire le cose come Gesù

Mc 12,1-12

E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono. Mc 12,1-12 Appropriarsi di qualcosa che non è tuo Vuol dire che sei un usurpatore Prenderti la licenza di arroganza per qualcosa Che ti è stato affidato Vuol dire che non hai rispetto per il Padrone Stiamo attenti questa parabola è per molti Sei genitore ? Non pensare di fare come ti pare Dio ti ha consegnato i figli Sono doni e ne dovrai rispondere al Donatore È vero hai la missione di educarli Allora prenditi il tempo di contemplarli e vedere i loro carismi Dopo che hai fatto questo lavoro aiutali affinchè li realizzano E solo allora completi l’opera della creazione Altrimenti ti appropri di ciò che non è tuo Sei un medico o psicologo o fai una professione di aiuto ? Ricordati che chi ti arriva è una creatura ed è figlia di Dio La provvidenza ti ha fatto dono del suo amore Si fida della tua professionalità e della tua umanità Tu non trattarla come uno che fa la professione di malato Sei chiamato ad amare questa creatura fragile Non ti puoi approfittare della sua debolezza Ti verrà chiesto ciò che hai fatto di questa creatura Ricordati sempre che sono figli di Dio come lo sei tu Sei diacono prete o vescovo ? Non pensare di salire sul piedistallo per sentirti onnipotante Siamo solo servi inutili e chi si crede superiore deve servire di più Poi il gregge che il Signore ci ha affidato ha bisogno di cure Aver cura vuol dire rinforzare le pecore forti e prendersi sulle spalle quelle malate e non prendersi per se stessi lana e latte Non usiamo il ruolo per spadroneggiare per umiliare per fare gli arroganti o ancora peggio copiare il mondo per piacere al mondo Siamo chiamati ad essere segno di contraddizione Senza ammazzare lo Spirito di verità Perché noi siamo solo amici dello Sposo e la Sposa va servita

Mc 12,1-12

E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono. Mc 12,1-12 Appropriarsi di qualcosa che non è tuo Vuol dire che sei un usurpatore Prenderti la licenza di arroganza per qualcosa Che ti è stato affidato Vuol dire che non hai rispetto per il Padrone Stiamo attenti questa parabola è per tanti Sei genitore ? Non pensare di fare come ti pare Dio ti ha consegnato i figli Sono doni e ne dovrai rispondere al Donatore È vero hai la missione di educarli Allora prenditi il tempo di contemplarli e vedere i loro carismi Dopo che hai fatto questo lavoro aiutali affinchè li realizzano E solo allora completi l’opera della creazione Altrimenti ti appropri di ciò che non è tuo Sei un medico o psicologo o fai una professione di aiuto ? Ricordati che chi ti arriva è una creatura che è figlia di Dio La provvidenza ti ha fatto dono del suo amore Si fida della tua professionalità e della tua umanità Tu non trattarla come uno che fa la professione di malato Sei chiamato ad amare questa creatura fragile Non ti puoi approfittare della sua debolezza Ti verrà chiesto ciò che hai fatto di questa creatura Ricordati sempre che sono figli di Dio come lo sei tu Sei diacono prete o vescovo ? Non pensare di salire sul piedistallo per sentirti onnipotante Siamo solo servi inutili e chi si crede superiore deve servire di più Poi il gregge che il Signore ci ha affidato ha bisogno di cure Aver cura vuol dire rinforzare le pecore forti e prendersi sulle spalle quelle malate e non prendersi per se stessi lana e latte Non usiamo il ruolo per spadroneggiare per umiliare per fare gli arroganti o ancora peggio copiare il mondo per piacere al mondo Siamo chiamati ad essere segno di contraddizione Senza ammazzare lo Spirito di verità Perché noi siamo solo amici dello Sposo e la Sposa va servita

Gv 21,15-19

Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi». Gv 21,15-19 Certo che ti seguo dopo una dichiarazione d’amore Certo che a bocce ferme verò con te dove vuoi La questione si pone quando si sale la montagna E le sicurezze di prima diventano un lontano passato Lo sforzo è enorme la ragione si piega a quella che tu vuoi E ti racconta ciò che vuoi ascoltare Le giustificazioni per tornare indietro diventano realtà Seguimi !!! Questa parola non te la sei inventata Ti ha coinvolto profondamente E alla tua anima sembrava di toccare il cielo Ora invece le pareti sono una prigione Vorresti scappare ma quella voce ti inchioda Ti riporta a quella dolce amicizia che ha segnato il cuore Quel seguimi ti ha reso soggetto che può amare Per Lui non sei un un gingillo di cristallo Ma sei tu con le tue fisime e con i tuoi atti eroici Lui ti ha chiamato per essere tuo amico Perché ti vuole far conoscere i misteri del regno

Una goccia 1

Può succedere che oggi devi salvare il mondo Almeno così tu pensi e agitato passi tra le azioni Fermati almneo un po’ di tempo e fa silenzio Fallo tutti i giorni Chiudi le porte ai pensieri e ai sentimenti che invadono Tienili fuori da te perché quando sei invaso Ti agiti come i rami nella foresta E dai pugni all’aria Ricordati di trattare bene la tua carne È tempio dello Spirito Santo Evita le grande abbuffate che ti fanno perdere tempo Impara a sostenere il corpo non a fiaccarlo con il cibo Un po’ di movimento non fa male ma non eccedere Prenditi un po’ di riposo nella lettura Leggi ciò che edifica e ti aiuta e non ammazzare lo Spirito Leggi la Scrittura abbi rispetto prima di leggere Non consultarla come un oracolo Perché Dio non parla per enigmi Ma si manifesta a chi lo cerca con cuore sincero Condivi la speranza che custodisci a una persona fidata Non portare al mercato la tua parte migliore E non vendere la dignità del tuo prossimo Perché diventi un ladro e un assassino Fuggi come la peste tutto ciò che può rattristare il cuore

Rom 12,9-16

Non siate pigri nel fare il bene; siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. Rom 12,9-16 Tu che hai vegliato nella notte e mi hai preservato dal Maligno Ti dico Grazie e appena sveglio fa che io possa ringraziarti È un nuovo inizio lasciami compiere la Tua volontà La Tua misericordia mi assista Fa che nel servizio possa dire sempre il mio si Tieni a freno la mia lingua e fa che io sia accogliente Il mio cuore tienilo lontano dagli opportunismi Che io sia sempre aperto e disponibile Non tener conto dei nostri peccati e del nostro egoismo Nelle sofferenze sostienici affinchè non soccombiamo Fa che nelle nostre relazioni trionfi l’amore Che tutto spera e sopporta e sia paziente Solleciti nel fare il bene non ci aspettiamo il tornaconto Fa che non ci ritorni neanche un grazie E che il nostro desiderio recondito di riconoscimento Venga stemperato dalla memoria di essere peccatori Tu rimani sempre accanto a noi in questo giorno In modo che al tramonto del giorno il nostro cuore continui ad amare