Artesacra

Riflessioni

Mt 7,15-20

Dai loro frutti dunque li riconoscerete. Mt 7,15-20 La fede produce frutti duraturi Non guardare i tuoi frutti potresti inorgoglirti Manifesta la tua fede con i frutti Una fede che non ha opere è una fede sterile È come il fico sterile produce solo apparenza Se guardiamo la vita dei santi hanno lasciato frutti Infatti le loro opere sfidano i secoli Perché fatte nella fede di Cristo È la fede che ti spinge a operare in Cristo Perché senza di Lui non possiamo fare nulla Noi siamo chiamati a donarci Poi quello che lasciamo dietro di noi Non siamo chiamati a vedere C’è un frutto che possiamo dare al mondo È il frutto dello Spirito Santo Perché ogni giorno siamo nel mondo per dare la Sua pace Donare la gioia che portiamo dentro Chinarci con quella benevolenza che da speranza Doniamo il nostro amore perché nasce dalla relazione con Lui E non dal sentimento ballerino che confonde gli animi I frutti che possiamo dare con l’aiuto dello Spirito Santo Sono molteplici e coloro che li ricevono possono dare gloria a Dio

Mt 7,6.12-14

Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Mt 7,6.12-14 Molti si possono offendere ascoltando queste parole Si sa chi si offende ha la coda di paglia Noi invochiamo la carità quando ascoltiamo questa espressione Condanniamo chi la dice Noi siamo quei cani che calpestano la parola Facciamo della parola un’indigestione la citiamo in tutti i momenti Poi non ci sediamo mai tra i banchi di una chiesa E ci cibiamo della parola per poi darci tempo per digerirla Se il cane rappresenta la coscienza che abbaia in noi Quando diamo la parola almeno prima di darla ascoltiamoci Poi nella pace la possiamo dare nella misura in cui l’ascoltatore è in pace Molti danno la loro esperienza di conversione Senza chiedere perché lo fanno e a chi la fanno E tanti si trovano poi crocifissi dalle stesse persone a cui hanno detto cose loro Chi sono i porci ? Sono coloro che sono avidi e intemperanti Quando tu parli a costoro sii saggio Perché questa gente ti soffoca e per scrollartela di dosso Devi trovare vie di fuga per non essere travolto Tu parli e loro dicono “ancora” Non trovarti spogliato perché hai dato senza essere saggio

2Re 17,5-8.13-15.18

Convertitevi dalle vostre vie malvagie 2Re 17,5-8.13-15.18 Perché uno prende una strada malvagia? Quando perdiamo la meta e chi ci aspetta Quando i beni che dovremmo usare per sostenerci Diventano beni indispensabili al nostro cammino Allora dimentichiamo la meta In qualsiasi cammino la meta deve rimanre fissa nel cuore Il desiderio di arrivare è importante Certo ci possono stare momenti difficili Ma questi non devono essere fondanti nel cammino Ci sono a volte nel cammino le soste Esse sono pericolose perché l’accidia compare Ti chiede di riposare e rimandare a dopo È meglio riposasrsi un pò Allora tu ti trovi nell’ozio che ti attira E il desiderio della meta si perde nel vizio I sogni scompaiono e l’effimero diventa importante Il nostro sguardo deve essere fisso e deciso verso la meta Lungo la via non fermatevi e non salutate nessuno (Gesù) Con la faccia decisa si avviò verso Gerusalemme (sempre Gesù) La meta sia fissa nel nostro cuore Fa sempre il distinguo tra la meta e il sostentamento che ti serve per andare Quando cominci a dire in te “ho fatto molto oggi” La tentazione è dietro la porta che ti aspetta Hai fatto quello che dovevi fare e si felice La stessa tentazione è per quelli che dicono di non aver fatto Lo scoraggiamento li massacra e là dove si siedono Fanno fatica a rialzarsi per andare verso la meta Nel cammino sii sempre temperante il più e il meno sono misure pericolose

Mt 6,19-23

…..ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!». Mt 6,19-23 Quando il tuo occhio è prigioniero del male non vedi altro che male Quando la luce che è in te la nascondi in un angolo buio del tuo cuore Tutto il cuore è prigioniero della tenebra Allora vedi i fratelli come mostri Un atto d’amore come ingerenza nella tua esistenza Un complimento come una presa in giro Gli occhi soggetti alle tenebre sono diffidenti e sospettosi Il cuore nelle tenebre interpreta e sospetta Se prima di incontrare il fratello ti trovi a fare ragionamenti strani Tu sei nelle tenebre, il Male ti fa dire che quella è prudenza Quanto grande sarà la tenebra? Non puoi capire Avverti solo lo sconcerto di trovarti fuori Imprimi all’occhio la vista che parte dal cuore C’era una volta un contadino che aveva prodotto solo paglia Mentre il suo asino mangiava solo fieno Si sa che la paglia è gialla e il fieno è verde Allora il contadino comprò un paio di occhiali con le lenti verdi Inforcò gli occhiali verdi all’asino che mangiava paglia credendo che fosse fieno L’amore ha sempre gli occhiali verdi

Mt 6,7-15

Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Mt 6,7-15 Quando le nostre parole non danno spazio alla Parola Il nostro pregare assomiglia un dire parole senza senso Cerchiamo piuttosto il silenzio e facciamo spazio Più che parlare nella preghiera impariamo a fare La preghiera è lavoro il dolce lavoro dello Spirito Che riempie il nostro cuore di spazi sconfinati Dove la Parola trova accoglienza e il cuore non ha confini La preghiera è pazienza perché è l’attesa della Parola La parola bussa alla porta del cuore quando vuole E sorprende l’anima vigile La preghiera è arte perché prepare a un incontro È come trovare in montagna un giglio arancione Dritto si erge tra i sassi scuri e qualche ciuffeto di erba La Parola ti porta a certe altezze e ti fa contemplare la Sua bellezza La bellezza di un momento che rimane impressa nell’anima La preghiera è riposo Perché la Parola all’anima stanca chiede di riposare sul Suo petto La preghiera è gioia perché l’anima gioisce nella Parola La preghiera è relazione perché ti fa stare con la Parola Vivente Nella preghiera troverai sempre la Parola che ti aspetta E ti porta dove tu non immagini di arrivare Se questo è poco allora non sai cosa vuoi

Mt 6,1-6.16-18

E quando pregate, ….. Mt 6,1-6.16-18 Quando preghi chiuditi nell’ultima celletta del tuo cuore E ama chi ti ha amato fin dal seno materno La preghiera del cuore porta in se la dolcezza dell’essere amati Piuttosto non mangiare, ma prega Tu non conosci la portata della preghiera e non sai la sua profondità Tante volte può succedere che fai fatica e ti distrai nel fare tante cose Tu sai benissimo che non hai voglia ma è proprio in quello sforzo d’amore che arriva la consolazione Entra in te per aprirti all’Infinito Nella preghiera puoi gridare il tuo grido di dolore arriva al suo cuore Nella preghiera non entriamo nel manierismo Piuttosto presentiamo a Lui le nostre e le altrui pene Nella preghiera apri il cuore a fa leggere a Lui che tutto conosce e sa Tante volte dal profondo delle tue viscere viene il dolore di averlo offeso Anche quella è preghiera e conoscenze di se Proprio in quel momento ricevi il dono dell’intelleto Fa sì che la tua preghiera sia vera e faccia luce E allora non temerai la valle buia e sarai luca agli altri per la Sua gloria

Mt 5,43-48

….Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. Mt 5,43-48 Vuoi essere perfetto ? Ama La perfezione sta nell’amore Mentre tu ogni giorno combatti affinchè nessuno ti veda debole Nessuno deve sapere che tu hai dei problemi Guai a te se fai vedere di essere un tipo originale Molti poiché sanno di non essere perfetti si omolagano La perfezione consiste nel dare gloria a Dio nonostante le proprie fragilità Non guardare gli uomini con gli occhi degli uomini ma con quelli di Dio In questo modo vai alla scuola del Perfetto Allora vedrai che tutti sono perfetti Le difficoltà diventano un mezzo per crescere Gli errori un modo per conoscerti meglio Le cose per apparire perdite di tempo Ricordati che si sta bene nello Spirito E nello Spirito di Dio c’è la perfezione Il corpo ti può dare un benessere temporaneo Per poi reprimerti e farti affogare nella solitudine

Mt 5,38-42

E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.Mt 5,38-42 A volte ti arrivano dei pensieri che hanno a che fare con il tuo passato Ti costringono come a ritornare indietro anche se il peccato stato perdonato Non sentirti perseguitato o vittima e non entrare in paranoia È il Signore che ti da la possibilità di perdere definitivamente la tua importanza personale Rifare le miglia che hai già camminato è doloroso È un’opportunità che Dio ti da per purificarti definitivamente Sotto sotto arriva la tentazione dello scoraggiamento Blocca questo sentimento malefico e puzzone Ritorna indietro perché Dio ti vuole far conoscere dove non l’hai amato E quell’atto era un atto d’amore è purificato dal dolore dell’offesa a Dio Non voltare le spalle all’amore che non hai amato e che si ripresenta di nuovo Anche quello è grazia perché Dio ti porta a conosce dove tu gli hai voltato le spalle Questi due versetti è il sale della conoscenza e dell’opportunità Dove l’anima viene condotta da Dio e viene spogliata da tante impurità Tu mi dirai: “ è doloroso “ Questo è il dolore della conoscenza Perché capirai le offese che hai fatto all’Amore della tua vita Mai un dono è così grande quando l’amore ti da l’opportunità Di farti conoscere dove non è stato amato

1 Re 19,9.11-16

Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elìa si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. 1 Re 19,9.11-16 La dolcezza di Dio chi può mai capirla ? Elia è rimasto solo Ha combattuto la sua battaglia ed è rimasto solo Cerca il Signore con tutto se stesso E il Signore si lascia trovare in una brezza Hai cercato il Signore da tutte le parti Hai fatto delle esperienza forti e interressanti Hai toccato il cielo con un dito e poi ti sei ritrovato da solo Il tuo amore per Lui non è venuto meno ma hai trovato il mondo ostile Accasciato e deluso ti chiudi in te e rimane forte la voglia di fare Ricordati che Dio non divide con te una bella esperienza Ma vuole dare se stesso per te Come il vento ti accarezza il viso e sai che quella carezza è per te Così Dio ti ama perché sei tu e non altri Un vento gagliardo come un terremoto ti mettono in agitazione La brezza quando passa sai che puoi esporre il tuo viso Dio quando passa ti accarezza e non ti lascia Elia ormai è scoraggiato ma lo zelo per il Signore è forte Quante volte ti sei sentito impotente e sconfitto Ma ascoltando il tuo cuore hai avvertito che non potevi mollare Nel momento della solitudine il Signore aveva già fatto tutto Il terremoto il vento impetuoso non sono forti come la brezza Dio non ti abbandona tu impara solo a cercare sempre il suo volto Lui poi ti porterà alla sua guancia come un Padre che prende il suo bambino innalzando lo porta alla sua guancia

Mt 5,20-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli….. Mt 5,20-26 Superare la giustizia affinchè possiamo entrare nella logica dell’amore Certo per fare questo devi togliere l’orologio della precisione Il legalismo che ti fa fare solo il tuo dovere e diventa deleterio per la tua maturità Non essere infantile perché hai fatto il tuo dovere Ricordati che sopra la giustizia regna l’amore Quando pensi che sei perfetto nella giustizia come fungo velenoso spunta la rabbia Il legalismo esasperato porta all’ipocrisia Le cose fatte troppe perfette hanno l’odore di naftalina Ricordati il fariseo al tempio e la sua sterile preghiera Chi vive di giustizia vive di confronto e cerca sempre la ricompensa Oggi tutti sono diventati scenziati pochi quelli saggi La tua scienza imparata sui libri ti fa essere un pollo senza sostanza Quando gli scribi interrogano il Falegname viene messo a tacere il loro sapere Compimento della legge è l’amore