Artesacra

Col 3,1-11

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Col 3,1-11 Nel farmi sedurre non mi accorgo che mi appesantisco Nel trattenere ciò che ho costruito e mi aggrappo Tutto ciò non mi lascia volare Cercare le cose del cielo per poi starci è difficile Non vedo e il dubbio mi fa vacillare Meglio ciò che posso avere subito Qui è l’inganno che non mi permette di sperare Sarà stato la fatica o il desiderio di povertà Ogni giorno il mio zaino diventava leggero Lungo il mio cammino tante cose mi risultavano inutili Le abbandonavo nel dare c’era il dubbio che mi potevano servire Vinto il dubbio andavo poi all’improvviso la cosa data mi serviva La pesantezza dello zaino mi era data dall’attaccamento Perché poi quella cosa che poteva servire veniva sostituita da Lui Questi miracoli quotidiani mi hanno fatto crescere Pensate avevo scelto dei libri in modo che quando sostavo potevo leggere Tutti regaliti e il tempo del libro l’ho sostituito con lo stare con Lui E nel vivere con la gente del luogo Quante lezioni di vita ho avuto? L’anima mia volava non solo per lo zaino leggero Nella vita di tanta gente ho visto Cristo risorto e sofferente

Mt 1,18-23

Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Mt 1,18-23 La tua bellezza è cantata da tutti Sei l’unico fiore che resiste al vento caldo del deserto Rimani sullo stelo e la tua corolla bianca spicca tra le rocce del deserto Hai avvertito nel tuo cuore ciò che ogni essere umano avverte Nel silenzio di quei sentieri dove l’angoscia e la trepidazione risuonano Tu ti sei affidata e fatta condurre Quel dolore che vuole essere presente in te ha trovato l’accoglienza dell’amore Donna prenderti come sposa è impegnativo in te è la sorgente della vita Averti come madre è dono del Creatore Nessuno ne prima ne ora ne dopo si può paragonare a te È proprio quando hai avvertito il dolore del Figlio La tua bellezza è rimasta intatta ma il dolore si è perso in te Donna nascosta eppur presente Donna la cui fede genera l’Amore Donna che custodisce come uno scrigno il bene Donna che dona il suo Tutto Qualsiasi canto esca da questa bocca è niente al par di te Stammi vicino ti prego ora e sempre

Lc 6,6-11

C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Lc 6,6-11 Ogni pretesto è buono per accusare correggere puntualizzare Osserviamo non per conoscere e amare ma per accusare Certe volte ti trovi a fare il bene e incocci sempre la stessa persona che ti accusa Anche tu ti trovi a fare lo stesso lavoro di condanna su chi ti sta accanto Gesù poteva fare i più grandi miracoli e poiché guariva nel giorno di sabato Doveva essere ammazzato anche se chiede un parere come nel passo di stamani È il pregiudizio che condanna, la paura di qualcosa di nuovo ti atterrisce Nella quiete del tuo essere un pigro piccolo piccolo non permetti all’amore di esprimersi Stendi la mano del tuo cuore verso chi è debole Quest’uomo ha la mano destra inaridita è un uomo che non ha margini di vita Non può svolgere le funzioni vitali come lavorare mangiare accogliere ed essere accolto Tu sei geloso del Dono e non permetti che agisca a salvare un uomo Immagino il fariseo di turno impettito come un gallo che sentenzia “queste sono le regole” Certe volte mi chiedo se sono le regole o essere cristiano vero a dare fastidio I cristiani che si parlano addosso e discutono o danno cattiva testimonianza non sono pericolosi Quelli invece che sono sulle orme del Signore Gesù sono i pericolosi Rompono la quiete di alcuni uomini di chiesa o alcuni uomini che si fregiano del nome cristiani Ma sono parenti di satana perché amano se stessi e non il bene che viene fatto in nome di Cristo

Lc 5,33-39

Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”». Lc 5,33-39 Tardi ti amai bellezza così antica e così nuova Io ti cercavo fuori di me, mentre tu eri in me (s. Agostino confessioni) È dentro di te che devi trovare Lui e unirti a Lui E dopo quando l’intimità e la perseverenza hanno creato una vera osmosi Si spilla il vino vecchio che è gradevole perché si è maturato con il legno della botte Ci sono di alcuni che appena ascoltano la parola si entusiasmano Vogliono subito convertire il mondo e verso il mondo non hanno misericordia Ci sono di altri che per rimanere sempre entusiasti si sono inventati gli slogan Anche questi li vedi che al dunque come altri delusi sono acidi Custodisci dentro di te la Parola falla diventare tua carne È nel silenzio e nel tempo che tra la tua natura e la Natura della Parola c’è l’osmosi Al tempo opportuno quando parlerai il tuo parlare è come il vino vecchio gradevole Il tuo parlare ha una esperienza è un raccontare la verità della Parola Si puro nel corpo avendo un cuore di carne libero e sarai un otre nuovo Quando hai a che fare con la Bellezza Antica che sta dentro di te È nel silenzio di una chiesa o tra le rocce della montagna o nella tua camera Che avviene questa maturazione e proprio allora dal tuo albero o dalla tua botte Mangeranno frutti saporiti e berranno vino che allegerisce l’anima Ti do un consiglio non dare subito ciò che hai scoperto dissipi energia e corri invano Non trattenere più del tempo necessario ciò che il Signore ti ha dato diventa aceto Impara ad avere un dialogo con i tempi di Dio

Lc5,1-11

Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Lc5,1-11 Fino ad oggi ho fatto sempre le stesse cose E questo piccolo territorio che ho conquistato lo difendo Questo è il mio mondo e non permetto neanche a me stesso di andare oltre Lui invece ti chiede di prendere il largo Voglio un parrocchietta tranquilla e mi sistemo ho i miei spazi Ho costruito un famiglia piccola adatta alle nostre esigenze Lui invece ti chiede di prendere il largo Signore chiedi sempre di prendere il largo e mi spingi fuori È in quel largo che io ho paura e mi perdo È vero le mie carabattole sono la mia sicurezza È vero che mi alieno tante volte però tutto è sotto controllo Prendi il largo spingi il tuo cuore a cercare oltre Troverai che la tua mano non si muove nel vuoto È presa dalla Sua mano e ti porta a largo È vero che la paura ha la meglio tante volte ma in corsa puoi sempre affidarti a Lui Fino a che l’azione della vita non è finita hai sempre la possibilità di prendere il largo Guarda le pozzanghere c’è di tutto e ogni insetto vuole il suo spazio Tante volte la nostra vita è ridotta a una pozzanghera dove rimani soffocato e deluso Non aver paura vai a largo è proprio in queste ampiezze umane e spirituali Trovi che il tuo quotidiano ha un peso perché hai cominciato a lavorare con Lui

Lc 4,38-44

La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Lc 4,38-44 Non farti prendere dalla febbre dell’egoismo Questo tipo di febbre avalla diritti di essere amati Questa febbre ti fa dire “è tempo che penso a me” Questa febbre esclude e ti isola Bisogna chiamare il medico non quello della mutua Ma il medico che intima alla febbre di andare via Gesù è il vero medico che si china su di noi e ci ama Ma al male che sta dentro al nostro cuore comanda di lasciarci Non siamo capaci di allontanare il male da soli Abbiamo bisogno dei fratelli di preghiere vicendevoli Abbiamo bisogno che qualcuno si prenda cura di noi Infatti il Signore prima si prende cura e poi allontana il male Quando cominci ad allontare da te certe forme egoiche Che ti fanno stare sul letto dell’isolamento La tua vita cambia subito e ti metti a servire La suocera di Pietro si è messa a servire Tante volte la vera conversione passa attraverso il servizio ai fratelli Perché uno pensa a quando era ammalato il disagio che portava nel cuore Nel cuore incattivito per la presenza del male Quando è entrato l’amore il cuore si è risvegliato e liberamente si mette a servire Oggi se ti dai non hai febbre se ti chiudi sei ammalato

1Ts 5,1-6.9-11

Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre. 1Ts 5,1-6.9-11 Tu appartieni alla luce sei parte integrante della Luce Conosci la Luce vera quella che illumina e riscalda Ma tante volte come una falena hai preferito giocare con la fiamma Hai confuso ciò che fiamma che brucia e ciò che è luce Come la falena che gioca con la fiamma e si brucia le antenne e perde l’orientamento Anche tu hai bruciato la tua vigilanza e il tuo cuore è disorientato Tu sai che sei figlio della Luce e non una falena Puoi tornare a Lui con tutto te stesso e stendere le tue mani verso Lui Allora le tue mani si riscalderanno nel dare E il tuo cuore nel buoio della notte canterà la sua canzone d’amore Nella sapienza di essere amato ascolterà parole dolci che nella notte della vita Recitano così “ vieni amica mia la notte è passata e il giorno si presenta con i suoi colori

Sal 95

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra.In mezzo alle genti narrate la sua gloria,a tutti i popoli dite le sue meraviglie sal 95 Canta un canto nuovo, perché il tuo cuore è nuovo Ricordati che il cuore si rinnova nella relazione E non fotografando certi tramonti Li hai perso l’occasione di relazionarti con il Creatore Se hai fatto la cura del cuore che sa essere libero Perché ha abbandonato lo smelienzamento del sentire E nella presenza dell’attimo ha percepito la presenza dell’Amato Allora il tuo cano sarà sempre nuovo e forte Nuovo perché è il canto del presente Forte e possente perché le sirene (situazioni) che vogliono sedurti Non resistono al tuo forte canto nuovo e affogano nell’abisso del niente Ma tu canta e racconta la tua canzone della vita senza paura Tra gli ostacoli il tuo canto darà gloria a Dio

Mt 13,36-43

Ed egli rispose: Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Mt 13,36-43 Dio semina sempre nel nostro cuore semi buoni La bestia mette nel nostro cuore il seme cattivo A noi spetta far crescere il seme buono e proteggerlo Alla cattiva semina dobbiamo essere vigilanti Come il contadino è accorto affinchè nel suo campo non vi sia erba cattica Così l’uomo deve stare attento a che nel suo cuore non vi siano pensieri malvagi Sono questi pensieri che producono sentimenti e azioni malvage Infatti è ciò che esce dall’uomo è impuro Mentre i pensieri buoni producono azioni buone perché anche il bene è contagioso Trasforma la tua vita in bene e lascerai il bene Lasciare il male nel mondo è ammazzare la vita Oggi infatti la preghiera va intensificata L’effetto della preghiera è come un’operazione agricola detta sarchiatura Elimina dal nostro cuore l’erba infestante della malizia Ha un effetto sul mondo positivo perché lo monda dalla presenza del cornuto Quanto più grano sarà maturo tanto più il tempo si abbrevia E i Mietitori mandati dal Figlio portano via il grano in salvo

Mt 13,31-35

Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Mt 13,31-35 Non temere piccolo gregge Non spaventarti perché sei solo Espressioni che di primo mattino turbano Se leggi il vangelo di oggi parla del lievito Che viene messo nella farina E la pasta fermenta tutta I cristiani sono il lievito che fermentano l’umanità Un lievito stantio non fermenta ma rovina la farina Un cristiano autoreferenziale non fa passare Cristo Un lievito che contiene impurità danneggia l’impasto Un cristiano che si professa tale e poi è legato al mondo da scandalo Un lievito in eccesso non riesce a fermentare Un cristiano fanatico ammorba l’aria è di ostacolo alla diffusione del Regno L’economia di Dio è quella del poco Dio ti chiede solo una relazione autentica Ti fa una piccola richiesta che tu ti fidi di Lui È Lui ti renderà lievito per l’umanità I perfetti secondo la carne non sono adatti per il regno