Gv 15,1-8
Tutti nella vita abbiamo a che fare con la sofferenza
Sotto questo cielo nessuno è esentato
Eppure la sofferenza è il nemico da eliminare
E arriviamo anche ad ammazzare una persona
Perché ci predica la sua soferenza
Noi vogliamo vivere in una sorte di alienazione
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Infatti oggi c’è una sterilità sul piano intellettivo
Egoismo sul piano relazionale
Violenza come divertimento e tirannia come sport
La parola amore è come la maionese nell’isalata russa
Il suo sapore copre gli altri ingredienti che sono andati a male
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Ora c’è da guardare alla potatura è una pratica agricola dolorosa
La vite viene potata perché faccia più frutto
Pensate se la potatura viene fatta a gennaio si dice che la vite piange
Infatti è in quel periodo che la linfa comincia a muoversi
E il tralcio tagliato emette del liguido
Sofferenza e abbondanza di vino e questi allieta il cuore dell’uomo
Se vuoi imparare ad amare inevitabilmente hai a che fare con la sofferenza
È la sofferenza che ti insegna ad essere paziente
È la sofferenza che ti fa aprire alla speranza e trovare una via
È nel perdere Dio per Dio che cominci ad avere a che fare con Dio
Con sofferenza abbracci il tuo niente e fai posto al Tutto
Questa è la vita di chi sa stare con la Vita