Artesacra

Mt 5,17-19

Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli». Mt 5,17-19 Bastano piccole dosi di amore per conquistare il mondo Il Male si agita e vuole far vedere la sua potenza Eppure basta accogliere la solitudine di un cuore e quel cuore prende la sua forza Nel sorriso di un piccolo atto è il precetto di un semplice comando Una semplice parola portata e proposta con umiltà c’è il moto di un’anima Nel respiro che rivela la nostalgia per Dio c’è la conoscenza della bellezza di Dio La meraviglia di un cuore generoso porta l’uomo a contemplare la gratuità di Dio Il giudicare il sezionare il comporre come lo scomporre riduce l’anima in mille pezzi L’unità dell’anima si compone con la fedeltà al suo Signore Prenditi sempre del piccolo tempo per metterti davanti a Lui È accumulare un grande capitale che ti sarà restituito con gli interessi dell’amore Una piccola preghiera semplice arriva a Dio celermente

Gv 15,9-11

Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Gv 15,9-11 Dove è la pienezza della gioia? La gioia scaturisce dallo stare in Lui È la linfa che passa dalla vite al tralcio Questa è la vera gioia Non la dimentichi facilmente e non ne senti la nostalgia È il frutto della preghiera e si rinnova ogni giorno È sempre diversa e ha lo stesso nome “gioia” La gioia che viene dalle relazioni umane è bella Lascia un attaccamento e succede che l’anima si adagia Infatti spesso si cerca contenitori che creano l’atmosfera È pura idolatria quel tipo di gioia non attaccarti Entri in una nostalgia che ti lega e diventi prigioniero La gioia che nasce dalla relazione con Lui L’anima sa che viene da Lui e lascia a Lui le mosse Questo mondo è triste e si spoglia con gli occhi Perché non sa diventare oggetto del Suo Amore Il paradosso che viviamo è che vogliamo diventare come l’altro Le innumerevoli fatiche che facciamo per diventare qualcuno Ci lasciano nella delusione Lui attrae ogni anima a Se È dell’anima farsi amare da Dio È dell’anima perdersi nel Suo amore In questa relazione ti viene data la gioia Noi cerchiamo con avidità ciò che possiamo manipolare Ci educhiamo si da bambini ad avere il giocattolo Poi il giocattolo si rompe e pretendiamo ancora Dio non da il trenino per farti vivere da bamboccio Dio da se stesso affinchè tu ti elevi a Lui “ E chi viene a me- dice Gesù- non lo respingerò”

Mc 12,28-34

Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Mc 12,28-34 Signore portami nel deserto dove gli idoli svaniscono come la nebbia al sole E nel silenzio del deserto possa ascoltare la Tua voce Nell’amarti Signore donami l’unità della mia persona Donami un cuore aperto che sappia accogliere il tuo amore Donami un cuore integro che sappia discernere Chi sei da chi sono Spazza dal mio cuore specialmente in quegli angoli bui il nemico accusatore Santo Spirito tieni puro il mio cuore e donami le virtù che lo rendono saldo Fa o Signore che la mia mente non si perda nei mille pensieri Con saggezza e umiltà sappia riconoscerti suo Creatore La Tua forza mi invada affinchè io possa starti davanti Nessun vivente è giusto per poter sostenere il Tuo sguardo È la Tua potenza che mi permette di stare E sollecita la mia volontà a cercarti per stare con te e prendere su di se la Tua Volontà Verso il prossimo fa che io sia dono espropriato da me Non ci sia nel donarmi atteggiamento autoreferenziale Fa che non sia ammalato di messianismo perché Tu solo ci hai redenti Che io sia grato a Te e al fratello che mi permettete essere dono La forza che mi hai dato nella preghiera a Te trasformala in pazienza per i fratelli Fa che i sensi della carne cedono il passo a quelli dell’anima E io possa vedere Te nei fratelli Sappia donare con gioia a tutti Viva di piccole cose per poter donare l’Amore dell’Eterno Solo questo mi basti che io non conosca altri all’infuori di questo comando

Mc 12,18-27

…Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore». Mc 12,18-27 Quale è il tuo Dio? È quello che quando ti alzi al mattino devi per forza salutare se no ti va male la giornata Oppure è quello di cui ti ricordi quando stai male O è quello che devi difendere poiché l’hai fatto diventare un’ idea un pensiero un’energia una dottrina un valore un principio e ti accendi pure nelle discussioni Se pensi che Dio è questo hai una vita grigia per non dire morta Io se fossi in te cercherei di verificare la destinazione dove stai andando Gesù parla chiaramente che il nostro Dio è il Dio dei vivi perché è Persona “Tu una Persona la vuoi incontrare”.. mi dirai”… certo la incontrerò quando andrò da Lui” Sappi che quel futuro può essere oggi e oggi lo puoi incontrare Oggi puoi avere a che fare con Lui dove il tuo presente e il tuo futuro coincidono Hai mai pensato a questo? Nella mia esperienza ho visto le ideologie evaporare Le energie perdere il mordente La stessa scienza che è diventata bugiarda e non si capisce oggi che cosa è… passerà Lui rimane e non ha bisogno di essere difeso Vuole essere testimoniato con il tuo amore e la tua fede Se non capisci questo sei in grave errore per non dire che sei morto

Governare il fuoco

Governare il fuoco Dopo un po’ di tempo nella vita spirituale Si assiste al fenomeno della sciatteria È come trovarsi un po’ spenti I legni che prima erano incrociati Ora si trovano isolati fanno fumo E qualcuno fa una piccola fiammella Allora si deve governare il fuoco Rimettere insieme i legni rimasti Aggiungere dei nuovi mettendoli incrociati È in questo modo che prendono fuoco E il fuoco va… la fiamma prende vigore Svolge la sua funzione di luce e calore Forse devi governare il tuo fuoco interiore Prima di tutto chiedi aiuto allo Spirito Santo Poiché di fuoco ne capisce Fallo soffiare in modo da allonare la cenere Vedrai con dolcezza allontana l’abitudine Facendoti vedere la brace sempre viva Riattizza il fuoco con i legnetti semi consumati In modo da completare ciò che porti avanti per inerzia Prendi nuovi legni e mettili incrociati Tutte le tue difficoltà mettile ai piedi della croce Cominci a sentirti più leggero E ricomincia di nuovo sapendo che hai a che fare con L’Eterno

Dove stai andando?

Dove stai andando? Spesso te lo chiedi, ma la pigrizia non ti permette di fermarti Subito guardi quel poco di bene che hai e poi avanti Ti dici è meglio non pensare Arrivano le soste che la vita impone e ti agiti Ti ubriachi di cose da fare ma è meglio non perdere tempo Agostino dice “ ci hai fatti per Te “ Tutti abbiamo una destinazione e un incontro da fare È meglio che ci abituiamo già da ora a questo incontro Ora la paura ti assale e subito un’affermazione “Non voglio morire” Hai coniugato incontro con Dio vuol dire morire Incontrarlo significa vivere e farsi trovare è beatitudine Cocciutamente vuoi stare nel tuo stato Rendi oggi presente Dio nella tua vita Ti dai la possibilità di vivere con l’Onnipotente Prova stasera quando torni a casa a fermarti A guardare il giorno appena trascorso Certo hai lavorato hai amato Ma quante discussioni inutili volendo dare corpo a fantasmi Hanno appesantito la tua giornata? Hai discusso di tutto e del niente con un vuoto che ti assale Ti sei accalorato di discorsi che quando li vai a passare nel setaccio della vita non trovi niente È questo che ti fa capire la inconsistenza della vita senza Dio Le mode filosofiche le dottrine le ideologie i valori la scienza come religione Tutta roba che distrae l’Unico che non passa è Dio Perdi solo tempo ad analizzare Dio Prova invece a dargli campo libero a Lui nell’agire Colui che ha fatto tutte le opere stabili che vedi Fa di te una bella opera piena di vita

Mc 11,11-25

Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Mc 11,11-25 Quando preghi non prendere in considerazione i pensieri del dubbio Succede spesso che quando ti metti a pregare già dubiti È come quando parli con tua moglie o marito chiedi Mentre stai chiedendo dubiti che loro realizzaranno la tua richiesta Questa modalità la tieni anche con Dio parli con Lui … e poi? Dubiti se veramente parli con Lui o con te stesso Hai lo stesso atteggiamento con Dio e con le creature Allora non essere il fico sterile che ama farsi vedere con una bella chioma Perché si fida solo di se stesso e non sa dare fiducia Quando chiedi a tuo marito o a tua moglie avendo fiducia e con amore Prima che loro realizzano la richiesta ti risponderanno con un sorriso E tu già sai che faranno ciò che chiedi Piccolo uomo sterile fino alle radici quando chiedi a Lui Togli i rovi della protervia Non trovare parole che danno risalto alla tua saccenza L’orgoglio del cuore che sfida mettilo come moneta ai pieidi della croce E sappi che tre sono le virtù di una richiesta efficace: la fede certa che tutto da e niente tiene l’amore che vuole il bene per il donatore l’umiltà perché conosce se stessa e sa che l’Altro fa più di quanto chiede

Mc 11,32-40

Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Mc 11,32-40 Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Ha appena finito di parlare della Sua sofferenza e questi parlano di affari Di questo schema relazionale noi non siamo molto lontani Chiediamo concessioni in modo da nascondere il proprio orgoglio Siamo degli ipocriti che sbaviamo per un po’ di potere della durata di qualche annetto E mentendo diciamo di essere stati chiamati da Dio a svolgere quella missione Mi chiedo Signore fino a quando continuerai a sopportarci in questa ipocrisia? Nessuno è indenne dal desiderio di potere sia piccolo che grande L’importante è saperlo e cercare di purificarsi da questo amore mercenario Cerca l’ultimo posto non per farti notare ma perché sai di meritarlo Rimani fuori da queste etichette perché se per caso ti invitano ai primi posti Avranno rispetto di farlo discretamente

Sir 35,1-15

Da’ all’Altissimo secondo il dono da lui ricevuto,e con occhio contento, secondo la tua possibilità,perché il Signore è uno che ripagae ti restituirà sette volte tanto. Sir 35,1-15 Cosa posso darti Signore che Tu non hai Di me tutto ti appartiene Mi hai lasciato la libertà di amarti Perché per te non sono schiavo ma amico In questa libertà che mi fa essere Tu risalti la mia umanità Tu mi insegni la dignità dell’amore È proprio in questo ti dico grazie Per sette volte mi restituisci Grazie Arrossisco al pensiero del passato Come un pagano ti offendevo Ricordo le mie lunghe preghiere del niente Ripenso alle mie offerte presuntuose Guardo le mie mani chiuse quando le innalzavo a Te Tutto questo non mi hai fatto pesare Ora so che nel darTi mi do Mi do per quello che sono So che tra le Tue mani sono una perla preziosa Una cosa sola Ti chiedo Dare ciò che con pazienza e amore mi hai insegnato

Sir 17,20-28

A chi si pente Dio offre il ritorno,conforta quelli che hanno perduto la speranzae li rende partecipi della sorte dei giusti. Sir 17,20-28 Quando hai cominciato a scioglierti da tutto ciò che ti legava Ti trovi all’inizio del sentiero e Dio non è lontano Nel piangere il tuo peccato non trovare giustificazioni Allora sarai gradito a Dio e Lui paternamente ti prende per mano Il tuo pianto non sia quello della vittima che si ritira Sia il pianto della colpa siano le lacrime di chi sa di aver peccato Lui viene presso di te e ti anticipa portandoti al Suo petto Ti puoi trovare sommero dalle accuse del Cornuto Rimani saldo e abbi fede Tieni salda la tua anima e non permettere che si smarrisca Perché se dovesse cedere il Suo aiuto è repentino Viene sostenuta dall’Amato che la prende E la porta dove il Sole di giustizia la ristora Custodisci ciò che Dio fa per te Perché al momento opportuno ti sentirai parte del consesso dei giusti