Artesacra

Mt 13,44-46

«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra». Mt 13,44-46 Se il campo è il mondo e l’amore è il tesoro Il regno di Dio è l’incontro di questa umanità Lui ci cerca e ci trova In questo incontro nasce la scintilla della relazione Nel corpo della balena s’incontra Geppetto e pinocchio In quel buio Geppetto trova un essere umano e non un pezzo di legno Per avere il tesoro dobbiamo vendere tutto Vendere tutto il bello e il brutto che è in noi Il Signore compra tutto e ci dona il tesoro del regno La perla preziosa è l’Eucarestia Un pezzo di pane spezzato che si dona Viene preso tra le mani dell’uomo e dona all’uomo la vita Il regno è la scintilla che nasce da questo incontro Per questa scintilla dobbiamo vendere tutto Non presentarti all’incontro appesantito Vendi tutte le tue carabattole e compra la scintilla Che accende in te il fuoco dell’amore

Mt 13,36-43

Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Mt 13,36-43 Tu solo hai il potere di trasformare la zizzania in grano Nel DNA della mia anima ci sono gocce del Tuo sangue Mio Dio intervieni e cambia questa erba infestante in grano La sterilità mi fa paura Tu sei il Signore fecondo che fa nuove tutte le cose Il parrasitismo impone le sue regole violente Tu Signore sei l’amore che si dona L’infestazione del male fa rumore e crea caos Tu Signore sei l’unica brezza dolce che cattura l’anima in ascolto La spiga vuota della zizzania emerge orgogliosa sulla spiga di grano piena Tu Signore sei colui che ti sei fatto povero per arricchirci della Tua divinità Tante volte le radici della zizzania si espandono e invadono Tu sei il Signore che fa splendere il sole su tutti Beati coloro che amano hanno in se stessi la gioia e il dolore Conoscono veramente il luogo del Risorto Perché nella Galilea del quotidiano sono preceduti E attesi nel Regno della Gerusalemme celeste dove l’amore è visibile

2 Cor 4,7-15

Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. 2 Cor 4,7-15 Tu Signore sei il tesoro che sta in me In questo contenitore di argilla basta poco per incrinarsi Più la mia fragilità è sotto gli occhi di tutti Più la tua gloria si manifesta non perché vuoi umiliarmi È solo perché la Tua grandezza non disdegna un povero Se potessi solo raccontare le prodezze Che hai fatto con la mia anima avrei bisogno di un’altra vita Se dovessi raccontare tutte le volte che mi hai sorpreso Avrei bisogno di un tempo speciale Se dovessi raccontare l’amore con cui mi ami Non lo potrei mai fare perché è così intimo che nessuno capirebbe Questo vaso d’argilla contiene il Santo Spirito di Dio E ogni giorno e notte il mio Avvocato veglia su di me Non permette all’Accusatore di mordere la mia fragile vita Tutto ciò non è mio e non mi appartiene Eppure tutto ciò a che fare con me è la mia stessa vita Questo paradosso chi può mai comprenderlo ? Io mi trovo a viverlo e farne esperienza ma non viene da me Ti chiedo Signore di testimoniare sempre la verità E dire sempre “Tu sei tutto e io sono niente”

Gv20,1-2.11-18

Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Gv20,1-2.11-18 Non andare via da me mio Dio È vero che quando bussi son distratto E discreto tu ti allontani Non andare via continua a bussare Vinci la mia sordità Perché ho dimenticato le volte che mi hai lavato i piedi E pigro e assonnato non ho aperto Tu sei andato via E quando ho aperto tu non c’eri più Ho cercato conforto nella legge E nella carne mi sono rifigiato E nella disperazione di averti perso per sempre Errando per sentieri sconnessi e impervi Ti ho conosciuto tra i tanti Tu quando mi chiami mi fa sentire unito La Tua voce pronunzia il mio nome E mi realizzo nel mio essere Il Tuo sguardo profondo mi scruta E come un bambino che guarda la mamma So di esistere e come una freccia Pronta e tesa la mia vita viene proiettata in Te Dove andare a cercarti e quali sono i tuoi sentieri ? Confuso so che ti lascio e non voglio Quando alla porta del cuore bussi Tutte le stanze sono aperte entra dove Tu vuoi Io so che a Te basta poco e in questa mia pochezza Ti dico non tardare fammi nascere in te dall’alto Guidami con il Tuo Santo Spirito dove la notte non ha oscurità

Mt 13,10-17

“Udrete, sì, ma non comprenderete,guarderete, sì, ma non vedrete.Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, ……. Mt 13,10-17 Guardare come chi passa in rassegna Guardare con il cuore duro è non avere compassione Il Signore vede nel profondo del nostro cuore E ci ama con il Suo cuore Davanti al Suo sguardo non passiamo inossservati Lui vede e conosce i desideri e i sogni che abitano in noi Signore che ci scruti e nel vederci hai compassioni di noi Ti chini su di noi e sei nostro medico Guarisci i danni che ci procuriamo reciprocamente Uditori distratti e avari di tempo non ascoltiamo Curiosi guardiamo indaghiamo ma non amiamo Perché abbiamo il cuore indurito che giudica Donaci il Tuo cuore affinchè possiamo amare sempre Fa o Signore che possiamo essere quel terreno buono Che sappia ascoltarti e ascoltare il fratello Non permettere che ci smarriamo nei meandri dei nostri nefasti giudizi Che quando sentenziano portano solo morte e rovina

Sal 70

Sii tu la mia roccia,una dimora sempre accessibile;hai deciso di darmi salvezza:davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. Sal 70 Quando leggo questo salmo il mio pensiero va alle montagne Ricordo una salita sulla ferrata Castiglioni ero giovane E non ero vestito adeguatamente e le scarpe non erano adatte L’incoscienza la paura del baratro quando le scale si interruppero E cominciò un piccolo tratto dove ci sono le funi di acciaio dovetti stare vicino alla roccia quasi abbracciandola li capii la bellezza e la maternità della montagna Nell’incoscienza e la superficialità corri il rischio di perdere la tua anima E la paura del baratro ti fa perdere le coordinate Vaghi tra la gente come un errante smemorato Proprio allora fa corpo con Dio Lui non ti respinge se tu hai il coraggio di avere una relazione sana Senza quei fronzoli moralisti o discorsi infantili del fare O peggio ancora promesse che sono dettate dalla paura Tu fa corpo con Lui Lui ti accoglie nel suo seno com il figlio amato e unico È proprio in quel contatto avverti che non ti respinge Anzi Lui sa che tu hai bisogno e Lui è fedele non può tradire se stesso Come la roccia che quando l’abbracci avverti la solidità dell’accoglienza

Mt 12,46-50

…Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre». Mt 12,46-50 Aiutami Signore a fare le cose in Te Fare le cose per Te è come se io fossi l’inizio E Tu il destinatario del mio fare Chi conosce la verità sa che il proprio fare È in Te Tu mi avvolgi con la Tua luce e il fare è in Te Se non accolgo la luce il mio fare è nelle tenebre Nel buio faccio i miei interessi Procuro al cieco l’inciampo per farlo cadere Quando faccio le cose per Te ostento il mio ego E le azioni fatte vengono occultate dal mio io Allora accolgo le tenebre e non sono nella Luce E prigioniero non mi posso perdere nel soffio vitale del vento Il Tuo soffio non si sa da dove parte e dove va Libero e fuori dalle tenebre porta la Sua luce Voglio fare le cose in Te perché sono nella verità E libero dalle tenebre volo in Te Come un bambino nel seno materno in quel poco spazio Si alimenta si muove gioca e vive Ti chiedo perdono Signore per le tante volte di aver fatto le cose per Te Quelle fatte nella luce le ho nascoste dal mio io Sono abortite dalla menzogna e dalla mia miseria Quelle fatte nella Tua luce sono per la Tua gloria Signore non farmi accorgere del bene fatto Perché alla fine della vita io mi possa trovare in Te nel regno

Mt 12, 38-42

….Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! ….Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!». Mt 12, 38-42 Queste espressioni se noi le analizziamo bene Oggi Gesù direbbe la stessa cosa di noi cattolici Bravissimi a fare strategie inconcludenti Efficienti nell’organizzare eventi populisti Ma poco attenti a far innamorare di Cristo Non sono gli slogan o le chitarre a raccontare il bello che abbiamo dentro Eppure noi basiamo su questo la nostra testimonianza E non siamo credibili perché non siamo testimoni della redenzione Fino a quando non portiamo la nostra testimonianza nel quotidiano Non siamo credibili Siamo dei bravi organizzatori e per le assistenze siamo efficienti Ma si capisce che non abbiamo nessuna relazione con Gesù Se veramente ami Cristo vivi di Cristo Trovatemi un cattolico capace di dire che ama Gesù Sa dire di Gesù tutto il bello possibile ? Siamo cattolici e non possiamo parlare di Gesù se no offendiamo la sensibilità altrui Caro Gesù Io ti amo perché sei il mio respiro Mi dicono che è bene che non respiro perché potrei offendere la sensibilità di qualcuno Io non voglio offendere la sensibilità di nessuno Per cui dico a squarciagola con tutta l’aria che sta nei miei polmoni Che Tu sei l’unico Dio vero vivo e che esisti Perchè dovrei essre falso bugiardo e vigliacco ? Gesù Tu sei il sangue che mi da passione nell’amarti Perché dovrei passare attraverso la burocratizzazione di una pastorale ridondante e inefficace Io credo che Tu sei il Dio vivente e non voglio ammazzarti con le mie bugie Mi viene voglia di dire “Gesù si nu babà” non è una bestemmia “sei la dolcezza che ha invaso la mia vita” per questo sono cattolico

Il quotidiano da risorti 7

Il quotidiano da risorti 7 Dite ai miei discepoli di andare in Galilea la mi vedranno La Galilea delle genti è il luogo del quotidiano In riva al mare di Galilea il Risorto incontra i suoi Che ritornano a pescare e hanno come riferimento le loro forze Non prendono niente è il Risorto che chiede di riprovare Obbedendo alla Parola prendono una grande quantità di pesci È proprio la storia di ogni giorno che ci fa incontrare il Signore Oggi puoi fare tutto con le tue forze ossia lo stacanovista del quotidiano O chiedere al Signore di fare ciò che Lui vuole È un quotidiano diverso fai sempre le stesse cose Ma è il fare di chi vive la sua vita come missione Obbedire al Risorto non diventa un comandare alle coscienze La Parola del Risorto è aiuto e sostegno nella giornata La qualità e la quantità delle cose non è il metro di misura Ma la relazione con il Risorto è il sale del quotidiano

Is 26,7-9.12.16-19

Di notte anela a te l’anima mia,al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca, Is 26,7-9.12.16-19 Fa o Signore che io oggi possa cercare solo te Che non mi perda in altre ricerche affannose e inutitili È in Te mio Dio la realizzazione delle creature e delle cose Ogni giono Tu realizzi attraverso l’uomo che ti cerca Le opere che danno gloria al Tuo nome L’uomo nella sua agitazione e nella sua sua superbia partorisce vento Non mi fa trovare alla fine del giorno Quando mi troverò davanti a te a mani vuote E se questo dovesse succedere almeno fammi avere le mani sporche Sono le mani di chi come me non ha fatto niente Sono le mani delle proprie miserie e delle sofferenze dei fratelli Solo queste mani che si sono sporcate possono offrire ciò che Tu conosci Altro non ho mio Signore è il mio niente Quel che io sono ti do Sì, la tua rugiada è rugiada luminosa,la terra darà alla luce le ombre. Isaia Solo Tu mio Signore in questa arsura che mi avvolge e avvolge la terra Puoi far vivere ogni nostro sospiro e puoi dare luce alle nostre ombre Si! Le nostre ombre che non accettiamo e che vogliamo tenere nascosto Tu le illumini con la Tua grazia E allora quelle piccole gocce di rugiada poste all’ombra dei nostri cuori Appena il Tuo raggio d’amore le invade si scindono nei colori dell’arcobaleno Segno della pace e dell’alleanza e questo dice al nostro cuore “Io sono sempre con voi non abbiate paura”