Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. Sal 70
Quando leggo questo salmo il mio pensiero va alle montagne
Ricordo una salita sulla ferrata Castiglioni ero giovane
E non ero vestito adeguatamente e le scarpe non erano adatte
L’incoscienza la paura del baratro quando le scale si interruppero
E cominciò un piccolo tratto dove ci sono le funi di acciaio
dovetti stare vicino alla roccia quasi abbracciandola
li capii la bellezza e la maternità della montagna
Nell’incoscienza e la superficialità corri il rischio di perdere la tua anima
E la paura del baratro ti fa perdere le coordinate
Vaghi tra la gente come un errante smemorato
Proprio allora fa corpo con Dio
Lui non ti respinge se tu hai il coraggio di avere una relazione sana
Senza quei fronzoli moralisti o discorsi infantili del fare
O peggio ancora promesse che sono dettate dalla paura
Tu fa corpo con Lui
Lui ti accoglie nel suo seno com il figlio amato e unico
È proprio in quel contatto avverti che non ti respinge
Anzi Lui sa che tu hai bisogno e Lui è fedele non può tradire se stesso
Come la roccia che quando l’abbracci avverti la solidità dell’accoglienza