Artesacra

Riflessioni

Mt 10,7-15

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Mt 10,7-15 In questa frase c’è il dono di Dio Infatti a caro prezzo ci ha salvato Ma non ci ha mai chiesto niente Chi è povero e prega è testimone della gratuità di Dio Eravamo conciati male se Lui non ci avesse salvati Tutto questo chi lo deve testimoniare è assente Perché occupato a chiedere Fa male sapere che chi si occupa delle cose di Dio È preoccupato solo a chiedere Per paura che non riesce a vivere Se Dio si occupa dei passeri che costano solo due soldi Noi che siamo mandati senza niente a dare la Sua salvezza Vuol dire che ci penserà Lui a noi La nostra fede miserabile e ingessata che fa chiedere Perché la paura prende il sopravvento Non da niente e il nostro vivere è vuoto e senza senso Noi potremmo essere veramente ricchi di Lui E riempire il cuore di molti con il Suo aiuto Invece ci troviamo a elemosinare perché la nostra avarizia trasborda dal nostro cuore

Mt 10,1-7

Il dolore che una madre possa avere È l’ingratitudine dei figli Specialmente i figli che si dicono cristiani Poi nei fatti non lo sono Tanti battezzati hanno lasciato la chiesa Perché sono stati scandalizzati dai loro fratelli La madre è quella che soffre di più Queste emorragie nel corpo della chiesa Ci dovrebbe far pensare Non facendo un’analisi sociologica o altro Non abbiamo bisogno dello scenziato dell’ultima ora Ma gente che prega fa penitenza e offre Affinchè la sposa di Cristo possa guarire Nella chiesa non ci sarà pace fino a quando i figli litigano E quelli che escono sbattono la porta Preghiamo perr la chiesa nostra madre Che è ed è sempre stata il luogo della libertà Oggi è mercoledi un po’ di digiuno per la chiesa Un rosario e adorazione si potrebbe fare Non per i peccati che fanno gli altri Per i nostri peccati perché il più pulito ha la rogna È il vangelo di oggi che ci invita a fare questo Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele.(offriamo per coloro che sono usciti dalla chiesa a causa delle nostre infedeltà, potrebbe essere una cosa interessante)Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino». Mt 10,1-7

Pr 2,1-9

…… e rivolgerai la tua voce alla prudenza,se la ricercherai come l’argentoe per averla scaverai come per i tesori,allora comprenderai il timore del Signoree troverai la conoscenza di Dio,perché il Signore dà la sapienza, Pr 2,1-9 Come bambini in un negozio di giocattoli vogliamo E se il genitore lo richiama perché è tardi Il bambino per la fretta sceglie ciò che lo colpisce E quando torna a casa non è contento del giocattolo Bambini adulti vedo sulla mia strada tristi Hannno fatto delle scelte secondo gli istinti Con forme ampollose e senza gusto hanno voluto un posto sul palco della vita Il giorno dopo delusi si sono messi a cercare Non per trovare il bene ma sempre ciò che piace Ciò che piace non è sempre bene è un fuoco di paglia Per trovare il Bene chiedi allo Spirito Santo L’intelletto per capire e scavare nel luogo adatto Dove la conoscenza porta al cuore la gioia del Signore E tu troverai il tesoro della tua esistenza Il Bene che nessuno ti potrà togliere Ascolto che tu mi dici “è perdita di tempo” Oggi il bene si trova subito Quel bene lo conosco è l’apertura di una bottiglia di spumante Ti gasa subito e ti abbandona il tempo delle bollisine che salgono alla superfice del bicchiere Il tempo della prudenza nel cercare non è sprecato È solo tempo capitalizzato dove la gioia rimane E la sapienza diventa un buon vino dove tutti vogliono Ma nessuno ha la prudenza di cercare

Mt 9,18-26

Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata. Mt 9,18-26 Siamo proprio dei tordi vogliamo il miracolo Un affare magico che ci permette di credere Ma non ci coinvolge nella relazione con Lui È come andare al supermercato dello spirito Un po’ di fede quella buona che ci permette l’affare La nostra fede è questa tra lo scetticismo e la Vanoni La Vanoni non è una legge È solo una cantante Che provava anche con Dio non si sa mai C’è una mano che vuole toccare E vuole entrare in relazione perché sa Che tocca il più bello tra i figli dell’uomo Infatti la Parola bella quando ti tocca ti trasforma E non ti interessa il miracolo se perdi o acquisti Lei,la donna, sa che la sua vita è salva Tutti siamo assetati di vita quella vera Lei sa che solo quell’uomo è la verità dell’amore A lei basta questo il resto non conta Tanto che lo scrittore scrive il flusso si ferma Lo mette come un fatto che non ha niente a che fare con la salvezza Solo la fede ti da la certezza della guarigione Anche se gli eventi che vivi dicono il contrario Su questa espressione potrei mettere la firma con il sangue Perché nel momento che fai il salto Al tuo cuore arriva la certezza che non ti vai a sfracellare E tu non hai fatto questo per qualcosa È un gesto naturale che viene vivendo con la grazia

Mt 9,9-13

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mt 9,9-13 …ma non devi ricondurre là mio figlio Gen 24,63-67 Se lo hai conosciuto veramente poi non torni indietro Quando incontri il Signore lo segui C’è l’imperativo dolce dell’amore che ti invita È per amore che lasci tutto Succede che ti allontani a causa dei peccati Lui mette una nostalgia nel tuo cuore Che ti spinge a seguirlo Se la seduzione e la tentazione ti spinge nel passato In quella terra non ci devi tornare Lui ti ha tirato fuori e tu lo hai seguito Quando hai fatto le scelte arbitrariamente Se hai sbagliato perché non hai saputo conoscere l’Amore Non dare la colpa agli altri per giustificarti Pensa piuttosto che hai scelto ciò che era cattivo E ti sei messo in prigione Lui ti ha tirato fuori Ora non ritornare al passato vivi nel presente La terra della prigionia ormai lontana Ci attira nell’illusione “dove mangiavamo carne e cipolle di primavera” Se il presente è doloroso a fianco a te c’è sempre Lui Che vive in te

Gen 22,1-19

Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!».Gen 22,1-19 Con la morte nel cuore e con la fiducia certa Abramo risponde al figlio Lui sa che Dio provvederà e che non chiede niente Abbiamo imparato in maniera sbagliata che Dio chiede solo È invadente e prende ciò che non da E il nostro fare poggia su di noi Con le chiacchiere ci affidiamo Ma concretamente abbiamo paura che Dio ci chiede qualcosa in cambio Il vecchio adagio che Dio è geloso di noi Abramo sa che Dio provvederà anche se ha la morte nel cuore Abramo è nostro padre nella fede Perché ha sperato contro ogni speranza Ha obbedito a un comando assurdo E umilmente si è spogliato del figlio e delle promesse Per dare a Dio la prova del suo timore In questa intimità si gioca la nostra misera esistenza Fatta di diatribe polemiche pettegolezzi Abramo è amico di Dio nella prova del sacrificio del figlio Dio ha sacrificato suo Figlio per chiamarci amici Dio ci chiede un’intimità di amici E noi stiamo dietro alle nostre trappole Per rimanere incastrati nelle nostre ideologie Allontanandoci dalla relazione con Lui

Sal 33

Sal 33 Questo povero grida e il Signore lo ascolta,lo salva da tutte le sue angosce.L’angelo del Signore si accampaattorno a quelli che lo temono, e li libera. Il vero povero ha solo Dio E può gridare verso di Lui È il grido che esprime un bisogno Che fa mandare a Dio i suoi messaggeri A provvedere e aiutare coloro che lo temono Temete il Signore, suoi santi:nulla manca a coloro che lo temono.I leoni sono miseri e affamati,ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene. Chi teme è umile Da senza misura E non gli manca nulla Nel giardino dell’umile trovi sempre il bene Nel superbo trovi la fame e la miseria Venite, figli, ascoltatemi:vi insegnerò il timore del Signore.Chi è l’uomo che desidera la vitae ama i giorni in cui vedere il bene? Chi obbedisce  a questa esortazione Impara il timore del Signore E trova la gioia di vivere Il Salmista ci propone tre virtù Il timore l’umiltà e l’obbedienza Infatto queste tre virtù sono il fondamento Che ci permette di vivere sempre con lo Spirito Santo È lo Spirito di Dio che ci aiuta nel discernimento È lo Spirito che ci da vita È lo Spirito che ci riempie di bene

Sal 25

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,raffinami al fuoco il cuore e la mente.La tua bontà è davanti ai miei occhi,nella tua verità ho camminato. Sal 25 Spesso nelle prove non capiamo la bontà di Dio È solo dopo le prove che riusciamo a capire Lot scappava da Sodoma e da una vita pericolosa Sua moglie ricordava il passato glorioso E voleva tornare indietro tutta se stessa divenne sterile Nella barca della vita gli apostoli stavano con Gesù Poiché il visibile fa rumore e l’invisibile dorme Nel vangelo di Marco c’è questa espressione “Signore non ti importa che siamo perduti?” Se sanno che Gesù è Dio perché gli chiedono di salvarli Potevano morire con Gesù e andare in paradiso Se pensano che è un uomo “perché gli dicono non ti importa?” Almeno gli potevano dire” svegliati stiamo affondando tutti” E avevano premura di salvare un amico invece no Quando Dio ci prova non capiamo e la fede vacilla Proprio nella prova c’è il discernimento Perché quando la mente capisce e il cuore conosce La prova non fa paura e diventa un atto d’amore Perché nella prova l’uomo ha una sola meta salire sulla croce Poichè il seme di morte e resurrezione ricevuto nel giorno del battesimo È diventato una cosa sola con l’Albero della vita

Signore mio e Dio mio

Testimoniare la fede e testimone di fede Coniugare un verbo non ci vuole molto Basta impararlo a memoria e come pappagalo ripetere Santa Teresa nel castello interiore parla di volatili che parlano Arrivano fino a un certo punto e poi si fermano Ripetono le stesse cose e diventano noiosi Questi parlatori di fede li vedi Sono tromboni manieristi che hanno certi atteggiamenti Che sono stati collaudati davanti allo specchio Poi al dunque nelle difficoltà sono atei nel loro midollo E le loro parole non hanno nessuno effetto È acqua piovana che passata la tempesta Lascia le grondaie asciutte I testimoni di fede li vedi Il loro parlare è coinvolgente e passionale Perché la loro carne è stata coinvolta Hanno lo sguardo che penetra Perché hanno scrutato l’Abisso Davanti alle bufere della loro vita Sono tranquilli Perché al timone della loro barchetta c’è il Comandante I testimoni di fede sanno di essere ignoranti Perché nella preghiera hanno a che fare con l’Onnisciente Una giornata bella o brutta non alterano il loro stato Perché sanno che tutto viene da Dio Nella relazione hanno un’appartenenza Perché sanno di essere di passaggio E desiderano incontrare l’Amore della loro esistenza

Mt 8,1-4

Tese la mano e lo toccò Mt 8,1-4 Tocca il mio cuore e rendilo puro È pieno di perfidia Ogni volta ti chiedo di renderlo puro Non ho la costanza a mantenerlo tale Mentre il vizio a sporcarlo è costante Abbi pazienza e se ne approfitto È solo perché non conosco altri tocchi La Tua mano tesa verso di me Mi fa sentire protetto e sicuro L’angoscia che avvolge il mio cuore Che come nebbia lo smarrisce E lo paralizza incastrandolo in un passato Il Tuo tocco dirada la nebbia E mostra il presente è l’oggi Che ha senso e solo oggi posso sperare Un cuore puro che ti cerca E chiede “Se vuoi rendimi puro” E la tua volonta decisa dalla Tua mano “Si lo voglio” Fa che la mia volontà Possa chiedere sempre ciò che Tu vuoi E sentire fortr il tocco del Tuio amore