Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre.
Gv11,22-30
Da tanta speranza questa espressione
Nessuno potrà strapparci dalle mani di dio
Può succedere che molti si perdono e avviene questo
Quando tu passi attraverso la breccia
Ed esci dal recinto
Nel pascolo pensi di trovare qualcosa da mangiare molto buona
Non sei come gli stupidi che si accontentano solo di seguire il pastore bello
Piano piano cominci ad isolarti, perché quello che trovi è solo tuo
Ti distrai e le altre pecore si allontanano
Tu non sentirai più la voce del pastore bello
Per un po’ godrai di quella abbondanza che consumi solo tu
Poi inciampi tra i rovi della solitudine
Ti dimeni per uscire e ti incastri sempre di più
Sei coerente ti sei isolato e ora ti vuoi liberare da solo
Questa coerenza si chiama suicidio fisico umano e spirituale
Basta che tu gridi il nome del pastore bello
Lui ascolterà la tua voce e ti porterà sulle sue spalle
Pensate molti non hanno il coraggio di urlare
Si rassegnano e si lasciano morire lontano dalla mano del padre
Urla e invoca il suo nome e ripristina la relazione
Poi lascia fare tutto a lui
La tua morale e la tua giustizia non ti salvano
E’ la sua misericordia che sana le ferite del corpo dell’anima e dello spirito
Solo allora il tuo cuore conoscerà la sua bellezza e tu lo seguirai sempre