Artesacra

Riflessioni

Vangelo di Gv

Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. È iniziato l’anno quanti propositi ! Che già si sono infranti con la fragilità di ciò che noi siamo Non scoraggiarti sei partito pensando di essere perfetto Hai pensato questa volta ci riuscirò e invece è come prima se non peggio Il Vangelo di oggi ti propone l’incotro degli apostoli con Gesù È alla fine di un giorno questi hanno lasciato Giovanni E seguono Gesù lo chiamano maestro gli chidedono l’indirizzo E Lui l’invita a stare con Lui Forse è il caso che ti metti in cammino E non ti guardi allo specchio per dirti quanto sei bravo Cercalo per starci insieme non devi fare niente Lo stare è molto più importante del fare Una relazione verace coniuga il verbo stare La tua presenza è importante più del fare Lo stare riempie la tua esistenza mentre il fare agita Lo stare è senza aspettative mentre il fare aspetta Lo stare riempie il cuore di particolari il fare è dozzinale Lo stare ti fa presente nel qui ed ora il fare ti fa guardare il futuro Non programmare niente per stare con Lui Perché anche alla fine di un giorno Lui ti invita a stare Chiedigli dove abita è Lui il segnale e l’indirizzo Come vedi i tuoi propositi sono forme egoiche che non hanno un Tu

Buon Natale

I pastori fanno la fila davanti alla grotta Ognuno porta qualcosae e le lro mani sono piene Proprio lui Giaginto era l’unico che aveva le mani vuote Si trovò nella fila in colonnna I pensieri galoppavano nella sua testa E il colorito della faccia era rosso fuoco per la vergogna Diceva: “ Farò una figuraccia tutti hanno qualcosa e io niente” Assorto tra i suoi mille pensieri si trovò davanti alla santa famiglia La Madonna non sapeva come fare i regali da prendere e il Bambino Appena vide Giacinto gli disse: “ Mi tieni il Bambino mentre io prendo i regali” Anche questo natale hai le mani vuote e vorresti presentarti in modo diverso Non scoraggiarti e non chiuderti potrai avere sempre tra le mani il Suo corpo Lui indifeso si lascia prendere dalle tue mani Le mani poi quando sono libere da pesi possono sempre accogliere Buon Natale

Lc 1,46-55

In quel tempo, Maria disse:«L’anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, …………………………………………… Lc 1,46-55 Cantare il mio magnificat come lo hai cantato tu Maria Mi è proprio difficile perché certamente non do gloria a Dio Canterò l’opera che Dio ha fatto in me E questo è pericoloso per un orgoglioso come me Mi è più facile nella mia fragilità Cantare benedicendo Dio perché mi è Padre E Lui da quando ha creato l’uomo non ha smesso mai di amarlo Nessun uomo si può accreditare come primogenito L’Unico è il figlio suo primogenito Lui incarnandosi ha inchiodato il Suo amore sulle croce Benedico la Sua resurrezione che mi fa sperare nella vita eterna Ogni monte è il Carmelo dove Lui si manifesta Con la Sua destra sorregge il debole e conduce lo sviato Chi cade nell’abisso della paura viene stanato dal suo amore Toglie la parola ai bugiardi e ai lattanti da il potere della verità La sapienza del Suo amore è in mano ai semplici Ai dotti li fa blaterare come scimmie La Sua misericordia non ha limiti E beati coloro che hanno impresso nel loro Spirito il Sigillo del Suo amore

Il fiume

Come un fiume l’amore esce dalla Sorgente E lungo il suo percorso permea le zolle E là dove la terra era nuda la riveste Il manto della fertilità colora ciò che prima era brullo Apri le chiuse del tuo cuore e permetti all’amore di transitare Non fare del tuo cuore una diga Perché la bellezza dell’amore è rinnovarsi È l’Amore che fa nuove tutte le cose Tre sono i verbi che l’amore non coniuga Trattenere nascondere possedere Quando una creatura si fa permeare dall’amore Ha superato la giustizia ed è entrata nel palazzo del gran Re La gioia della fatica porta al cuore la pace E la creatura entra in se fin dove l’Amore lo permette Anche le inquietudini hanno un sapore diverso Perdere la relazione con l’Amore è diverso dal peccare Il primo è un gioco d’amore dovuto alla finitudine dell’uomo Il secondo è un’azione che volge le spalle all’Amore Entra in questa conoscenza e la grazia diventa sapienza Perché abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha per noi

La lanterna

L’Amore nasce nudo L’Amore muore nudo Tante volte ti vesti per coprire il gelo che hai dentro Pensi che così ami L’Amore è sempre lontano dallo spettacolo Perché è la finzione dell’amore È natale siamo buoni Almeno un padre assente a natale si presenta con un regalo L’Amore nasce nudo e si da Non ha niente visibilmente Niente che io possa dire “mi può dare” L’alchimia avviene nell’accoglienza Accogli quel Figlio e sarai figlio di un Padre Natale è la festa dei figli di Dio Non ti hanno mai fatto sentire figlio ti hanno gasato a mille Facendoti comprare o donarti regali e abbagliandoti con le luci Un piccolo fuoco che riscalda la notte fredda È più di tutte le luminarie messe da tutte le parti L’Amore si è fatto carne ha la mia carne Porta in sé il dono della divinità In questo Figlio le due nature sono unite A me uomo da speranza Niente è impossibile al Padre È proprio in questa nudità che si dona Tu Gesù ti riveli nella Divinità Trovatemi un dio tra i vostri dei che nella fragilità della carne Si è rivelato Dio il Dio dell’Amore

… Non cerca il suo interesse

… Non cerca il suo interesse “Voglio qualcosa anche per me” E dici: “ che l’amore non cerca il suo interesse e poi vuoi qualcosa per te ? “ Dentro di noi succede così e questa verità dobbiamo saperla Altrimenti ci sentiamo dei salvatori egoici E non affondiamo le radici dell’amore in noi Sapere che voglio qualcosa per me Mi fa essere umile perché è l’amore che mi da In modo che quando amo la gioia che viene in me È frutto dello Spirito e non dello sforzo egoico Assaporare quel frutto mi fa abbandonare all’amore Molti si vestono da salvatori e prendono bastonate Diventano vittime e pensano che stanno amando Invece non è così si stanno facendo del male Sono pericolosi per se e per gli altri Non vanno in profondità con se stessi E sono decentrati perché i bisogni repressi accampano i diritti Chiedi allo Spirito Santo di invadere la tua vita Egli verrà da te e ti riempirà del suo amore E non sarai tu ad amare ma l’Amore in te ama

…. Non manca di rispetto

…. Non manca di rispetto Forse tu non sai che l’uomo ha intorno a se anelli di protezione Ha la sua storia Ha la sua esistenza Ha il suo dolore Ha la sua dignità Ha tante cose sue e queste intorno a lui fanno da giardino In quel giardino non puoi entrare come un cavallo Perché i tuoi zoccoli possono strappare l’erba della sua speranza Per accedere devi chiedere il permesso Pensa lo stesso Amore Creatore Bussa alla porta e non entra fino al Si dell’uomo L’amore come mendicante bussa all’entrata e ti chiede il permesso Aspetta che tu gli apra A maggior ragione tu uomo Fermati all’uscio e aspetta

…. Non si vanta

…. Non si vanta Nel guardare le esperienze degli altri Hai beccato un mangime vomitato L’hai indossato come fosse un tuo stile di vita E invece è risultato qualcosa che poi ti ha fatto scappare Perché man mano che ti avvicinavi all’alltro eri mancante E le tue parole come bolle di sapone fuggivano via Per certi sentieri ripidi e scoscesi e altre volte erti Hai incontrato la Sorgente dell’Amore Proprio lì su quel pratone dove i cavalli liberi correvano Hai chiesto all’amore di lavarti Certe volte quando vedi l’acqua Alla luce del sole e quella fonte sembrava una vite Per bucare le bolle di pus che rappresentavano Il tuo essere un personaggio e non una persona Le cicatrici stanno la a indicare la lotta e la vittoria E la Sorgente ti ha reso stabile Ha lavato le brutture e ha allegerito la tua esistenza Il peso dei personaggi teatrali sono via Ora ti rimane solo l’Amore è

1Cor 13,4

…non è invidiosa la carità 1Cor 13,4 C’è un bisogno insaziabile d’amore Che non viene riconosciuto e verbalizzato E l’anima vaga nel guardarsi intorno con tristezza O vuole possedere in modo che l’altro non possa fuggire La gelosia vaga nella ricerca di un amore E non lo trova deve tornare da dove è partita Scendere proprio là nell’abisso delle sue ferite Prenderle e donarle all’Amore non amato È proprio mettendole ai Suoi piedi E contemplando quei piedi bucati perché sono andati Quelle mani bucate perché hanno dato Quella piaga come voragine dell’Amore pieno Che le ferite vengono prese E quel bisogno insaziabile d’amore Da a quell’anima la libertà di essere se stessa Infatti l’amore è libero da qualsiasi interesse egoico

1Cor 13,4

L’amore è magnanimo, benevolo è l’amore 1Cor 13,4 Questo sono gli attributi dell’amore Paolo non dice che tu devi fare qualcosa per essere benevolo Non è una legge morale da mettere in pratica Sappi che l’amore è più di quello che tu possa realizzare Entra in contatto con l’amore che è in te Poiché l’amore è in te lo puoi dare e ti cambia le relazioni L’amore in te è come il lievito che messo nelle relazioni Fermenta la massa L’amore è magnanimo è di un cuore dilatato Il cuore chiuso si rintana in quegli spazi e non è capace di dare Un cuore dilatato o paziente vuole che nessun spazio è al buio Spera e lotta che tutto si apra Affinchè gli angoli reconditi abbiano la luce necessaria per dare È benevolo Vuole il bene dell’altro Arriva nel profondo di se dove lo Spirito Santo parla alla sua anima È per questo che l’amore è sempre ottimista Si da senza fare distinzioni ama tutti e per primo Si china sul fratello e dal profono da il meglio del suo amore Sa che questo amore è stato messo dall’Amore