Artesacra

Mc 3,13-19

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli – , perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Mc 3,13-19 C’è un posto dove ti puoi nascondere C’è quella piaga che è la porta dove l’anima anela Prova per un attimo ad entrare fermati e stai Nella preghiera maciniamo tante parole Facciamo discorsi e ci autoesaltiamo Solo rimanendo fermi a pochi centrimetri dal Suo cuore L’anima può ascoltare un canto meraviglioso Non molti anni fa mi trovavo a Medjugore Davanti al crocifisso all’oasi della pace Mi fermai a pregare e guardavo solo quella piaga Cercai di entrare ma non vi riuscii Avevo un carico troppo grande e ingombrante Lui mi invitava ad entrare e non vi riuscivo Dopo molto tempo vi riuscii Dovevo lasciare l’anima libera di andare Togliendole tutti quei lagacci che la imprigionano Quando guardi il crocifisso quella piccola porta È l’entrata per passare e stare con Lui Chiamò a se quelli che volle Lui ti vuole per stare con te Entrate per la porta stretta e troverete ciò che cercate

1 Sam 18,6-9; 19,1-7

Diceva: «Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dati mille. Non gli manca altro che il regno». 1 Sam 18,6-9; 19,1-7 Dopo che Davide aveva vinto su Golia Il popolo canta in onore di Davide e Saul va in puzza Un altro golia invade Saul l’invidia e la gelosia Egli comincia a soffrire la presenza di Davide E la rabbia aumenta fino a peccare contro Dio per idolatria Se voi leggete bene Saul è invaso da questi mali Dall’altro c’è il figlio Gionata amico di Davide Egli non è geloso, ma aiuta Davide a discapito di se stesso Le volte in cui ci troviamo nella situazione di Saul sono molte In noi nasce una rabbia che ci fa perdere il lume della ragione Diventiamo nemici anche dei nostri amici L’invidia produce agli occhi un tremendo cancro Qualla di vedere la realtà distorta e interpretarla al buio delle nostre ferite Il male che ci facciamo è veramente pericoloso La pace si allontana dal nostro cuore Il cuore diventa terra del nemico che impazzito devasta tutto Sembra che l’anima abbia perso tutti i cartelli indicatori Passiamo il tempo a rotolarci nel vomito e a sentirci male Fermati prima che sia tardi dicono i monaci del deserto In questo stato si corrono rischi gravi il tuo sonno e funestato da incubi Ritorna in te il tuo bene è la pace del Signore Vivi per questa pace e vincerai con il Suo aiuto

1 Sam 16,1-13

«Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». 1 Sam 16,1-13 Mamma che batosta!!! Ci sono di quelli che passano tutta la vita ad apparire Alcuni curano il fisico e sono prestanti rifatti impomatati imbalsamati Altri curano lo studio per alzarsi sugl’altri boriosi e saccenti Altri ancora molto spirituali da essere irraggiungibili Ci sono poi di quelli che si affannano nel fare efficienti nevrotici inarrivabili Quanta pace da questa espressione “ Il Signore guarda il cuore” Da Signore agli occhi della mia anima una vista che sappia vedere la parola È proprio così la vista che penetra nella parola e da il senso del vedere Noi vediamo con gli occhi fisici e imbrattiamo l’anima con il controllo e la competizione Se il tuo occhio è puro tutto il tuo corpo è puro L’occhio dell’anima quando vede come ci vede Dio Trova nel fratello sempre qualcosa di bello

1 Sam 15,13-23

Ecco, obbedire è meglio del sacrificio… 1 Sam 15,13-23 Quando l’uomo smette di obbedire si perde L’obbedienza intesa assoggetamento è un infamia L’obbedienza al Creatore e alla sua legge è vita È inutile arricciare il naso e pensare che obbedire è schiavitù C’è un bene per te che ha le sue regole Quel bene non l’avrai con la forza o con la seduzione Questo è il nocciolo della questione La disobbedienza ha portato ad allontanarci da Dio Infatti il peccato è venuto per la disobbedienza Ho visto gente che ha fatto della disobbedienza una virtù Poi quando comandava pretendeva obbedienza Se pensate le sette religiose o anche quei movimenti rigidi Che se disobbedisci sei scomunicato o messo all’indice Oggi chi disobbedisce democraticamente pretende che tu obbedisci Sapete tutto ciò come si chiama tirannia democratica Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini Gesù è stato obbediente fino alla morte di Croce Il meglio sta nell’obbedire perché ti fa umile e libero Il sacrificio crea un ipocrita megalomane L’obbedienza poi è una virtù che paga nel lungo periodo Nel breve periodo cerca di non farti del male Guarda abbi pazienza taci e metti tutto nelle mani di DIO Dice il salmo “Son passato e più non c’erano” Impara dalla storia

1Sam 8,4-7.8-22°

Il Signore disse a Samuèle: «Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro». 1Sam 8,4-7.8-22° Il popolo dei nostri pensieri rifiuta di obbedire a Dio Vuole trovare altri idoli per fare amicizia Insorge perché vuole conoscere tiranni che lo rendono schiavo Quando poi ci accorgiamo che questo popolo ci governa Ci sentiamo vittime e ci rivolgiamo a Lui Chiedendone l’intervento senza renderci conto Siamo noi che lo rigettiamo spingendolo ai margini della nostra esistenza Durante la giornata abbiamo vari re a cui dobbiamo servire Il tempo a cui dobiamo sacrificare il meglio della giornata Gli affari che devono avere il riconoscimento Il divertimento altrimenti ci sentiamo emarginati Il potere che ci fa sentire forti Il controllo che ci da quel pizzico di onnipotenza Il rancore che vomita tutto la nostra inquietudine sul fratello Tutto ciò la coscienza ascolta e si perde Il Signore le dice non hanno rigettato te ma Me affinchè non regni su di loro

Oggi

Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda.1Sam 4,1-11 In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!».Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». Mc 1,40-45 Certi desideri e certe paure ci portano fuori È un fuori che ci decentra e le relazioni si incrinano Vediamo i fratelli come antagonisti Le stesse persone della nostra casa nemici E succede che quelle piccole battagle della vita Ci vedono perdenti e il nostro sconforto cresce È un quello che è successo agli israeliti Sono stati sconfitti e cercano l’ Arca Anche con l’Arca vengono sconfitti Hanno tradito loro stessi e Dio con il peccato di idolatria Hanno desideri contrari al progetto di Dio E vogliono piegare Dio a loro Dio vuole per te il bene che nasce nel profondo di te E non desideri che ti fanno stare al centro E ne paure che minacciano la tua importanza personale Egli dona con gioia a che chiede di essere puro A chi chiede di vivere le virtù dona tutte le grazie

1 Sam 3,1-10.19-20

Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuèle, Samuèle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». 1 Sam 3,1-10.19-20 Il Signore ti sta accanto e ti chiama Imparare a fare le cose con Lui Comporta una mentalità sponsale Fa in modo da perderti in Lui Anche se molte volte Noi facciamo le cosa da scapoli o da zitelle Lui chiama e ti sta vicino Ti ascolta ma allonta il Suo sguardo Qundo la tua espressione non è la stessa di Samuele Infatti noi diciamo “ascolta Signore che tuo servo parla” Sembriamo tante rane che si gonfiano e poi scoppiano Il nostro individualismo ci isola Non ci permette di essere elastici nella relazione con Lui I nostri ragionamenti ammorbanti Ci portano nella nebbia delle torbiere Samuele dopo che ha avuto l’imboccata da Elia Con entusiasmo risponde alla chiamata Lui chiama sempre e la sua chiamata è entrare con Lui Nel grande palazzo del tuo cuore Se leggi bene il giovane Samuele È diretto e semplice mentre tu ti perdi nella prestazione Si! Devi fare bella figura questa è la tua ansia Samuele ha il desiderio Perché vuole ascoltare per fare ciò che lui dice Tu invece hai già deciso e pensi Lui deve eseguire Che megalomani che siamo Non si è mai visto che un padre esegue i voleri del figlio Ritorna ad essere figlio e bisognoso di stare con il Padre

Mc 1,21-28

E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!» Mc 1,21-28 Qui c’è un ordine di tacere Nei nostri dialoghi interiori Ci facciamo domande E ci diamo le risposte È un po’ come tessere la tela di Penelope Gesù in questo imperativo è chiaro Dice al cornuto di tacere e questi va via Le nostre decisioni sono molte volte compromessi Dove mettiamo tutto anche le paure È tutto diventa una strategia “Sia il vostro parlare Si Si No No Il di più viene dal Maligno” (vangelo) Impariamo a dire Si quando è Si e No quando è No Il non lo so per esempio viene dal cornuto Farsi prendere dall’ansia è pericoloso Prendere le decisioni d’istinto è nocivo Temporeggiare è perdere la pace Taci e aspetta Nel silenzio arriva la risposta

Mc 1,14-20

Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Mc 1,14-20 Un giorno qualunque anonimo Tu lo passi e ti senti un alieno È il quotidiano che ti rende piatto Il fare le solite cose Dove la festa è un ricordo Parti al lavoro con poca voglia Racconti le vacanze e poi vedi Niente è cambiato facce sempre le stesse Atteggiamenti agressivi o indifferenti Benvenuto al lavoro riprende il quotidiano Eppure Lui passa e ti chiama Mentre tu stai aggiustando le reti Stai ricucendo le reti delle tue relazioni Sei stanco perché hai lavorato a vuoto Lui passa e posa lo sguardo su di te Vieni via con me ti dice E tu lasci tutto ciò che è passato Per guardarti intorno e vedere sempre le solite facce Sai che Lui ti ha chiamato E non sei più la stessa persona di prima Ma uno che segue colui che fa nuove tutte le cose

1Gv 4,7-10

In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. 1Gv 4,7-10 Se veramente vedi questo Uomo-Dio che muore Proverai dolore E se ti fermi sotto la croce imparerai l’amore Una morte per amore che perdona ciò che tu non riesci neanche a perdonarti Un Padre che manda il Figlio a morire per salvare altri figli Come fai a non pensare all’amore ? Ti fa comodo a perderti nel sentimentalismo Eppure l’amore ti spoglia degli orpelli E fa risaltare in te il nocciolo della tua vera essenza Ti toglie la corazza che ti ingessa E ti dona l’elasticità della tua vita intima È Lui che ti fa nuovo C’è un onestà dell’amore non siamo noi ad amare Lui È Lui che ci ha amato per primo Spesso mi chiedo se lo amo e sempre mi trovo in difetto Come sempre l’Amore non chiede se lo ami è il la sua ragione di essere Mentre per te essere è farti amare altrimenti non sei È la luce dell’amore che fa risaltare l’originale bellezza Il buioi invece fa vedere una sagoma indefinibile che si muove