Artesacra

Gv 20,24-29

Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gv 20,24-29

Immagino di stendere la mano verso la tua ferita

O provare a mettere il mio dito nel buco dei chiodi

E se chiudo gli occhi entro nella ferita

Tutto è bello e ha il sapore di dolcezza o meglio di beatitudine

Sei tu che ti mostri nella preghiera e mi porti

Non so dove ma certamente in te

Il non so dove perché ciò che mi avvolge è il tuo amore

Sicuramente non provo l’imbarazzo di Tommaso

A cui tu hai chiesto : “ Metti!!!”

A me risuona come un invito a partecipare di questo amore

Davanti a questo posso solo dire :

“Signore mio e Dio mio”

Non provo l’imbarazzo del mio peccato

O la vergogna di un mio eventuale tradimento

Provo solo il desiderio di stare con te

Avverto la Tua presenza e gioisco della meraviglia

Rispetto a Tommaso mi trovo in una situazione migliore

Se tu oggi mi apparissi come sei apparso a Tommaso

Credo che morirei

Meglio che mi fai volare alto e mi accompagni a entrare

Là dove la fantasia del mio amore mi porta