Artesacra

Riflessioni

Mt7,21.24-27

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Mt7,21.24-27 Una volta che hai ascoltato la Parola Impara a metterti alla sua scuola È la scuola dell’obbedienza Obbedire come Gesù ha obbedito Il figlio di Dio di adozione è come il Figlio Unigenito Per aderire alla parola e falla carne in noi Abbiamo bisogno di imparare a vivere l’umiltà E sull’eccomi di Maria che Dio si è incarnato Quando pensiamo di conoscere la Parola Ascoltiamo il cuore e vediamo se è umile Un cuore umile attira la parola Per essere saggi secondo Dio e non secondo gli uomini C’è la scuola di Giuseppe che ti aspetta È la scuola della semplicità Giuseppe è stato trent’anni con Gesù e Maria E non ha detto niente nel vangelo Un vero uomo fa silenzio e ascolta Giuseppe sa che bisogna stare e accogliere Ecco la saggezza di Dio in Giuseppe Ha costruito la casa sulla roccia

Rm 10,9-18

Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Rm 10,9-18 So che Tu vieni e non mi deluderai Sono io che distratto con uno sguardo disordinato Guardo ogni cosa e avidamente voglio possedere Tu sei fedele alla parola data sei La Parola La mia attesa impastata nell’orgoglio Non mi fa perseverare e vado lontano da te Donami la fede per non deluderti e non illudermi Tu vieni e in questi tempi il tuo venire è pane Donami la perseveranza di stare in pace in questa attesa Fa crescere in me il desiderio di incontrarti Affinchè la mia gioia sia piena quando tu verrai Certo il canto dell’attesa si può affievolire E le sirene delle distrazioni aumentano il volume del loro canto È proprio li che il mio cuore è inquieto Cammina da fermo come un viaggiatore Che passa tutte le carrozze del treno per arrivare prima Fa o Signore che questo canto inquieto ma potente Fa tacere il canto delle sirene E arrivi a Te accellerando la Tua venuta Tu verrai al tempo giusto È in me il desiderio di vederti subito

Vigilare

Voglio stare in questa attesa Con tutto me stesso e senza nessun proposito Con la mia fragilità impaziente Ti aspetto Non ho nessuna intenzione di essere perfetto Tu mio Dio sei il perfetto ti sei preso la mia imperfezione Quando stavo fuori dall’attesa Avevo l’illusione che mi dovevi trovare perfetto Invece distoglievi lo sguardo da me Perché sono orgoglioso Voglio stare in questa attesa con tutto me stesso Perché so che ti incontrerò E so che conosci le mie vere intenzioni Ti basta solo questo perché so che Tu solo puoi guarirmi Voglio stare in questa attesa senza aspettative Non ho progetti per questo natale Come un viandante solitario e felice So che Ti incontrerò questo mi basta Quello che mi fa libero è sapere che tu mi ami come sono A che serve l’ipocrisia dell’attesa È fatta di forma e niente sostanza A cosa servono quei sorrisi di circostanza Meglio un sacco di patate che si regge da solo Che un sorriso plastificato con le mollette Voglio stare in questa attesa perché mi piace Certamente davanti a Te mi troverò a mani vuote Sono sicuro che per l’amore che tua Madre ha per me Ti metterà tra le mie braccia e io ti stringerò a me E posso dire sono un uomo Perché il Dio-Uomo per grazia mi ha dato la Sua Divinità

I settimana di avvento attesa e conversione

Lunedi Il Signore verrà in un giorno comune è il vangelo di ieri Oggi c’è la testimoniansa di un pagano che è umile e ha fede Nei tempi forti la chiesa ci propone il tema della conversione Che cosa vuol dire visto che almeno due volte all’anno parlate di questo ? Cerco di spiegarti le cose in maniera semplice In questo periodo prova a vedere la campagna Ci sono campi dove si vede solo la nuda terra E campi dove ci sono alberi e vi sono buche e rami per terra Quelli della nuda terra il seme sta marcendo E quelli dove ci sono le piante, queste aspettano che i rami vengono tolti E le buche aspettano le piante giovani per essere riempite Come vedi il terreno rimane lo stesso ma sta subendo una trasformazione Anche per te c’è una trasformazione Forse nel campo del tuo cuore è stata una parola Ora questa parola deve marcire in te… proteggila! Vigila in modo che il nemico non pianti zizzania Ora va nel campo del tuo cuore dove ci sono le buche e i rami Il rami tagliati sono tutti quei rami che non hanno fruttificato E che l’Agricoltore ha tagliato che sapienza Accantona tutto questo ai bordi del campo Anche le buche sono i vuoti del tuo cuore E che l’Agricoltore vuole piantare nuovi alberi Lui è sapiente e fa nuove tutte le cose A te darGli il consenso di piantare in te la sua volotnà Come vedi questa settimana hai un bel po’ da fare

Sal 83

Beato chi abita nella tua casa:senza fine canta le tue lodi.Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio:cresce lungo il cammino il suo vigore. Sal 83 Dio non da a noia perché ti fa vivere dal profondo di te Hai cercato qualcosa di simile per andare in te E ti sei intorcinato negli idoli e sei dipeso da loro Ma non ti sentire in colpa nella sua casa puoi sempre entrare Hai fatto di tutto per sentire di essere perfetto E invece ti sei prostituito alle cose Che non ti hanno fatto scoprire la verità che è in te Non ti arrabbiare nella sua casa puoi sempre posto Comincio a capire che queste affermazioni ti danno fastidio Solo che voglio dirti che se entri nella sua casa puoi anche danzare Anche se sei un pachiederma nei movimenti muoversi davanti a Lui È come togliere la pesantezza di una vita che ti ingabbia Tieni conto poi che rifugiarsi in Lui Sai di esistere come figlio e come padre Se figlio è colui che chiede protezione E padre è chi dona protezione In Lui trovi la forza del dono per gli altri Oggi un mondo senza padri e senza figli è un mondo di sterili narcisi I fiori poi sono come l’erba del campo Fiorisce al mattino e alla sera dissecca

Lc 21,20-28

Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina Lc 21,20-28 Quando le cose continuano nel loro ordinario E tu sul collo avverti un peso della dimensione di un ceppo E ti agiti corri il rischio che quel ceppo ti faccia male Hai letto ciò che Gesù dice nel Vangelo? Ci chiede di fermarci e pensare dove ci troviamo Quando vedi che la tua vita è tutta un tumulto Non perdere tempo a cercare un passato da colpevolizzare Piuttosto se sai di trovarti in pericolo cercati un riparo Vai sulle vette della preghiera perché a quelle altezze troverai Le tue relazioni si sono avvelenate metti l’amore e la dolcezza Dopo che hai fatto tutto questo scrollati di dosso il ceppo Alza la testa verso il cielo e aspetta perché il cielo sta dentro di te Se continui a guardare il male della terra il tuo peso ti schiaccerà Lui viene dal cielo e ti vuole portare in cielo Solo che tu guardi il cielo che è in te Alzando il tuo capo comprendi che sei libero Ogni giorno come vedi assisti alla tua morte e alla tua resurrezione È proprio necessario curiosare tra gli scritti di questi profeti nostrani? Questi profeti parlano a titolo personale Se parlassero veramente in nome di Dio Nelle loro parole ci sarebbero semi di speranza E la Parola di oggi è piena di speranza “alzate il capo la vostra liberazione è vicina”

Lc 21,12-19

Avrete allora occasione di dare testimonianza. Lc 21,12-19 Dare la testimonianza di essere cristiani È una grande occasione che il Signore ci da E la testimonianza è una vita offerta nella gioia Molte volte non occorre parlare Ma fattivamente prendete posizioni chiare e vere Molte volte il nostro silenzio è complice del male Non è un silenzio autorevole ma vigliacco e fatto di compromessi Dare testimonianza non è neanche fanatismo Perché il fanatismo viene da atteggiamenti paurosi Come vedete la vigliaccheria e il fanatismo è la stessa moneta Dare testimonianza per noi è una grazia che il Signore ci offre Per questo è un’opportunità per la nostra fede È un’offerta per donargli il nostro cuore La testimoninaza che nasce dalla relazione con Lui È morire a tutto ciò che l’anima conosce come niente Per far nascere in noi la vita e la gioia

Lc 21,1-4

….e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere». Lc 21,1-4 L’amore è nell’offerta totale di se stessi Molti pensano di dare ma danno solo il loro orgoglio Se dai anche la tua stessa vita non serve a niente Se non dai con umiltà Solo Gesù poteva vedere un’offerta simile Perché il cuore di questa vedova aveva davanti a Dio qualcosa di diverso Questa vedova si era espropriata di tutto Le proprietà non erano sue ma dei figli maschi Aveva tra le mani pochi spiccioli e la vita Il suo cuore batteva per il Signore e per i fratelli È il Padre che vede nel segreto da la ricompensa Questa vedova è mossa dalla gratuità del dono di pochi spiccioli E dalla gratitudine verso Dio, perché sa che Dio è grande Quando fai un atto di offerta guarda sempre al cuore Tanti guardano a quello che danno e lo quantizzano Tu invece quando dai cerca nel tuo cuore se c’è l’amore e la fede Altrimenti fai un atto superfluo che non ha niente a che fare con Dio Noi non riusciamo mai a fare nel segreto atti buoni Perchè le nostre insicurezze ci impongono un ritorno Abbiamo bisogno di sapere quale effetto ha avuto il nostro atto Pensate questa vedova stava dando tutto e Dio parlava di lei E lei era ignara che Dio vede realmente il bene vero che facciamo Il suo sguardo si abbassa all’umiltà della vedova Mentre distoglie lo sguardo dal bene fatto con orgoglio

Lc 19,45-45

«Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lc 19,45-45Questo tuo giudizio Signore è terribileLiberaci Signore da essere ladriFa che la tua casa sia veramente casa di preghieraLa tua casa è la casa di accoglenza dove l’accoglienza è leggeLa tua casa sia la casa del silenzioDove ogni anima possa trovare la tua ParolaLa tua casa sia la casa della paceDove il conflitto viene stemperatoLa tua casa sia la casa della bellezzaDove il bello rimanda a Te pastore belloLa tua casa sia un ospedale da campoDove chi si rifugia possa trovareCiò di cui hanno bisognoE tra i bisogni sei Tu cuore pulsanteInfatti nel silenzio della tua casa chi si ferma:trova da mangiare il pane dei pellegrinitrova la risposta ai suoi perchétrova la gioia di essere figliodove il malato trova la medicinadove il povero trava un pezzo di panedove il prigioniero la libertàda sempre la tua casa è rifugio degli uomini liberiaiutami Signore a fare in modo che la casa affidatami da Te:sia sempre un porto di mare dove si entra e si escedove la tua Provvidenza è visibile e concretadove non manca mai la gioia e il buonumoresia sempre il luogo di tuttidove gli umili danno lezionee i semplici fanno divertireniente di serio e stucchevolema sia tutto ordinario e umano di quella umanità che sa dire Grazie

Lc 19,41-44

“….perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». Lc 19,41-44 Signore fammi essere vigile quando mi vieni a visitare La ragione con i suoi pensieri mi distoglie e mi distrae E non mi fa riconosce i momenti in cui vieni Ti chiamo e penso che Tu non mi risponda E nei Tuoi tempi quando bussi non ti riconosco Tu non conosci la monotonia perché Tu vieni sempre Vieni nella gioia di un momento Vieni nella sofferenza dove mi chiedi un eccomi Vieni nel povero che non chiede e guarda E distratto passo oltre Vieni in un pianto che strazia Vieni in un sorriso che nasconde il dolore Vieni in uno sfogo di dolore violento e chiuso in me non capisco Vieni in un abbraccio che non mi aspetto Vieni in un nemico che mi combatte e mi fa del male Le tue visite certe volte mi sono oscure e incomprnsibili Tu però dammi la sapienza di saperti riconoscere e poter dire: “ eccomi !” Sono pronto ad accoglierti sempre