Infatti noi siamo schiavi; ma nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati: ci ha resi graditi ai re di Persia, per conservarci la vita ed erigere il tempio del nostro Dio e restaurare le sue rovine, e darci un riparo in Giuda e a Gerusalemme». Dal libro di Esdra
Prigionieri erranti andiamo vagando schiavi del nostro peccato
Sogniamo una terra che ci accolga e ci dia salvezza
Ma troppo è lo sconforto che ripiegati su noi stessi non abbiamo mete
Anche il corpo tempio santo di Dio ci abbandona e l’anima cerca un riparo
Un territorio benedetto da Dio dove il corpo e l’anima trova rifugio è il tempio
Le macerie della vita vengono ricostruite dalla Sua misericordia
È la confessione il medicamento che la chiesa ha per la guarigione
Allora l’anima lavata nel sangue dell’Agnello riprende il suo vigore
E s’incammina verso la meta la Gerusalemme celeste
Non ti scoraggiare tu che cammini dopo una salita
Gerusalemme si presenta in tutto il suo splendore
E dritto per le sue viuzze popolate e vive arriverai alla porta del sole
Di la verrà dall’Alto il Sole che sorge e porterà luce al tuo cuore