Artesacra

Riflessioni

Una goccia

Spesso quando ci alziamo il primo pensiero è lamentarci Invece di farti una radiografia di come stai Ringrazia il buon Dio che ti fa vedere la luce del sole Fatti il segno di croce e fa un atto di affidamento Chiedigli di essere presente in tutti gli atti che compi C’è quel vorrei pregare che ti fa pensare a come pregare Non perdere tempo piuttosto prega come puoi Il Signore accetta la tua preghiera e non pone limiti Non pregare quando senti o quando ti va Stabilisci una regola che sei in grado di esserne fedele E prega ogni giorno alla stessa ora Come se fosse l’unica cosa che sai fare Quando c’è un intervallo tra un’azione e l’altra Prega con brevissime preghiere e continue Io prego così Nei momenti difficili “Gesù confido in Te” Nelle tentazioni “Gesù,rinuncio a Satana a tutte le sue opere a tutte le sue seduzioni e inganni Voglio te e il tuo Santo Spirito” Quando pecco “Gesù figlio di Davide abbi pietà di me peccatore” Porta tanta pace al cuore e non si perde tempo nei sensi di colpa Prima di compiere un’azione “Gesù ho fiducia in te e credo nella tua bontà” …. a domani per oggi basta

Gv 16,20-23

Quel giorno non mi domanderete più nulla Gv 16,20-23 Oggi siamo pieni di domande e senza risposte Molti sono quelli che hanno le soluzioni Poi al dunque viene fuori una bufala In questo capitolo 16 Gesù protegge i discepoli come una mamma Lui sa che tra li a poco partorirà una nuova umanità L’umanità redenta che si porrà delle domande Avrà sofferenza all’interno e dall’esterno Tutto ciò non è altro che una purificazione Oggi le domande sono normali e lecite Le risposte sono un servizio a fare in modo che si possa vivere bene Un giorno non ci saranno più domande Ma c’è una sola risposta l’Uomo della Croce che ci ha redento Abbiamo tutti provato la gioia…. quella che viene da Lui E quando siamo nella gioia si sta !!! Perché la gioia è pienezza Dove le tre componenti dell’uomo sono sazie L’uomo nella gioia non deve chiedere gode della bellezza Mi rimane solo l’anelito a questa gioia eterna È lo stesso Cristo Gesù

Gv 16,16-20

“Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Gv 16,16-20 Per mia fragilità quel poco diventa eternità Quando mi allontano da Te E quando la Tua presenza viva è in me Allora l’Eternità è un attimo Tu sai far fare al mio cuore dei salti Dove il tempo è unità di misura secondaria E il cuore è triste per la tua assenza Non invidia la gioia del mondo Io so Chi Tu sei per me E il mondo non può dare ciò che non è Quei fuochi d’artificio che da il mondo Non danno al mio cuore il vero senso della bellezza Quella superficialità passata come pensiero profondo Non arriva alla conoscenza di cui ha sete il mio cuore Tu sei il Solo che sazia la mia sete Perché io so che Tu hai sete di noi Piccole gocce isolote che quando siamo uniti Rallegriamo il tuo cuore Se noi capissimo Che solo nell’unità il nostro ego potrebbe morire Allora la Tua Tunica non verrebbe strappata dal serpente del moralismo o da quello del legalismo oggi esiste uno più pericoloso l’ideologismo Oggi Santo Spirito Tu che sei chiamato A fonderci nell’unità facci capire la meta E di andare avanti dove l’Uomo della Croce ci aspetta È proprio sulla collina dove è morto E vicino è il luogo dove è Risorto Facci compendere che siamo un popolo di Redenti E non individui che hanno tra le mani le vesti tirate a sorte Liberaci Santo Spirito da questo serpente

Vai avanti

Vai avanti! Davanti a te c’è un arrivo a cui non puoi rinunciare E che è fatto da piccoli passi o da grandi passi Meglio un passo regolare e costante E cerca di non pervertire l’amore Sei chiamato a vivere la morte e la resurrezione Tutto comincia al mattino appena sveglio Ti vuoi godere il materasso e il cuscino e le coperte Non rimandare perché fra la veglia e il sonno sai che ti devi alzare E il letto diventa una graticola Tu vai avanti alzati e ama Durante la notte il piccolo piange tu fai finta e il senso di colpa ti rode Tu vai avanti alzati a amalo la tua consolazione è il suo sorriso Ingorgo e la fretta preme… governo ladro…. luoghi comuni Tu vai avanti da fermo ama e non perderti in pensieri stupidi Primo incidente della giornata nella relazione Tu vai avanti non ti perdere nei pensieri e nelle ansie Non pervertire l’amore lascia i pensieri e ama Un complimento dalla persona cui tieni Non ti esaltare e fai volare i pensieri Tu vai avanti ama ringrazia e via c’è una cima da raggiungere Un bel piatto atteso da tempo non ti tuffare dentro Come se non mangiassi da anni Vai avanti ama e ringrazia e goditi il cibo Ricordati che hai un traguardo da raggiungere Dove c’è un piccolo monte dove l’Amato è morto E vicino c’è un sepolcro vuoto dove l’Amato è risorto Lui sta proprio lì ad aspettarti nell’atto finale E tu ogni giorno sei morto e risorto Per arrivare al luogo del compimento nel Suo compimento c’è il nostro Questo tuo andare avanti è iniziato nel giorno del tuo battesimo

At 16,22-34

Ma Paolo gridò forte: «Non farti del male, siamo tutti qui». At 16,22-34 Questo è il grido della chiesa verso coloro Che pensano di essere liberi Invece sono schiavi delle loro idolatrie Una chiesa oggi che viene messa in galera Viene posta ai margini e isolata Una chiesa che continua ad amare e ti dice: Non farti del male A te che ti stai vendendo agli idoli per un po’ di felicità Non farti del male A te che ti stai chiudendo agli affetti per un po’ di benessere Non farti del male A te che ritorni sulla stesso luogo per poter vincere i tuoi peccati Non farti del male A te deluso dalla vita che ti ha spinto ai margini e pensi di essere fallito Non farti del male Che deluso dal tuo atteggiamento vuoi scappare Non farti del male Perché hai perso la speranza c’è Dio che ti vede sempre con occhi nuovi Non farti del male Perché sei arrivato con la rabbia a limite insostenibile e te la rivolti contro La tua vita vale più di un passero che Dio sostiene e non fa morire Non farti del male Perché la tua vita a Dio è cara e vuole che tu impari a morire e risorgere

Le decisioni sane

È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi,….. At 15,22-31 Un vero amico di Dio parla così mette prima l’amico e poi lui Troviamo gente che ha il potere Ed è vittima del proprio orgoglio e mette sempre il proprio io C’è una mentalità clericale autoreferenziale Che mette Dio come opzional Il Signore ha fiducia in noi Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Gv 15,12-17 E noi dovremmo ricambiare questa fiducia Quando leggiamo questa dichiarazione da parte di Gesù Un po’ di vergogna mi viene per tutte quelle volte Che ho usato “io sono…” Oggi so che sono amico non per merito Non perché faccio qualcosa nella chiesa Non perché molti mi stimano e mi vogliono bene Io so che mi ha elevato a Suo fratello Dal momento che mi ha fatto conoscere Suo Padre Gesù è proprio un anticlericale Perché si spoglia per farci conoscere il Padre Noi ci paludiamo di atteggiamenti non sani Per far vedere la nostra livrea come il pavone E dare gloria a Dio attraverso la nostra gloria Come è stupida la lanterna che vuole offuscare il Sole

Gv 15,9-11

Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Gv 15,9-11 Io so che Tu mi ami e rimanere in questo amore mi fa bene Tu ci ami come il Padre ti ama e il segno è la Croce Segno tangibile del Tuo amore obbediente È l’amore che è obbedienza che ci fa fatica Subito la mente ci porta fuori da questo amore E ci fa rivendicare la giustizia specialmente per i torti Rimanere in Te nonostante i torti Solo allora noi siamo veramente fertili Allora noi diamo frutti di un sapore unico L’albero da cui cogliere i frutti è la croce L’obbedienza da il frutto del perdono Si porta dietro il frutto della pazienza Quella apertura di rami che sono le Tue braccia Nasce il frutto della espropriazione totale Che tutto da e niente chiede Nel Tuo corpo inchiodato nasce il grido del frutto della libertà Chi rimane in questo amore ha come caparra la gioia Questa gioia viene dallo stare in Lui Ieri una frase tatuata sul collo di un ragazzo: “lotta per la felicità” Gli ho detto “figlio ti sei dovuto sottoporre a una tortura Devi tenere il coltello tra i denti e parli di felicità Questa felicità è troppo violenta. Preferisco stare con il Signore Che ha preso su di se tutte le mie miserie e mi ha dato la gioia di vivere” Mi ha guardato come un marziano e dire che mi conosce

At 15,1-6

In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiòchia] dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati». At 15,1-6 Nella chiesa di Antiochia c’è un po’ di confusione Per un po’ di pelle tolta al prepuzio si ha la salvezza È la confusione creata da coloro che sono perfetti secondo la carne Quando la gestualità diventa rito siamo nel paganesimo Quando la quantità di preghiere ti da accesso a Dio Siamo nel vuoto totale Dio ascolta il battito del cuore Nel battito c’è tutta la persona che vuole incontrare il Suo Creatore Quei riti morti fatti di manierismo sono forme pagane Si ama Dio in Spirito e verità La carne contiene lo Spirito e fa casa Ma la carne da se non può nulla È solo un sacco di juta senza contenuto Il contenuto è lo Spirito Santo che suggerisce parole vere In una concelebrazione al momento della pace Il celebrante si avvicinò a me avendo il pollice e l’indice attaccato Nel darmi la pace mi sembrava una ballerina indù Rimasi confuso e chiesi come mai a un confratello anziano Mi disse che poiché il celebrante aveva le dita in quel modo per aver tocato Gesù nell’eucarestia Rimasi turbato e mi dissi è la pace E mi posi una domanda che sono questi atteggiamenti strani ? Allora il devozionismo le regole fisse quella perfezione stucchevole Sono atteggiamenti carnali che non hanno a che fare con lo Spirito Un cristianesimo fatto di quantità e forma Dove è la relazione con il Signore Con il Signore ci parlo litigo lo amo sono in silenzio rido con Lui Non riesco a parlare se mi devo mettere con il collo torto Come se avessi un verme all’orecchio Oppure seduto con le mani dietro la schiena Come se fossi carcerato di una ideologia Io amo il Signore e lo amo con passione perché è Dio che mi ha salvato

Gv 14,21-26

Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Gv 14,21-26 Quante volte ho letto questo versetto E mi mette una nostalgia Come vorrei essere la tua dimora Signore? E spesso mi accorgo che la porta è chiusa Quelle volte ho ho lsciato le porte aperte E fare casa con Te mi sono sentito realizzato Santo Spirito a te chiedo aiuto affinchè sappia vivere Dammi Santo Spirito il Tuo amore Apri il mio cuore alla conoscenza del Padre Fammi abitare dall’obbedienza del Figlio In modo che io possa essere dimora della Trinità

Gv 14,1-6

«Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Gv 14,1-6 Signore dacci prima le indicazioni stradali E poi noi ti seguiremo Tommaso non si fida di Gesù vuole sapere dove lo porta Nelle canzoni alcune smelenze Dove si canta di andare dove Lui vuole Poi ci troviamo a impuntare i piedi come gli asini Perché nel giorno per giorno non conosci l’itinerario Questo ti toglie il controllo e seguirlo ti fa fatica Amico mio dice il Signore : Io sono la via non pensare un ‘autostrada Ma un sentiero di campagna sconnesso Ricordati che sulle vette non si arriva con la macchina Ma solo salendo sentieri sconnessi Sudi, lotti con te stesso Ti senti piccolo e solo, ma con Me il tuo cuore è in pace Quando arrivi non sei lo stesso della partenza Sappi anche che sono la Verità Non sono la verità dei giornalisti massoni La verità della cronaca nera La verità dei medici spiattellata ai pazienti è raccapricciante La mia È la verità che ti fa povero Perché lungo il cammino ti allegerisce dei pesi inutili Nella libertà togli ciò che è inutile e questo ti rende vero Io sono la Vita Eterna Perché se stai con me come la vite e i tralci I tuoi frutti durano per l’eternità