Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Gv 15,9-17
Gesù ti chiama amico e ti ha scelto
Anche a Giuda nel silenzio dell’orto degli ulivi lo chiama amico
Crede ancora che Giuda possa tornare indietro
Se meditiamo sull’unità di misura dell’amicizia che è:
L’Amore totale e senza riserve
E conoscenza profonda intima
Dobbiamo comprendere che siamo chiamati a certe altezza nell’amicizia con Lui
Possiamo fare anche canti adolescianziali e proporre ad altri di avere un amico che li ama
Tutto ciò non risponde alla profondità di questo Amore
Dio vuole passare da una preghiera sbiascicata con stanchezza che tu reciti
A un rapporto intimo che si svolge nel silenzio della notte e sussurrato all’orecchio
Non so che cosa procura a te questo pensiero amico mio
Fatto sta che quando ti ha scelto Suo amico tu entri a far parte di quell’amicizia senza tempo
Ogni momento nel fermarti Lo trovi ad aspettarti
Vuole stare proprio con te e vuole avere una relazione con te
Noi come pecore senza pastore erriamo in cerca di un affetto
E Lui sta lì ad aspettare la nostra presenza che sempre latitante cerca altro
Esci da te stesso e poni ascolti a questo Amico
Già sento la tua espressione superficiale “non ho tempo ho tante cose da fare”
Stai scappando dall’intimità affettiva di tua moglie tuo marito tuo figlio tua figlia e altri
Come puoi perdere tempo ad ascoltare un Dio amico che ti parla?
È un rebus o superficialità?
Siediti… e ascolta…