Artesacra

Gv 16,16-20

“Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?».

Gv 16,16-20

Per mia fragilità quel poco diventa eternità

Quando mi allontano da Te

E quando la Tua presenza viva è in me

Allora l’Eternità è un attimo

Tu sai far fare al mio cuore dei salti

Dove il tempo è unità di misura secondaria

E il cuore è triste per la tua assenza

Non invidia la gioia del mondo

Io so Chi Tu sei per me

E il mondo non può dare ciò che non è

Quei fuochi d’artificio che da il mondo

Non danno al mio cuore il vero senso della bellezza

Quella superficialità passata come pensiero profondo

Non arriva alla conoscenza di cui ha sete il mio cuore

Tu sei il Solo che sazia la mia sete

Perché io so che Tu hai sete di noi

Piccole gocce isolote che quando siamo uniti

Rallegriamo il tuo cuore

Se noi capissimo

Che solo nell’unità il nostro ego potrebbe morire

Allora la Tua Tunica non verrebbe strappata

dal serpente del moralismo o da quello del legalismo

oggi esiste uno più pericoloso l’ideologismo

Oggi Santo Spirito Tu che sei chiamato

A fonderci nell’unità facci capire la meta

E di andare avanti dove l’Uomo della Croce ci aspetta

È proprio sulla collina dove è morto

E vicino è il luogo dove è Risorto

Facci compendere che siamo un popolo di Redenti

E non individui che hanno tra le mani le vesti tirate a sorte

Liberaci Santo Spirito da questo serpente