Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Rm 13,8-13
Molti vogliono amare il prossimo e hanno le più belle intenzioni
Poi vai a vedere con il prossimo hanno una relazione falsa
E quello che è peggio di tutto con loro stessi non hanno amore
Ci sono di quelli che si fanno in quattro e poi sotto sotto aspettano riconoscimenti
Ci sono di quelli che calcolano il loro dare in base alla possibilità di entrate
Ci sono di quelli che fanno finta di amare il prossimo ma sono legati alle loro paure
La cosa più terribile e pericolosa nella relazione con il fratello è usarlo
Tu se veramente hai deciso di amare il prossimo comincia ad aver cura di te
Cerca di mangiare bene e prepararti la tavola anche se devi mangiare un panino
Perché mangiare bene è saper vivere e questo non significa abbuffarsi o compensarsi
Altrimenti nelle relazioni ti abbuffi di conoscenze e non ami nessuno
Non farti prendere dall’ansia perché controlli e hai paura che la neve si scioglie in tasca
In questo modo non ami il fratello che ti sta difronte ami solo il tempo che passa
La tua curiosità è come quella di una bertuccia e vuoi entrare nella vita del fratello
Ricordati che questo non è amare
Tu invece allenati a non curiosare quello che dicono gli altri sul tuo conto
Perché rimani schiacciato e hai paura di te stesso piuttosto diffida di te
Affidati al Signore e nelle relazioni cerca di imparare dalla ricchezza del fratello
Amare se stessi è arte e bellezza
Amare il fratello è gioia e armonia
Di piuttosto che non sai amare che mettere i manifesti sulla tua capacità di amare