Artesacra

Riflessioni

Persona speciale

Una persona speciale Il bisogno di essere speciali è in noi Corriamo il rischio di essere idolatri di noi stessi O anche di idolatrare i doni che il Signore ci ha fatto Amare non è un atto morale E la fede non è un atteggiamento che ti fa possedere Dio Queste due virtù coniugate insieme E vissute nella relazione con Dio ci fanno speciali Lui ai suoi ha fatto una raccomandazione: “Rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti in cielo” Questo ci fa speciali i nostri nomi sono scritti in cielo Ci aspetta per avere una relazione eterna con noi Ma guarda un po’? e noi dei doni avuti per grazia Facciamo un punto di forza egoico I doni non hanno alcun valore se non sei amore Puoi dare il tuo corpo alle fiamme Ma se non sei amore niente ti giova Perché quella pratica di immolazione la fanno anche gli assassini Tu ama e abbi fede allora sei speciale Sai che hai ricevuto dei doni per questi non sei speciale Tu ama e abbi fede allora sei speciale Tu sei speciale quando nella relazione metti il fratello avanti Sei speciale e il Padre ti ama quando ami tutti Sei la gioia del Padre quando nessuno ti sfiora invano Perché sa di essere amato e se non riesci ad amare Prega lo ha detto il Figlio “pregate per i nemici” Se vuoi essere un uomo speciale “Ama”

I due ciechi

Non siamo più capaci di stare insieme lo diamo per scontato Tra noi c’è l ‘abisso dell’ incomunicabilità Solo il virtuale ci fa dire cose non vere In quel virtuale condividiamo i sogni Oggi la conoscenza passa attraverso un pranzo Ho incontrato anime bisognose di raccontarsi Diamo per scontato che tra i coniugi si parli Eppure un muro di ferite non fa altro che allontanarci Viviamo insieme per mangiare ma non per stare La regola è diventata padrona se non la osservi sei escluso Il miracolo di oggi avviene in casa I due ciechi lo seguono in casa La casa luogo della quotidianità e dell’intimità Lui li guarisce e loro vedono La casa luogo del paradiso e luogo dell’amore Luogo della naturalità dove l’amore è vita È proprio lì che avvengono i miracoli Oggi la casa non non sana e guarisce È diventata luogo di lotta e di morte Spenti usciamo da casa avvolti tra le lamiere Andiamo nel circo dell’ipocrisia che è il lavoro Questi ciechi una volta guariti escono Gridano che hanno visto l’Amore La comunità luogo di casa per tutti È diventato luogo di rifornimento individuale Si prende si va e non si sta Come ciechi andiamo cercando ma non troviamo Perché il cercare sono le cose ma non il seguire Lui Non è lo stare con i fratelli ma solo per prendere Cosa vuoi prendere se non sai cosa cerchi ? Ecco chi è cieco nell’anima Fai bene appena sveglio di massaggiarti gli occhi Cerca l’amore che hai intorno a te e che hai scelto Quando esci vivi l’amore che sei Quando passi davanti a una chiesa prega l’Amore che ti aspetta Quando dai fallo con amore Metti amore dove non c’è troverai amore più grande Perché in te è aumentata la sua forza

Mt 7,21.24-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Mt 7,21.24-27 Questa espressione di Gesù mette a confronto in modo paradossale la preghiera e il fare Eppure a me sembra un’espressione dove il Signore vuole proteggerci È come se volesse dirci prima di arrivare a fare la scelta Impara a conoscere e poi costruisci L’Amore non puoi realizzarlo nella tua vita se prima non lo conosci Ci sono alcuni principianti appena convertiti che si danno alla preghiera È una preghiera devozionista fatta di tante parole Dove l’anima pensa di cambiare a colpi di preghiera Per costruire la casa sulla roccia occorre spaccare la roccia Allora devi sapere che l’amore ti chiede di: Espropriarti di tutte le ricchezze e di tutte le povertà Il tempo non è tuo ma tu appartieni all’Eternità Quando dici che eri un grande peccatore e che ora sei santo Sappi che è una menzogna, inquanto non hai il coraggio di enunciare i tuoi peccati E poichè questi ti spaventano il tuo essere un grande peccatore è un po’ un ostentazione Ricordati che tutti siamo ladri di polli nell’amare Allora bisogna fare il progetto sulle fondamenta dell’amore Spaccare il cuore di pietra è un’altra condizione per conoscere l’amore E anche qui occore pregare e lavorare È una fatica spaccare la roccia del cuore e occorre il suo aiuto Una volta che hai aperto il cuore occorrono le pietre per costruire Scegliere le pietre giuste saper scegliere chi amare e come amare Per costruire ccorre l’aiuto dello Spirito Santo maestro del discernimento Come vedi questo paradosso è spiegato con le due case La casa è il compimento dell’amore Tu quale casa stai costruendo e vuoi costruire ? Prepara il materiale per costruire Trova l’unità nel tuo cuore perché il legante è lo Spirito Santo Così preparato potrai costruire sull’Amore

Mt 15,29-37

E lodava il Dio d’Israele. Mt 15,29-37 L’Amore fa cioè opera l’uomo loda Dio L’Amore non si fa precedere da suoni e tamburi E non ama farsi seguire da gente scelta o che ha la stellina in fronte I miracoli compiuti dall’Amore si manifestano in maniera naturale Perché l’Amore è divino ed è tale da far risaltare la bellezza dell’uomo È proprio in questa naturalezza che l’uomo scopre Dio La scoperta avviene nello supore quotidiano I doni che l’uomo può possedere o i talenti Non servirebbero a niente senza l’amore Per questo il quotidano quando è amore è il miracolo che si fa Gesù è Dio e manifesta la completezza dell’uomo La folla loda Dio L’Amore vero non predica se stesso Rimanda sempre all’Altro È in questa arte di amare che l’uomo ha la pienezza di Dio

Mt 4,18-22

E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini» . Mt 4,18-22 Stavano lavorando riparavano le reti in un giorno come tanti Una proposta che cambia il loro quotidano Non andranno a pescare in un ambiente a loro ostile l’acqua Pescheranno, invece, in un ambiente comune la terra Prima devono andare dietro all’Amore Si lascia il quotidiano per un altro Quotidiano Faranno sempre il mestiere di pescatori Ma l’intelligenza del cuore li spinge prima a conoscere l’Amore Definire l’amore con una bella frase non vuol dire che conosci l’amore Parole sdolcinate non danno senso all’amore Quando fai una cosa per amore non significa che vivi per amore Per amare devi guardare l’amore nella sua potenzialità Devi stargli dietro guardargli le spalle non per difenderlo Poiché l’amore si sa difendendere amando Tu vai dietro l’amore per conoscere come vive Con l’amore vai sui monti ad altezze indicibili Vai tra le pianure con orizzonti limitati Cammini negli abissi senza paura Prima di avere a che fare con l’amore Non farti ingannare dal sentimento Poiché seguire l’Amore devi mattere insieme corpo,mente e spirito E per fare questo occorre essere un artista della vita

Lc 21,29-33

Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. Lc 21,29-33 L’annuncio che l’estate è vicina dal segno delle foglie Gli alberi daranno frutti o forse non li daranno Ma i primi germogli della venuta dell’estate sono emessi Davanti anche a certi cambiamenti tu continua a sperare La speranza del regno non ha misura del tempo I segni della perdita del tempo che conosci lasceranno il posto A un non tempo conosciuto ma a Colui che è fin dall’eternità Ma come posso mantenere la speranza davanti alla distruzione ? Le sue parole non passeranno La fede in Lui e nelle sue Parole ti fanno mettere le foglie Noi abituati a rimanere rigidi e ingesssati Noi facciamo fatica ad abbandonarci Le sue parole non passeranno e hanno bisogno di essere annunciate Ogni vivente da lode a Dio attraverso la Parola I fiori non annunciano l’estate ma la primavera Sono le foglie che annunciano la stagione dei frutti È l’incarnazione che annuncia una nuova umanità Ma se il chicco di grando non muore non risorge Se la parola che ti è stata annunciata non è diventata carne in te Dai solo aria fritta e parole parole parole La Parola fatta carne in te a tempo apportuno porterà frutto E il regno di Dio sarà presente Non essere passivo e immobile davanti a certi eventi Cerca di interpretare i segni che divulgano solo morte Davanti a questi annunci di morte ripetuta e scoraggiante Sii segno per frutti del regno regno di pace e di amore Regno di vita e di gioia Rendi salde le ginocchia della fede Muovi le braccia della speranza

Lc 21,20-28

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. Lc 21,20-28 Ci sono giorni in cui la vita è in subbuglio La stessa natura che ci circonda dove prima si trovava accoglienza Sembra tutto cambiato Il tempo che passa ti tiranneggia Il cielo non ti dice niente E la terra sembra una bestemmia sotto il cielo In te tutto è in agitazione Le stesse stelle vuoi che ti piovano addosso per coprirti Tutta la vita sembra finire in una angoscia inglobata dal buio Non temere e non farti cadere le braccia La piccola fiamma sbattuta dal vento della paura Resiste in te e Colui che ti sostiene non la smorza Proprio quella fiamma ti fa vedere oltre le nuvole Il Pastore che viene e ti porta con se Ti fa passare dove il tempo non c’è Ti fa guardare l’abbisso come il pozzo dove attingere misericordia Ti fa godere frutti che non hai mai mangiato Ti fa stare in piedi davanti a Lui E la preghiera che esce dal tuo cuore è l’orazione del redento Ciò che succede in te succederà anche sulla terra Alza il capo e speriamo di vederLo veramente E lì che si sperimenta la pienezza dell’amore

Lc 21,12-19

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita Lc 21,12-19 Cerca il bene sempre senza mai scoraggiarti Conosci gli errori commessi e prendine le distanze Allora il male fuggirà da te Hai tra le tue mani solo l’oggi… vivilo!!! Non pensare agli errori del passato e dici: “non ripeterò gli stessi errori del passato” stolto ne farai di peggio Sii severo con i sensi di colpa e allora non fiaccherai la gioia di andare avanti Il ripetere gli stessi errori ti porta a cena dal Cornuto La non conoscenza degli errori ti fa schiavo Il non pentirsi degli errori ti fa superbo Tutto ciò è veleno per la perseverenza Ricordati la mitezza la perseveranza e la pazienza sono gemelle Sono figlie dell’amore infatti il loro linguaggio è “amore eterno” Quando non sei perseverante non ti agitare Non prendere decisioni è pericoloso Fermati un mese e contempla le tre cadute della via crucis Cade si rialza per tre volte e la croce è ben salda sulle sue spalle Io so che il cadere come il rialzarsi è parte di un gioco d’amore

Lc 21,5-11

Quando il senso di colpevolezza ti fa andare via Quando ti chiudi in quell’atteggiamento che condanna Quando ti senti messo all’indice cadendo nell’inganno Proprio allora sentirai queste parole ti aiuteranno a uscire dalla paura: Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Lc 21,5-11 Gesù ci ha avvisati di non andare dietro a coloro che mettono paura Costoro con l’inganno rendono schiavi gli uomini Noi siamo figli e figli di un Padre che ci raccomanda di non temere È proprio in questa obbedienza d’amore filiale Che l’anima si riconosce oggetto di un amore grande Ed è per questo viene invasa dal timore filiale rispettoso Quando l’inganno ha sedotto l’anima Perde l’onestà e non ha presente la sua realtà Oggi quante anime si mettono al posto di Dio negando la propria creaturalità ? Quante anime sono soggiocate da questi “sono io”? Perdono la loro originale bellezza asservendosi a idoli che tiranneggiano Figli tornate al Padre con amore di figli Vedrete che la paura del quando del come e del dove svanirà Il Padre sicuramente non ti lascerà vacillare se ti affidi a Lui

Lc 21,1-4

Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere Lc 21,1-4 In un momento di generosità ho dato tutto Mi sono sentito povero e bisognoso La mia vita è snella e scorre In un momento di egoismo ho trattenuto anche le cose più stupide Perché Signore viviamo questi paradossi? L’esempio di questa vedova non sono gli spiccioli Non è la sua vedovanza È quel verbo gettare che mi fa pensare Gettare nel tesoro del tempio non significa darlo al Signore Ho come l’impressione che questa vedova Vuole dirmi che la vita che ho non dipende dai beni Che la vita non dipende neanche dall’assenza dei beni Ma che essa dipende dalla libertà di dare tutto Chi è libero e ama anche due spiccioli è molto Questa vedova è la fede sincera e vera di chi sa La vedova sa di essere amata da chi provvede ai passeri La vedova sa che l’affanno del domani costa troppo È meglio vivere il presente e le grazie di oggi La vedova conosce l’economia del poco Perché Dio non guarda a ciò che l’uomo vede La fede sa tutto questo e non ha paura della perdita delle cose La fede sa che lo stesso affanno nel vivere dell’uomo È di competenza di Dio… forse la Sua parola non dice “getta nel Signore il tuo affann…”