La guida: L'Abbazia delle TRE FONTANE

È finalmente disponibile la nuova guida all’abbazia, frutto di ricerche approfondite, scorrevole e accattivante alla lettura, ricca di immagini che commentano e illustrano costantemente il testo, è ideata appositamente per accompagnare il visitatore, anche il più curioso ed esigente, alla scoperta dell’antichissima abbazia romana.
Nel cuore di uno dei quartieri più moderni di Roma, lungo la Via Laurentina, l’abbazia delle Tre Fontane è luogo di storia, di arte ma, soprattutto, di fede.
Qui, infatti, il 29 giugno dell’anno 67 l’Apostolo Paolo fu martirizzato con un colpo di spada, che gli recise il capo. Tre volte il capo di Paolo toccò il terreno, e tre furono le fonti miracolose che sgorgarono da quel contatto.
Qui, qualche secolo dopo, un gruppo di monaci provenienti dalla Cilicia – la terra natale di san Paolo – fondò un monastero, nel quale erano custodite le preziose reliquie del martire persiano Anastasio.
Fu qui che san Bernardo di Chiaravalle, il grande abate cistercense vissuto nel XII secolo, ebbe la visione di una scala attraverso la quale le anime dei defunti salivano in Cielo accompagnate dalle preghiere dei vivi: la Scala Coeli.
E qui i monaci di san Bernardo, arrivati nel 1140, eressero una splendida abbazia, arricchita nel corso dei secoli da straordinarie opere d’arte.
Qui, infine, papa Pio IX nel 1868 insediò una comunità di Trappisti. E i Trappisti sono ancora oggi i religiosi che vi abitano.
Nel cuore di uno dei quartieri più moderni di Roma, lungo la Via Laurentina, l’abbazia delle Tre Fontane è luogo di storia, di arte ma, soprattutto, di fede.
Qui, infatti, il 29 giugno dell’anno 67 l’Apostolo Paolo fu martirizzato con un colpo di spada, che gli recise il capo. Tre volte il capo di Paolo toccò il terreno, e tre furono le fonti miracolose che sgorgarono da quel contatto.
Qui, qualche secolo dopo, un gruppo di monaci provenienti dalla Cilicia – la terra natale di san Paolo – fondò un monastero, nel quale erano custodite le preziose reliquie del martire persiano Anastasio.
Fu qui che san Bernardo di Chiaravalle, il grande abate cistercense vissuto nel XII secolo, ebbe la visione di una scala attraverso la quale le anime dei defunti salivano in Cielo accompagnate dalle preghiere dei vivi: la Scala Coeli.
E qui i monaci di san Bernardo, arrivati nel 1140, eressero una splendida abbazia, arricchita nel corso dei secoli da straordinarie opere d’arte.
Qui, infine, papa Pio IX nel 1868 insediò una comunità di Trappisti. E i Trappisti sono ancora oggi i religiosi che vi abitano.
Edizioni Jehoshu'a - Pag. 128
Un invito a riflettere - a cura di Don Giuseppe Grazioli
PER CONTINUARE IL CAMMINO DI SAN PAOLO - Giuseppe Florio

Caro lettore, che idea hai di S Paolo? Sei stato toccato dalle Sue lettere?
A volte le trovi difficili nella comprensione? Hai idea di quali siano stati gli eventi che le hanno ispirate?
E ancora di più... Quali orizzonti aprono nella nostra vita?
Nel libro "PER CONTINUARE IL CAMMINO DI S. PAOLO", l'autore Giuseppe Florio ci condurrà, con grande maestria e profondità riflessiva in viaggio, con l'Apostolo e un soldato di nome Felice, verso Roma...l'ultima meta. Felice interroga Paolo, lo incalza vuole conoscerlo, vuole capire e carpire il segreto della sua conversione...lo troverà?
Continua a leggere...
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