Artesacra

Santificare il quotidiano 2

Santificare il quotidiano 2 Nel nostro quotidiano ci sono molte relazioni C’è un prossimo che tutti santi giorni vediamo Ci confrontiamo parliamo ma la nostra relazione è solo comunicazione di servizio Ormai conosciamo tutto sul nostro coniuge Poi i figli o i genitori li conosciamo come le nostre tasche Eppure per questo prossimo a cui siamo chiamati a dare la vita Diamo uno sguardo distratto pieno di superficialità Loro sono i pilastri della nostra santità Noi siamo stati affidati dall’Eterno a loro Abbiamo la presunzione di conoscere ciò che vediamo Mentre il nostro cuore è lontano da loro Ciò che resta del nostro poco amore lo diamo a loro E abbiamo pure l’arroganza di farglielo notare È vero la presenza della famiglia ci fa venire l’orticaria Ci conoscono sanno tutto di noi e noi vorremmo nasconderci Pensate sono proprio il marito la moglie i figli ad aiutarci ad essere umili Sanno di che pasta siamo fatti e ci invitano ad essere coerenti Provare a fare un atto d’amore richiesto da anni e mai realizzato Oggi potrebbe aiutare a sbloccare una situazione cancrenosa A cui ci siamo abituati ma non rassegnati L’amore del quotidiano passa nelle piccole sofferenze Sono infatti pietre preziose fatte di bene Che nel momento del distacco definitivo sono tesori inestimabili

Santifica

Santifica il quotidiano Tutti i giorni il Signore ci da possibilità di vivere il quotidiano La lotta spirituale più efficace si fa nel quotidiano È li che il cornuto lavora e disorienta Esempio: hai fatto una cosa bella e hai sentito nel cuore una gioia Il cornuto semina nel tuo cuore il desiderio di ripeterla E la cosa va male e tu ti accanisci a ripeterla fino a farti male Tu non hai capito che la gioia è un frutto da donare E tu non lo puoi mangiare per te quello è egoismo Come vedi il fregarolo tutti i giorni lavora per farti sbagliare Proprio perché è frutto dello Spirito quella azione La parte di gioia è tua e goditela ma poi gira pagina La parte dello Spirito va per la gloria del Padre Se al tuo quotidiano gli dai questa impronta Capisci quante azioni belle puoi compiere nel quotidiano per la Sua gloria Esempio :stai andando in ufficio e già il pensiero di incontrare quel collega Ha rovinato la mattinata…. vedi come non ti ami? Ricordati che sei in cammino impara quando cammini in montagna devi andare lento come il quotiano perché richiede attenzione Allora in montagna noti i particolari di un fiore Nel quotidiano noti un particolare che ti era sfuggito E ti meravigli questo perché Lui fa nuovo tutte le cose Come i paesaggi che cambiano lungo il cammino Questo è il quotidiano che sotto i nostri occhi e che noi non vediamo

Mt8,18-22

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Mt8,18-22 Qui c’è una richiesta di sequela e una risposta strana Se veramente vuoi seguirlo abbi il cuore libero da inganni Il seguirlo non è un privilegio secondo il mondo Non puoi essere ingannatore e superbo Ma libero da tutto come Lui che non ha dove posare il capo Per questo quando parla di volpi e tane o uccelli e nidi Le prime hanno diverse entrate per entrare alle tane I secondi fanno i nidi lontano e sopra gli uomini Per questo ingannatori e superbi non possono accedere al regno Lui vuole che non cediamo a nessun pensiero che ci possa ingannare e farci superbi Per noi è perdere la vita per seguirlo affinchè Lui possa vivere per sempre in noi I nidi che vogliamo costruire sopra gli uomini Non è un vanto essere cristiani e stare sopra gli uomini Ma è perderci nel fratello come Lui ha voluto assumere la nostra umanità Fare questo è non avere un nido ma solo Lui

Mt 7,15-20

Dai loro frutti dunque li riconoscerete. Mt 7,15-20 La fede produce frutti duraturi Non guardare i tuoi frutti potresti inorgoglirti Manifesta la tua fede con i frutti Una fede che non ha opere è una fede sterile È come il fico sterile produce solo apparenza Se guardiamo la vita dei santi hanno lasciato frutti Infatti le loro opere sfidano i secoli Perché fatte nella fede di Cristo È la fede che ti spinge a operare in Cristo Perché senza di Lui non possiamo fare nulla Noi siamo chiamati a donarci Poi quello che lasciamo dietro di noi Non siamo chiamati a vedere C’è un frutto che possiamo dare al mondo È il frutto dello Spirito Santo Perché ogni giorno siamo nel mondo per dare la Sua pace Donare la gioia che portiamo dentro Chinarci con quella benevolenza che da speranza Doniamo il nostro amore perché nasce dalla relazione con Lui E non dal sentimento ballerino che confonde gli animi I frutti che possiamo dare con l’aiuto dello Spirito Santo Sono molteplici e coloro che li ricevono possono dare gloria a Dio

Mt 7,6.12-14

Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Mt 7,6.12-14 Molti si possono offendere ascoltando queste parole Si sa chi si offende ha la coda di paglia Noi invochiamo la carità quando ascoltiamo questa espressione Condanniamo chi la dice Noi siamo quei cani che calpestano la parola Facciamo della parola un’indigestione la citiamo in tutti i momenti Poi non ci sediamo mai tra i banchi di una chiesa E ci cibiamo della parola per poi darci tempo per digerirla Se il cane rappresenta la coscienza che abbaia in noi Quando diamo la parola almeno prima di darla ascoltiamoci Poi nella pace la possiamo dare nella misura in cui l’ascoltatore è in pace Molti danno la loro esperienza di conversione Senza chiedere perché lo fanno e a chi la fanno E tanti si trovano poi crocifissi dalle stesse persone a cui hanno detto cose loro Chi sono i porci ? Sono coloro che sono avidi e intemperanti Quando tu parli a costoro sii saggio Perché questa gente ti soffoca e per scrollartela di dosso Devi trovare vie di fuga per non essere travolto Tu parli e loro dicono “ancora” Non trovarti spogliato perché hai dato senza essere saggio

2Re 17,5-8.13-15.18

Convertitevi dalle vostre vie malvagie 2Re 17,5-8.13-15.18 Perché uno prende una strada malvagia? Quando perdiamo la meta e chi ci aspetta Quando i beni che dovremmo usare per sostenerci Diventano beni indispensabili al nostro cammino Allora dimentichiamo la meta In qualsiasi cammino la meta deve rimanre fissa nel cuore Il desiderio di arrivare è importante Certo ci possono stare momenti difficili Ma questi non devono essere fondanti nel cammino Ci sono a volte nel cammino le soste Esse sono pericolose perché l’accidia compare Ti chiede di riposare e rimandare a dopo È meglio riposasrsi un pò Allora tu ti trovi nell’ozio che ti attira E il desiderio della meta si perde nel vizio I sogni scompaiono e l’effimero diventa importante Il nostro sguardo deve essere fisso e deciso verso la meta Lungo la via non fermatevi e non salutate nessuno (Gesù) Con la faccia decisa si avviò verso Gerusalemme (sempre Gesù) La meta sia fissa nel nostro cuore Fa sempre il distinguo tra la meta e il sostentamento che ti serve per andare Quando cominci a dire in te “ho fatto molto oggi” La tentazione è dietro la porta che ti aspetta Hai fatto quello che dovevi fare e si felice La stessa tentazione è per quelli che dicono di non aver fatto Lo scoraggiamento li massacra e là dove si siedono Fanno fatica a rialzarsi per andare verso la meta Nel cammino sii sempre temperante il più e il meno sono misure pericolose

Mt 6,19-23

…..ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!». Mt 6,19-23 Quando il tuo occhio è prigioniero del male non vedi altro che male Quando la luce che è in te la nascondi in un angolo buio del tuo cuore Tutto il cuore è prigioniero della tenebra Allora vedi i fratelli come mostri Un atto d’amore come ingerenza nella tua esistenza Un complimento come una presa in giro Gli occhi soggetti alle tenebre sono diffidenti e sospettosi Il cuore nelle tenebre interpreta e sospetta Se prima di incontrare il fratello ti trovi a fare ragionamenti strani Tu sei nelle tenebre, il Male ti fa dire che quella è prudenza Quanto grande sarà la tenebra? Non puoi capire Avverti solo lo sconcerto di trovarti fuori Imprimi all’occhio la vista che parte dal cuore C’era una volta un contadino che aveva prodotto solo paglia Mentre il suo asino mangiava solo fieno Si sa che la paglia è gialla e il fieno è verde Allora il contadino comprò un paio di occhiali con le lenti verdi Inforcò gli occhiali verdi all’asino che mangiava paglia credendo che fosse fieno L’amore ha sempre gli occhiali verdi

Mt 6,7-15

Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Mt 6,7-15 Quando le nostre parole non danno spazio alla Parola Il nostro pregare assomiglia un dire parole senza senso Cerchiamo piuttosto il silenzio e facciamo spazio Più che parlare nella preghiera impariamo a fare La preghiera è lavoro il dolce lavoro dello Spirito Che riempie il nostro cuore di spazi sconfinati Dove la Parola trova accoglienza e il cuore non ha confini La preghiera è pazienza perché è l’attesa della Parola La parola bussa alla porta del cuore quando vuole E sorprende l’anima vigile La preghiera è arte perché prepare a un incontro È come trovare in montagna un giglio arancione Dritto si erge tra i sassi scuri e qualche ciuffeto di erba La Parola ti porta a certe altezze e ti fa contemplare la Sua bellezza La bellezza di un momento che rimane impressa nell’anima La preghiera è riposo Perché la Parola all’anima stanca chiede di riposare sul Suo petto La preghiera è gioia perché l’anima gioisce nella Parola La preghiera è relazione perché ti fa stare con la Parola Vivente Nella preghiera troverai sempre la Parola che ti aspetta E ti porta dove tu non immagini di arrivare Se questo è poco allora non sai cosa vuoi

Mt 6,1-6.16-18

E quando pregate, ….. Mt 6,1-6.16-18 Quando preghi chiuditi nell’ultima celletta del tuo cuore E ama chi ti ha amato fin dal seno materno La preghiera del cuore porta in se la dolcezza dell’essere amati Piuttosto non mangiare, ma prega Tu non conosci la portata della preghiera e non sai la sua profondità Tante volte può succedere che fai fatica e ti distrai nel fare tante cose Tu sai benissimo che non hai voglia ma è proprio in quello sforzo d’amore che arriva la consolazione Entra in te per aprirti all’Infinito Nella preghiera puoi gridare il tuo grido di dolore arriva al suo cuore Nella preghiera non entriamo nel manierismo Piuttosto presentiamo a Lui le nostre e le altrui pene Nella preghiera apri il cuore a fa leggere a Lui che tutto conosce e sa Tante volte dal profondo delle tue viscere viene il dolore di averlo offeso Anche quella è preghiera e conoscenze di se Proprio in quel momento ricevi il dono dell’intelleto Fa sì che la tua preghiera sia vera e faccia luce E allora non temerai la valle buia e sarai luca agli altri per la Sua gloria

Mt 5,43-48

….Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. Mt 5,43-48 Vuoi essere perfetto ? Ama La perfezione sta nell’amore Mentre tu ogni giorno combatti affinchè nessuno ti veda debole Nessuno deve sapere che tu hai dei problemi Guai a te se fai vedere di essere un tipo originale Molti poiché sanno di non essere perfetti si omolagano La perfezione consiste nel dare gloria a Dio nonostante le proprie fragilità Non guardare gli uomini con gli occhi degli uomini ma con quelli di Dio In questo modo vai alla scuola del Perfetto Allora vedrai che tutti sono perfetti Le difficoltà diventano un mezzo per crescere Gli errori un modo per conoscerti meglio Le cose per apparire perdite di tempo Ricordati che si sta bene nello Spirito E nello Spirito di Dio c’è la perfezione Il corpo ti può dare un benessere temporaneo Per poi reprimerti e farti affogare nella solitudine