Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Lc 24,13-35
C’è una tristezza che ci avvolge
Essa ha un fondamento nella distrazione
Ci guardiamo da tutte le parti
Cerchiamo solo quello che vogliamo vedere
La croce ci atterrisce e ci spaventa
Il mondo che si diverte
Questi due hanno assistito alla morte
Attaraverso le finistre hanno visto la festa di pasqua
Hanno invidiato una festa ricordo di una epopea
E hanno dimenticato l’esistenza della vita eterna
Sconsolati e sconvolti ritornano al loro destino di falliti
Hanno bisogno di capire ma il loro cervello è nella nebbia
Non ricordano le parole che fanno riferimento alla Parola
La tristezza che non fa ricordare
Perché ci lascia serrati in noi stessi
È Lui che si muove e si rivela
Fa ardere quella fiammella che si stava spegnendo
È il suo ardere che brucia il cuore
Perché quella notizia non è un evento
Ma è un segno tangibile
che la nostra carne è in cieli nell’Uomo della croce