Artesacra

Riflessioni

Lc 19,11-28

Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”».Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Lc 19,11-28 Stamani mentre camminavo a monte Ciocci C’erano due animali davanti a me Un gatto e una volpe quando la volpe si è accorta è scappata via Mentre il gatto mi faceva strada andando avanti Mi è venuto in mente pinocchio che si è lasciato ingannare Ho visto questo come un avvertimento Non farti ingannare da ciò che è illusorio Vigila su i tuoi sentimenti e fai verità C’è una foresta che cresce nel silenzio E un rumore che stordisce e non lascia tregua Viviamo in una continua agitazione Devi sempre correre altrimenti qualcuno arriva prima di te La saggezza sta nell’andare piano mentre tutti corrono La prudenza è non accaparrarsi il primo posto Si pronto a sederti anche per terra Il Signore Gesù si avvia deciso verso Gerusalemme Tanti salgono verso la stessa città Lui solo ha un programma ben preciso Sconfiggere due nemici la morte e la bestia e salvare l’uomo Con la sua resurrezione ha acceso in noi la speranza In modo che i nostri atti non sono illusori Ma sono atti di vita eterna perché hanno in se il seme della resurrezione Tu hai ancora il desiderio di essere pinocchio e nascondi nella terra i talenti ? Privi in questo modo il mondo di atti eterni che danno speranza

Ap3,1-6.14-22

All’angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi: All’angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi: Ap3,1-6.14-22 Completa ciò che sta morendo o meglio ciò che tu hai lasciato Le opere che il Signore ci ha dato bisogna portarle a compimento Scappiamo lontano nei momenti di difficoltà e lasciamo da solo Dio Scappare lontano da Lui è rifugiarci nel peccato È non chiedere perdono e non fare verità su di noi Vigilare è la parola che il Signore dice alla chiesa che è a Sardi Siamo chiamati a completare l’opera che Dio ci ha ispirato Tante volte diamo colpa ai fratelli che ci sono di ostacolo Ricordati che Dio vuole avere un relazione con te E se trovi delle difficoltà si felice perché la bestia gelosa ti metterà inciampi Alla chiesa che è a Laodicea chiede di non avvolgersi nel benessere Infatti è il benessere che fa addormentare la relazione Tante famiglie sono indifferenti a Dio e tra loro Perché non c’è da lottare come agli inizi La cosidetta stabilità economica ha attirato l’attenzione E tante volte non ci accorgiamo della nostra fragilità Lontano da Dio ci possiamo trovare in mezzo alla strada E l’inganno terribile è confidare in noi stessi Mettiamoci il collirio della vigilanza in modo da vedere bene Gli inganni sono dietro la porta E le illusioni ci vengono servite per confidare in noi stessi

Lc 18, 35-43

Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. Lc 18, 35-43 In questa espressione sintetica c’è tutto Quest’uomo ha invocato misericordia Vede di nuovo e si mette a seguire Gesù In questa sequela c’è il suo dire grazie a Dio Qualcuno mi potrebbe dire.” è stato guarito” È logico il suo andare dietro a Gesù e dare testimonianza Lui sulla nostra sequela non ci chiede conto Ma certamente quando abbiamo messo la mano all’aratro della sequela Non possiamo alimentare il nostro ego Altrimenti siamo vanagloriosi orgogliosi e superbi Le nostre testimonianze autoreferenziali sono obbrobriose Certe volte mi faccio pena quando parlo di Lui C’è sempre quell’io vorace e dotto, almeno così crede Che non da gloria a Dio ma a se stesso Spesso mi dico : “Ricordati quando sei chiamato a parlare di Lui Dimentica il tuo io, non ti porre come maestro E se devi insegnare chiedi allo Spirito santo Che ti ha dato una lingua da discepolo Che sia Lui a parlare in te e non il tuo io “ In questi anni ho capito che quando chiedo conferme è il mio io Invece quando lascio tutto andare è Lui E non vi nascondo che mi sento molto più libero

Lc17,26-37

Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Lc17,26-37 È un avvertimento come a dire non pensare di stare al sicuro Non confidare troppo nelle cose e non fare delle cose di Dio una superstizione Con la nostra insicurezza siamo combinati in questo modo La nostra insicurezza può aprire la porta dell’infinito che è in noi Allora il quotidiano non fa paura e non mi devo alienare nei miei idoli Cerco in maniera ossessiva quando ci sarà la fine O entrare nella cooperativa a costruire un bunker che mi salva Il devozionalismo mi permette di accorgermi Vivi il quotidiano e abbi il tuo respiro verso l’Infinito Allora la tua insicurezza diventa la porta sull’Infinito

Lc 17,20-25

Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Lc 17,20-25 In questa isteria millenarista dove tutti hanno paura Si fa a gara chi conosce il giorno e l’ora Chi ha le visioni forse beve un po’ di vino in più E pensa di sapere i disegni di Dio Il Regno è in mezzo a noi E se veramente abbiamo fede non dobbiamo avere paura Il catastrofismo che si annuncia è per controllare le coscienze Perché il regno viene nel silenzio Dice Gesù neanche il figlio dell’uomo lo sa Strano che questi scenziati conoscono l’ora e il giorno Signore perdonali non sanno quello che dicono Ricordo nel 64 avevo appena 11 Una famiglia appartenente a una setta aveva profetizzato che il Vesuvio stava per scoppiare Sono passati 52 anni e il Vesuvio sta ancora là Quando la vita è immersa nell’ozio la testa si deve inventare stupidaggini Certo che il Regno di Dio verrà e come vorrei oggi la sua realizzazione Poi ci sono di quelli che pensano che non moriranno Perché hanno ricevuto da Dio una speciale raccomandazione Chi sa di quale Dio parlano? La risposta a questi scenziati viene detta da Gesù a Maria la piccola araba “ Vedi Maria- dice Gesù- in paradiso ci sono tanti che umanamente non sono granchè, ma è tutta gente umile, perché l’umiltà piace al Padre mio, mentre nell’inferno c’è tanta gente perfetta , ma è orgogliosa” Sicuramente si salvano coloro che obbediscono, quelli che sono umili e quelli che sono emplici Gesù figlio obbediente Maria donna umile Giuseppe uomo semplice Stare con loro è stare in Dio

1Cor 3,9-11.16-17

Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.1Cor 3,9-11.16-17 Signore scusaci perché la nostra casa è in disordine Siamo riusciti a mettere insieme l’acqua e il fuoco E poi ci meravigliamo come mai il fuoco non scalda E l’acqua non bagna Siamo diventati dei bazar ambulanti scomposti anche quando regna la calma dalla nostra gola esce un suono che non ha un senso Il nostro cuore timone di conoscenza e di amore è disorientato Confuso nel frastuono di voci rimane immobile Non ama o non sa amare più Non sa vedere il tempo della Tua visita Sotto la coltre del dubbio cerca la luce E si confonde e non distingue la luce vera È quella la luce che illumina ogni uomo È la luce della resurrezione che in questi millenni ha dato speranza Svegliati cuore e vigila intelligenza Cacciate via dalle vostre sedi la menzogna A te tempio di Dio che cammini per le strade del mondo Sii il mattone della grande città celeste la nuova Gerusalemme Allora saremo le pietre vive di questo edificio eterno

Lc 17,7-10

Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». Lc 17,7-10 La gratuità viene da Dio Ogni giorno c’è uno spettacolo che si presenta ai tuoi occhi Il Signore lo trovi sempre ad aspettarti Forse oggi che mi leggi stai anche male e non vedi questa gratuità Non hai tutti i torti ma se tu metti nella relazione che hai con Lui Anche il momento della prova ha un senso Un lunedi si prospettava un po’ difficile ma niente di che Ho visto tre colombi che prendevano il sole Uno era accovacciato e prendeva il sole E man mano che il sole si muoveva Anche gli altri due prendevano il sole accovacciandosi Mi veniva da pensare all’uomo quando fa la fila Impaziente scorbutico diffidente furbo Aspetta il tuo turno perché il Buon Dio è onnipotente E anche per te oggi ti vuole dare la Sua consolazione La gratitudine è verso Dio Quando la tua giornata inizia con il grazie e finisce con “ti voglio bene” Quando ti accorgi che Lui è entrato nella tua vita Quando la tua esistenza ha sapore di infinito Quando il tuo cuore è centrato nel suo amore

Lc 17,1-6

Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe». Lc 17,1-6 Per andare oltre la ragione devi avere fede La ragione impone una casistica ipotetica E tu ti trovi a navigare nella palude dei dubbi Il Signore è chiaro un pò di fede La cui dimensione è quella di un seme il più piccolo tra gli ortaggi Questa fede che ci permette di andare oltre l’ignoto ci fa paura E per questo che ci allontaniamo da Dio Non sappiamo coniugare l’amore con la fede Poi la fede senza l’amore è sterile Come fai ad avere fede se non credi all’amore paterno di Dio ? Molti pensano che avere fede basta Amore e fede è la chiave per sradicare il gelso dal tuo cuore Nei momenti della desolazione la fede e l’amore sono necessarie Perché la fede ti permette di abbandonarti e chiedere L’amore ti da la possibilità di perdonare le offese È proprio in quello stato di debolezza che puoi chiedere a Dio Puoi offrire e intercedere per coloro che hanno veramente bisogno

Beni interiori

I beni interiori Sempre protesi a custodire il corpo e a trattarlo bene Certe volte sembriamo dei sacchi di yuta belli da vedere ma vuoti Infatti si afflosciano davanti alle difficoltà In noi ci sono forze che noi stessi non conosciamo Ci sono dei beni che il Signore ci ha donato E che non non doniamo o investiamo per il bene dei fratelli Penso a noi sacerdoti la ricchezza di doni Che il Signore ci ha fatto A volte basta solo una benedizione Un ascolto e perdersi nel dolore del fratello Vedere le grazie che arrivano ai fratelli con i sacrameti Che spreco vedere i preti dietro una scrivania a scrivere Fare programmi sulle teste delle persone che poi non servono Gli stessi cattolici chiusi nelle loro idee Ci sono di quelli che spronano a botta di impegni Proprio loro non hanno mai alzato un dito I beni quanto più li doniamo tanto più aumentano La consacrazione dei beni non passa attraverso la segregazione degli stessi Ma nel donare tu dona per mezzo dello Spirito Santo Puoi donare lo stesso Cristo Abbandona il tuo ego e dona al mondo Dio Vedrai intorno a te nascere la vita

Tempo suo

Ci sono momenti nella storia dell’uomo Che ci sono battute d’arresto Ciò che prima aveva un sapore oggi invece! Quello che prima aveva un senso Oggi il cartello è sbiadito e non sai! L’anima è come si trovasse in una specie di agonia Arranchi nel cammino e tutto ti è difficile No! È tempo di ritornare sui tuoi passi Cominci a capire che è arrivato il tempo di un nuovo tempo Finalmente non puoi più guidare la relazione con Lui Lui ha in mano la tua vita e tu non puoi fare altro di espropriarti È come il tempo in cui gestivi ogni cosa Lo lasci affinchè Lui prenda le iniziative per il Suo regno È dopo tante resistenze l’abbandono in Lui è necessario La relazione quando deve cambiare è inutile fare ragionamenti È un bene più grande che ti attende e tu non vedi l’ora di realizzare L’anima poi avverte che Chi la conduce conosce molto bene la destinazione I sentieri se pur erti sono dolci salite Gli inciampi sono occasioni per giocare Quelli protetti dagli alberi luoghi di ascolto e di pace La vita con Lui non è noia sei tu che devi entrare nel mistero della conversione