Artesacra

Riflessioni

Gv 15,9-11

Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Gv 15,9-11 La gioia è frutto dello Spirito È la testimonianza della tua vita intima con Lui Come l’amore nasce dalla sofferenza La gioia è il frutto dell’intimità Nell’anima Dio riversa tutto il suo amore Questa conoscenza ci procura la gioia L’anima vuole abbandonarsi al Suo Signore Vuole aprirsi per accogliere Vuole ascoltare parole che danno vita In questo gioco d’amore fatto di verità Ogni essere ha un frutto che nessuno può rubare Nessuno vi potrà togliere la vostra gioia Perché la gioia è di origine divina

Gv 15,1-8

Gv 15,1-8 Tutti nella vita abbiamo a che fare con la sofferenza Sotto questo cielo nessuno è esentato Eppure la sofferenza è il nemico da eliminare E arriviamo anche ad ammazzare una persona Perché ci predica la sua soferenza Noi vogliamo vivere in una sorte di alienazione Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Infatti oggi c’è una sterilità sul piano intellettivo Egoismo sul piano relazionale Violenza come divertimento e tirannia come sport La parola amore è come la maionese nell’isalata russa Il suo sapore copre gli altri ingredienti che sono andati a male Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Ora c’è da guardare alla potatura è una pratica agricola dolorosa La vite viene potata perché faccia più frutto Pensate se la potatura viene fatta a gennaio si dice che la vite piange Infatti è in quel periodo che la linfa comincia a muoversi E il tralcio tagliato emette del liguido Sofferenza e abbondanza di vino e questi allieta il cuore dell’uomo Se vuoi imparare ad amare inevitabilmente hai a che fare con la sofferenza È la sofferenza che ti insegna ad essere paziente È la sofferenza che ti fa aprire alla speranza e trovare una via È nel perdere Dio per Dio che cominci ad avere a che fare con Dio Con sofferenza abbracci il tuo niente e fai posto al Tutto Questa è la vita di chi sa stare con la Vita

Gv 14,27-31

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Gv 14,27-31 Ci ha donato la Sua pace La Tua pace Signore è proprio la Tua Non è la pace del mondo Infatti la pace del mondo è subordinata agli interessi È un tacito accordo di non belligeranza È un fare finta che tutto vada bene perché non ci siano le guerre La pace che viene dall’uomo È una lastra di marmo bianca levigata Che non si riscalda al sole e non si lascia penetrare La pace che da l’uomo è una relazione dove c’è una vittima e un salvatore La vera pace viene da Dio Lui dice la”mia pace” è Sua Chiedi a Lui la pace e non avere paura La Sua pace guarisce l’intimo di ogni uomo Ho visto tanti segni di gente che riceve la pace del Signore È tranquilla si sente protetta Si!!! Guarda il mondo in modo diverso È come se ci si mette un paio di occhiali colorati per vedere il mondo

1 Pt 5,5-14

Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. 1 Pt 5,5-14 Non chiuderti nel tuo bisogno e chiedi Mettiti sotto la protezione delle sue mani È proprio di questa povertà l’assistenza amorevole del Padre Molti vogliono fare da soli e cadono nel tranello di Satana Se ci fate caso dall’isolamento nascono le violenze Quanti si isolano per rabbia anche da Dio Accetta l’umiliazione del dolore e della sofferenza Vedrai che dal tuo cuore comincerà ad uscire l’amore Ma se il dolore ti fa chiudere e isolarti C’è il leone che ti trova e ti divora stritolandoti nella sua rabbia È sotto le mani di Dio che trovi conforto Infatti la Sua mano ti accarezza e sana le tue ferite Allora le tue parole sono parole buone Diventano cibo per gli affamati E acqua per gli assetati Questo cibo offerto per amore e partorito dalla sofferenza È un vero balsamo sulle ferite del nostro tempo Vi ricordo che mercoledi c’è la messa di liberazione alle ore 21 C’è bisogno di qualche chitarrista e cantore poiché il coro delle stimmate mercoledì è impegnato con don Fabio

Gv 14,1-6

Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Gv 14,1-6 La via Tu sei l’amore che mi conduce al Padre Per battere questa strada ho fatto l’esperienza del dolore Non si ama se non si conosce il dolore che si fa amore È la strada più difficile da battere Dove i venti contrari al cammino si mescolano in paesaggi mozzafiato Il freddo e il caldo si alternano In questa via Tu sei il Compagno sicuro La verità Quando dico la verità non sono vero Perché quasi mai sono sono nel pezzo Quando esprimo i fatti e parlo di reltà Ma l’esattezza non è la verità Faccio verità su di me allora escono le lacrime Allora ti vedo Verità infinita Vedo i Tuoi occhi che mi guardano E mi rispecchio in essi Allora so chi sono È come un bambino che mangia al seno materno Guardando sua madre impara a capire di essere La vita Tu sei la mia vita e la gioia che porto dentro Tutto nasce dalla relazione con Te Voglio nascere nello Spirito ogni giorno Voglio ricominciare ogni istante Poiché mi fai capire che le sconfitte sono humus Le piccole vittorie sono perle E l’umiltà il terreno fecondo di vita In questa vita Tu sei tutto E il mio niente diventa tutto in Te

Gv 13,16-20

Gv 13,16-20 Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli… Tu Dio hai abbandonato il cielo E sei diventato uomo per insegnarci a essere uomini Anche questo non ti è bastato e ti sei fatto servo Ci hai dato la testimonianza Di chi è veramente uomo In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Oggi uomini senza Dio e senza maestri Dopo avere ammazzato i loro padri i maestri E hanno cancellato Dio dalla loro esistenza Si sono autoeretti maestri senza mai sporcarsi le mani Oggi abbiamo padri senza avere padri di riferimento Oggi abbiamo maestri che non sono andati mai alla scuola della vita Testimoni falsi che parlano al loro ego e non servono Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. I veri testimoni sono degli uomini semplici e felici Sono padri perché vivono per darsi e donare Volano basso perché hanno imparato dal Maestro Che è mite e umile di cuore Sanno dire quando è si e dire no quando è no Il verbo “dipende “ non lo sanno coniugare Sanno di essere beati perché sono dolci e forti

Gv 12,44-50

Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Gv 12,44-50 C’è la Luce che è dentro di te Per cui non ti abbattere per il dolore Nelle tempeste sappi sempre che la Luce rimane La tua fede è l’olio che fa ardere la Luce Il tuo amore la tiene legata a te La speranza non ti fa abbattere Perché non viene spento lo stoppino che fuma Credi contro ogni speranza Queste prove ti danno forza e purificano I momenti di chiaroscuro sono pericolosi Ti fanno vivere nella tiepidezza e nella mediocrità Allora l’accidia con lo scetticismo ti trascinano giù Ma la Luce continua a illuminare Ha fiducia in te e aspetta Nei momenti bui ti trovi da solo E pensi che tutto sia finito che il tempo ha cancellato tutto Tu non muoverti non ti avvolgere su te stesso Rimani in piedi come una sentinella che aspetta l’alba E se intorno a te il freddo aumenta rimani in piedi Non passerà la notte perché la Luce ti farà distinguere i colori Credi spera ama e la tua notte non ha oscurità

At 11,19-26

Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani. At 11,19-26 Mi colpisce che i cristiani furono chiamati Non c’è scritto si chiamarono cristiani Furono visti che vivevano in un certo modo Perché seguivano Cristo Oggi invece i cristiani si distinguono dalle divise Resto colpito da come vestono alcuni Poi vai a vedere e non trovi niente Solo l’orgoglio di appartenere a qualche movimento Oggi non facciamo più paura perché vogliamo distinguerci Infatti ci stiamo estinguendo Perché abbiamo dimenticato Che Dio continua a guardare il cuore e non la forma Erano uniti mentre oggi vediamo il frazionamento e la lottizzazione Papa Francesco ha questo anelito di unità Erano gioiosi per la loro vita intima con Cristo Cristiani musoni non sono ammessi in paradiso Mettevano tutto in comune e dividevano i loro beni Non riusciamo a condividere neanche la gioia Però sono fiducioso perché ho visto un mondo Che come una foresta silenziosa cresce Non ti scoraggiare ma continua a proporre la vita Porta con te la pace del Signore

Gv 10,1-10

…le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. Gv 10,1-10 Tu mi conosci per nome Sono un mistero a me stesso Tu invece conosci ogni cosa di me Voglio conoscere te per conoscere me Conducimi fuori di me per perdermi in te È in quel fuori la soluzione Nel pascolo dove mi conduci Trovo il vero pane che mi sazia È quel nuovo antico Quando risuona in me mi rende vivo Porta ai tuoi pascoli la mia anima Falle conoscere il suo nome Riempi il suo spirito della tua bellezza È il bello I sensi umani sono ostacolo tu purificali Da loro la conoscenza della vita A caratteri d’oro stampa nel cuore La parola di vita È alimento solido che rinforza lo spirito E quando Tu mi dici “vieni” Allora vengo per fare la Tua volontà Perché voglio solo Te

Gv6,52-59

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Gv6,52-59 Tu in me e io in Te È un soffio di vita Invisibile all’occhio dei sensi L’occhio dell’anima è accorto L’incontro avviene È la fede a dirmelo? No! Non solo È l’amore che fa ? Si ! È l’amore La fede mi dice che Ti incontro L’amore mi fa fare esperienza di Te È in quel tempo non tempo Che i cuori si incontrano Un piccolo moto è uno sforzo Un pensiero è un discorso Un’ emozione è disturbo So che ci sei e questo mi basta Presenza ineffabile Mi fa sazio questa presenza L’attimo è intenso e lascia il segno Ho solo un bisogno fare silenzio