Artesacra

Riflessioni

Lc5,1-11

Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Lc5,1-11 Fino ad oggi ho fatto sempre le stesse cose E questo piccolo territorio che ho conquistato lo difendo Questo è il mio mondo e non permetto neanche a me stesso di andare oltre Lui invece ti chiede di prendere il largo Voglio un parrocchietta tranquilla e mi sistemo ho i miei spazi Ho costruito un famiglia piccola adatta alle nostre esigenze Lui invece ti chiede di prendere il largo Signore chiedi sempre di prendere il largo e mi spingi fuori È in quel largo che io ho paura e mi perdo È vero le mie carabattole sono la mia sicurezza È vero che mi alieno tante volte però tutto è sotto controllo Prendi il largo spingi il tuo cuore a cercare oltre Troverai che la tua mano non si muove nel vuoto È presa dalla Sua mano e ti porta a largo È vero che la paura ha la meglio tante volte ma in corsa puoi sempre affidarti a Lui Fino a che l’azione della vita non è finita hai sempre la possibilità di prendere il largo Guarda le pozzanghere c’è di tutto e ogni insetto vuole il suo spazio Tante volte la nostra vita è ridotta a una pozzanghera dove rimani soffocato e deluso Non aver paura vai a largo è proprio in queste ampiezze umane e spirituali Trovi che il tuo quotidiano ha un peso perché hai cominciato a lavorare con Lui

Lc 4,38-44

La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Lc 4,38-44 Non farti prendere dalla febbre dell’egoismo Questo tipo di febbre avalla diritti di essere amati Questa febbre ti fa dire “è tempo che penso a me” Questa febbre esclude e ti isola Bisogna chiamare il medico non quello della mutua Ma il medico che intima alla febbre di andare via Gesù è il vero medico che si china su di noi e ci ama Ma al male che sta dentro al nostro cuore comanda di lasciarci Non siamo capaci di allontanare il male da soli Abbiamo bisogno dei fratelli di preghiere vicendevoli Abbiamo bisogno che qualcuno si prenda cura di noi Infatti il Signore prima si prende cura e poi allontana il male Quando cominci ad allontare da te certe forme egoiche Che ti fanno stare sul letto dell’isolamento La tua vita cambia subito e ti metti a servire La suocera di Pietro si è messa a servire Tante volte la vera conversione passa attraverso il servizio ai fratelli Perché uno pensa a quando era ammalato il disagio che portava nel cuore Nel cuore incattivito per la presenza del male Quando è entrato l’amore il cuore si è risvegliato e liberamente si mette a servire Oggi se ti dai non hai febbre se ti chiudi sei ammalato

1Ts 5,1-6.9-11

Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre. 1Ts 5,1-6.9-11 Tu appartieni alla luce sei parte integrante della Luce Conosci la Luce vera quella che illumina e riscalda Ma tante volte come una falena hai preferito giocare con la fiamma Hai confuso ciò che fiamma che brucia e ciò che è luce Come la falena che gioca con la fiamma e si brucia le antenne e perde l’orientamento Anche tu hai bruciato la tua vigilanza e il tuo cuore è disorientato Tu sai che sei figlio della Luce e non una falena Puoi tornare a Lui con tutto te stesso e stendere le tue mani verso Lui Allora le tue mani si riscalderanno nel dare E il tuo cuore nel buoio della notte canterà la sua canzone d’amore Nella sapienza di essere amato ascolterà parole dolci che nella notte della vita Recitano così “ vieni amica mia la notte è passata e il giorno si presenta con i suoi colori

Sal 95

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra.In mezzo alle genti narrate la sua gloria,a tutti i popoli dite le sue meraviglie sal 95 Canta un canto nuovo, perché il tuo cuore è nuovo Ricordati che il cuore si rinnova nella relazione E non fotografando certi tramonti Li hai perso l’occasione di relazionarti con il Creatore Se hai fatto la cura del cuore che sa essere libero Perché ha abbandonato lo smelienzamento del sentire E nella presenza dell’attimo ha percepito la presenza dell’Amato Allora il tuo cano sarà sempre nuovo e forte Nuovo perché è il canto del presente Forte e possente perché le sirene (situazioni) che vogliono sedurti Non resistono al tuo forte canto nuovo e affogano nell’abisso del niente Ma tu canta e racconta la tua canzone della vita senza paura Tra gli ostacoli il tuo canto darà gloria a Dio

Mt 13,36-43

Ed egli rispose: Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Mt 13,36-43 Dio semina sempre nel nostro cuore semi buoni La bestia mette nel nostro cuore il seme cattivo A noi spetta far crescere il seme buono e proteggerlo Alla cattiva semina dobbiamo essere vigilanti Come il contadino è accorto affinchè nel suo campo non vi sia erba cattica Così l’uomo deve stare attento a che nel suo cuore non vi siano pensieri malvagi Sono questi pensieri che producono sentimenti e azioni malvage Infatti è ciò che esce dall’uomo è impuro Mentre i pensieri buoni producono azioni buone perché anche il bene è contagioso Trasforma la tua vita in bene e lascerai il bene Lasciare il male nel mondo è ammazzare la vita Oggi infatti la preghiera va intensificata L’effetto della preghiera è come un’operazione agricola detta sarchiatura Elimina dal nostro cuore l’erba infestante della malizia Ha un effetto sul mondo positivo perché lo monda dalla presenza del cornuto Quanto più grano sarà maturo tanto più il tempo si abbrevia E i Mietitori mandati dal Figlio portano via il grano in salvo

Mt 13,31-35

Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Mt 13,31-35 Non temere piccolo gregge Non spaventarti perché sei solo Espressioni che di primo mattino turbano Se leggi il vangelo di oggi parla del lievito Che viene messo nella farina E la pasta fermenta tutta I cristiani sono il lievito che fermentano l’umanità Un lievito stantio non fermenta ma rovina la farina Un cristiano autoreferenziale non fa passare Cristo Un lievito che contiene impurità danneggia l’impasto Un cristiano che si professa tale e poi è legato al mondo da scandalo Un lievito in eccesso non riesce a fermentare Un cristiano fanatico ammorba l’aria è di ostacolo alla diffusione del Regno L’economia di Dio è quella del poco Dio ti chiede solo una relazione autentica Ti fa una piccola richiesta che tu ti fidi di Lui È Lui ti renderà lievito per l’umanità I perfetti secondo la carne non sono adatti per il regno

Gv 11,19-27

Gv 11,19-27Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». È un bellissimo dialogo della ragione e la fede Leggi bene questo dialogo e capirai le volte che anche tu ti sei trovato Se tu fossi stato mio fratello non sarebbe morto l’avresti sicuramente guarito Poi fa capolino la fede timida ”so che se chiederai sarai esaudito” Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gesù vuole rassicurare Marta e confermarla nella fede La ragione riprende Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Ormai è morto manda cattivo odore mi rassegno mi sostiene la speranza Più di questo la mia mente non può contenere. Cosa potresti fare mio caro Gesù? Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?».Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Sembra che con questa dichiarazione Marta con il suo si cede il passo alla fede ………. Disse Gesù: «Togliete la pietra!».Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni».Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». Un altro duetto tra fede e ragione dove il Dio vero vince E fa venire fuori Lazzaro che da quattro giorni è morto Nel nome di Gesù ti stai portando dietro da anni Lazzaro morto E ti stai raccontando con la ragione tutte le panzanate di questo mondo Vuoi solo sopravvivere e non vivere oggi Gesù per intercessione di santa marta Ti dice  togli la pietra dammi il lazzaro morto da anni che è in te E credi in me che sono la Via la Verità e la Vita

Mt 13,18-23

Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno. Mt 13,18-23 Prepara Signore il terreno del mio cuore affinchè porti frutto È compatto è come un viottolo duro per il calpestio La tua parola arriva e non fa in tempo ad accorgersene Il cornuto arriva e le porta via Fa sul mio cuore Signore l’azione di scasso elimina i sassi Sono inciampi e resistenze che metto alla tua parola La tua parola arriva mi entusiasma specialmente dopo un incontro Nei ritiri in modo zelante scrivo faccio foto per ricordarmi i momenti Poi i sassi che si chiamano: paura vigliaccheria superficialità fanno abortire la tua parola La terza azione agricola che devi fare sul mio cuore è la sarchiatura Fammi essere vigile nel vedere quelle piccole piante infeste come i rovi Questi riempiono il mio cuore di preoccupazioni e di ansie Le loro spine soffocano la parola che nonostante tutto può fruttificare È un frutto buono come la tua parola prendi quello È poco rispetto al tuo grande amore e alla tua cura Signore prendi quel frutto e sta attento alle spine È proprio questo il frutto della speranza che mi fa stare vigilante In modo che il terreno del mio cuore sia netto e ricevere la tua parola Faccio appello alla tua grazia che come diserbante su male Rende il mio cuore pronto per te

Sal 33

Temete il Signore, suoi santi:nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene Sal 33 Basta solo che tu lo cerchi Basta che cerchi il Suo regno e la Sua giustizia Basta che nel tuo cercarlo rimani in Lui A te non mancherà mai niente hai tutto Il tuo vuoto e le tue angosce è dettato dalla paura Il tuo desiderare altro è farti allontanare dal bene Mio bene è stare nella casa di Dio per lunghi anni Cosi recita un salmo Legati a Lui con il filo d’oro dell’amore Porterai frutto in abbondanza

Ct 3,1-4

Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:«Avete visto l’amore dell’anima mia?».Da poco le avevo oltrepassate,quando trovai l’amore dell’anima mia». Ct 3,1-4 È proprio quando finisce la veglia e l’anima è stanca di cercare Proprio allora l’anima trova l’amore L’anima infatti nella sua ricerca affannosa gira a vuoto E chiede alle sentinelle del suo cuore dove trovare l’amato Le sentinelle che vigilano sono la fede L’anima ha sete di trovare e consegnarsi a Chi sa come farla felice Dopo la fede viene la speranza la sentinella che custodisce il segreto dell’amato L’anima è tutta amore e vuole vedere il suo fattore Chiede a queste sentinelle e domanda Esse possono dire di averlo visto È la pazienza che da all’anima la spinta a cercare ancora Ed è proprio la fede che rivela all’anima l’Amato La notte è al termine e l’alba già si colora Il silenzio della notte che rende un piccolo rumore un frastuono Cede il passo al silenzio dell’alba E i sensi dell’anima si aprono in un dialogo senza pari È proprio all’alba che l’anima trova Chi la porterà Nel cuore alle fatiche del giorno di un sole cocente Lei guarderà sempre l’Amato E alla sua vista avrà impresso il colori dell’alba