Artesacra

Riflessioni

Sal 31

Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,mi circondi di canti di liberazione. Sal 31 Quando facciamo verità su di noi E confessiamo al Signore chi realmente siamo Senza fare giustifiche è da quel momento Che inizia in noi il vero combattimento al peccato Passiamo dal dubbio di farcela Alla nostalgia di non farlo e quindi ci mancherà Temporeggiamo andiamo avanti e ci scoraggiamo La sirena del vizio con il suo canto ci strappa alla virtù Quano la tentazione comincia ad allontanarsi E cominciamo a respirare un po’ Arriva un nuovo pericolo il pensiero che da soli siamo riusciti È un inganno che viene messo sulla nostra strada Perché il nostro ego non vuole morire al peccato E fa di tutto per resistere E proprio in quel momento con l’accetta capitozzare il proprio io Allora l’angoscia che arrivava già prima della sveglia non c’è E Lui circonda l’anima con canti di liberazione Perché quello che avvertiva prima non c’è più

Sal 27

La tua sposa come vite fecondanell’intimità della tua casa;i tuoi figli come virgulti d’ulivointorno alla tua mensa. Sal 27 Non è l’efficienza della casa di certi biscotti Qui si parla di vite feconda È la donna che custodisce l’amore profondo Quell’amore fatto di accoglienza e ascolto Quell’amore che sa ricominciare Quell’amore che si lascia potare E che porta frutti Questi frutti sono ? Unità perché conosce la diversità E fa in modo che la diversità diventi uguaglianza Nel rispetto della singola persona Perché solo la donna conosce la diversità dei figli Armonia perché la donna ha la sensibilità del bello Benevolenza perché conosce le difficoltà e i limiti E valorizza il bene che ogni componente ha I figli sono benedizioni di Dio Portano novità nella vita della casa Virgulto d’olivo è come un ramo che nasce attaccato alla radice Sarà come la pianta madre prenderà tutto dalla pianta madre Ma avrà una forza nuova e darà futuro alla casa Ecco com’è benedettol’uomo che teme il Signore. Tutto questo Dio ti ha dato per essere felice E tu perdi tempo nel vedere in televisione E rosicare nel vedere famiglie inesistenti Va in campagna e vedi come una pianta d’olivo Ti insegna a campare Perché nel creato Dio ha impresso la sua legge Mentre la televisione ti rende stupido nel cervello E ti vuole assoggettare

Mc 7,14-23

…Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». Mc 7,14-23 Una volta al mercato vidi una mela Mi colpì per il colore acceso La buccia era perfetta liscia e lucida senza patologie Anche il picciolo era perfetto Una mela che ti viene voglia di addentare Eravamo tre amici e la mela doveva essere tagliata Fare tre parti ugualli e la quarta giocarcela La delusione fu enorme quando aprendo Vedemmo che quella mela era marcia: a tratti marroni nella polpa e nel tutolo o torso aveva un verme Facemmo questa riflessione C’è un dentro che è pieno di menzogna E che non riusciamo a fare verità Un po’ più avanti trovammo delle mele piccole Bruttarelle a dire la verità Non l’avresti date neanche ai porci Ne prendemmo un paio a testa erano dolci e buone Tirate voi le conseguenze Ricordati anche le tue cose brutte Le puoi offrire al Signore basta che ti fai amare da Lui che fa nuove tutte le cose

Un fiore

In mezzo a sterpi e foglie secche ecco un piccolo fiore Lo guardo e mi accorgo che il suo colore è forte un indaco Non è un pugno nell’occhio o un piedistallo nella diversità È una creatura che rimanda al Creatore La sua presenza da speranza perché annuncia la vita È un piccolo stelo fragile un verde luminoso Certo sarà calpestato dagli animali e finirà la sua breve esistenza In quella semplicità ha attirato la mia attenzione Tu vali di più di quel fiore e se il Padre veste cosi bene l’erba Che oggi c’è e domani e secca. Pensa a quanta cura ha per te il Creatore Allora non lamentarti se ti manca il companatico Gioisci e ringrazia che hai il necessario Non fermarti nel vedere solo ciò che vedi non è di tuo gusto Eppure un piccolo fiore elegante per il suo colore È piaciuto al Creatore farlo nascere in mezzo a foglie marce Eppure tu quanti problemi ti fai nel vedere qualcosa che non ti va Poi devi sapere che la forma di questo fiore è a calice Pronto per accogliere sia insetti noiosi o api Anche tu nella fragilità non avere paura di accogliere Se accogli non sbagli e se chi viene accolto ti sfrutta Lascia stare non ha mai conosciuto l’amore

Umiltà

Perché far male e farsi male? È una domanda che mi faccio spesso Eppure questo sport è praticato da tutti Specialmente dagli ipocriti Che ricchi del proprio orgoglio cadono nelle miserie più assurde Cercano il potere in nome delle ideologie Vane e peregrine L’orgoglio è proprio un cancro che si abbatte sull’anima E la rode fino a lasciarla senza identità E l’anima vaga sotto l’influsso del male E colpisce senza pietà Tutto questo succede nel piccolo come nel grande Eppure l’umiltà ti fa stare bene e fa stare bene Nella relazione regola gli umori Lucida e pacifica si sente a suo agio e fa stare l’altro bene Guarda la persona negli occhi e non trame Di solito l’atteggiamento dell’orgoglioso è amaro Pieno della sua giustizia coltiva la passione per il male Poi scoppia e fa danni a se stesso e agli altri Imparate d ame che sono mite e umile di cuore dice il Signore E troverete rifugio per le vostre anime Cerchiamo rifugio nel Signore attraverso l’umiltà

Eb 13,1-8

La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò». Eb 13,1-8 Spendiamoci nell’amare e nell’essere generosi Una condotta parsimoniosa è una condotta Che porta alla superbia L’avaro non si accontenta mai vuole avere sempre La sua fame non ha limite e la sua casa è triste Il povero ha fiducia nel Signore Infatti lo spirito del povero ha un legame stretto con il Signore

Dio è luce

Dio è luce Chi sta nelle tenebre non può vedere la luce Quando qualcuno è triste diciamo che il suo volto è scuro Una persona triste è senza luce Quando uno è arrabbiato ha perso la lucidità Quando stai nella pace il tuo volto è luce La tua gioia fa vedere un volto radioso Come vedi non devi mettere sul tuo volto l’intonaco Perché la luce nasce dall’interno di te Viene fuori dalla relazione che tu hai con il Signore Un cammino spirituale senza la lampada conta passi È solo una perdita di tempo Tu vai incontro alla luce Quella luce che nessun uommo può gestire Simeone nello spirito ha visto la Luce vera E ha cantato la sua gioia quella di morire in pace Luce e buio si affrontano in un prodigioso duello Quel duello che ogni giorno avviene dentro di noi È vero è duro il duello ma è prodigioso Perché nel soccoros viene la Luce vera Quella che illumina ogni uomo e ti aiuta Anche nella pasqua di oggi come quella di ogni giorno C’è questa lotta quotiidana Dacci Signore la luce della perseveranza per non arrenderci mai Perché un giorno possiamo vivere la pasqua eterna Dove le tenebre non ci sono e ci sei solo Tu Luce eterna

Il sapore della vita

Ci sono delle volte Tu stai nel pieno della desolazione E sei anche stressato Ma non puoi permetterti un riposo Tutto congiura contro di te Ti viene la voglia di mollare Tanto per non farti mancare niente È proprio in quel momento La solità difficoltà che si presenta E tu vorresti scappare E invece ti fermi ti affidi Eccomi Signore Entri con le ultime forze nell’abisso E dopo un po’ tutto è passato Avverti che la stanchezza è passata E hai capito ciò che ti era oscuro Ora è più chiaro E ti senti come uscito da un corso di esercizi Signore questo tuo modo di fare è incomprensibile Eppure mi hai fatto sperimentare la morte e la resurrezione E quando moriamo con te risorgiamo anche con te In questo allenamento spirituale assaporiamo la vita

Oltre

C’è quella stanchezza che certi momenti serpeggia nell’anima E ci smarrisce non è malattia non è lavoro pesante È come se l’anima si trova ad avere sete di qualcosa che non è acqua Allora si comincia ad analizzarsi e a perdersi Invece è il momento di andare oltre È il momento di rinnovare la relazione È il momento di dichiarare il proprio amore Nella relazione ci possono essere momenti di stanca E può succedere anche con Dio Questi momenti quando si fanno presenti La prima cosa non agitarsi o prendere decisioni Invocare il nome del Signore con tutte le proprie forze Chiedere il Suo aiuto perché stai camminando contro vento E il cuore vorrebbe scappare e non sa dove È vera questa espressione della scrittura che recita: “Se salgo in cielo la tu sei se vado agli inferi eccoti” Sei entrato in quell’oltre non avere paura Questa desolazione finirà e ti trovi a vivere altri momenti Avviene che la stanchezza non la senti più e che tutto è passato Hai fatto un altro piccolo tratto di strada che porta al cielo La nostra vita di relazione non è per niente monotona Tutto ha senso e ogni cosa parla e indica che stiamo andando Verso la cima del monte dove lo vedremo faccia a faccia

Mc 5,1-20

….ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Mc 5,1-20 Questo uomo che pasava la sua vita tra i morti Viene guarito dal Signore e vuole seguirlo Ma il Signore gli dice di tornare a casa e di annunciare un fatto importante La forte esperienza di fede che ha vissuto Entra in te e non avere paura io sono vicino a te È proprio da lì che devi partire Con dialogare con i tuoi fantasmi che ti tengono legati al passato Non sprecare la tua vita tra le tombe dei ricordi Ritorna in te nella bellezza della vita che hai avuto fin dalla nascita E racconta la tua esperienza di fede Ricordati quando hai hai cambiato vita Quando il Signore ha preso l’iniziativa con te E ha dato lo stop alla morte Sei chiamato sempre ad annunciare e a non chiuderti A raccontare il Suo amore per te Infatti per alcuni di voi è arrivato il tempo di raccontare Non i fatti negativi della propria vita Ma le opere che il Signore ha fatto nella vostra vita