Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”». Lc 14,15-24
Oggi svolto nella mia esistenza dice l’ottimista
Se riuscissi ad avere fortuna farei tanto bene dice la vittima
Se avessi il lavoro e la salute ti farei vedere il bene che farei
Frasi del genere sono sulla bocca di tutti
Frasi che si realizzano nella esistenza dell’uomo
Dove l’uomo si sente ormai affrancato da Dio
Prima aveva i buoi, aveva preso moglie, aveva da comprare
Oggi non ha tempo per consumare e va in apnea di tempo
Quindi come vedete veloci o lenti l’uomo quando sente la chiamata di Dio
Diffida di Dio e non di se stesso
Gentilmente una preghierina un segno di croce alla Totò anche questa è fatta
Mentre Dio ha voglia di invitarti a stare con Lui e fare festa
Non la sagra del paese, quella noiosa e ripetitiva fatta di abbuffate e di polemiche
L’invito che Dio ti fa è mangiare con te
Dove Lui è dono e si consegna a te e si fa mangiare e tu vivi di Lui
In quanti affetti hai cercato, ma per questo invito non hai tempo
Lui non si scoraggia manda i suoi servi per l’invito
Li manda tra quelli che non hanno niente
E poiché c’è sempre posto e la casa di Dio è un porto di mare
Invita a cercarne altri, fuori dal recinto
Sono quegli esseri grezzi che non sanno fare inchini e genuflessioni
Proprio quelli entrano; per il rosicamento delle brave persone
Quanto sei grande Dio
Ci inviti e scappiamo
Tu ci cerchi ancora e noi rifiutiamo
E Tu ?
Cerchi altrove perché è in Te l’amore dono e si dona
Se noi conoscessimo veramente quello che perdiamo
Moriremmo di dolore
Ci dai sempre la possibilità del Dono
Perchè Tu Dono ti consegni e riconsegni sempre a noi