Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio. Gal 6,14-18
Quello che conta è “essere una nuova creatura”
Il vecchio ci imprigiona e pensiamo al passato
Ormai non è più tra le nostre mani
La paura di essere condannati a morte ci fa perdere la ragione
E ci rattrista nello spirito
Allora è meglio morire, conclusione affrettata e superficiale
E Lui ci chiama ci richiama ci attira ci vuole affinchè possiamo rinascere
E noi ci ostiniamo a ragionare per non credere
Siamo noi che ci priviamo della gioia
Non sappiamo rinascere dall’Alto perché abbiamo lasciato fuori lo Spirito Santo
Fallo entrare in te e non avere paura di essere amato
Quando ci lasciamo trovare da Dio invece di dirgli grazie
Il primo pensiero balordo che ci viene in mente :
“Questa gioia quanta sofferenza mi costa?”
Che domanda provocatoria e dura che facciamo
Lui non prende d’aceto continua a volerci fare nuovi
Cerca di ragionare veramente
Quante volte davanti a delle moine hai ceduto e poi sei rimasto deluso?
Ora che lo Spirito ti aspetta e non vede l’ora di amarti
Tu ti comporti come un amante smemorato
Almeno per onestà affettiva ricorda il tempo che hai tradito
Questo ricordo diventa salutare quando non monti in superbia
E non apri una partita unica la cui voce è solo avere
Oggi è la festa di Francesco d’Assisi spogliati di tutto
E di con Francesco non più figlio di Pietro di Bernardone
Ma Padre nostro che mi fai nuovo con il tuo abbraccio misericordioso