Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». Lc17,7-10
Gioire del fatto di aver fatto quanto l’Amore ci ha ordinato di fare
Noi cerchiamo sempre quella piccola ricompensa
La gratitudine del padrone verso di noi
Per questo su di noi qualsiasi persona o cosa ha potere
Il capo a cui ci dobbiamo inchinare sperando in qualche briciola
La nostra brama di potere per emergere
e qui ci inventiamo di tutto discussioni e confronti
che non portano a niente è solo per emergere
Ma chi è il servo?
E’ un amante del servire fa il bene che gli è permesso
Quando ha finito
E’ come quel contadino che ha finito il raccolto
Si siede tra i sacchi di grano con il cappello di paglia in testa
e un filo di paglia tra i denti guarda ciò che ha raccolto
lui sa che quel grano diventerà pane e sarà anche corpo di Cristo
Quanta gioia in quella fatica
Lo so per noi non è così, pensa per un momento
“vi farò pescatori di uomini”
Non si pescano gli uomini per indottrinarli
Ma per dar loro le chiavi della felicità
Per far si che loro possono incontrare Dio
e una volta che l’hanno incontrato tu ne resti fuori
O far si che due persone si incontrano
e tu che hai lavorato per questo ne resti fuori
Allora come il pescatore ti stendi nella barca con le mani dietro la testa
e guardi l’Onnipotente che ti ha permesso di fare questo servizio
Sei inutile in quella relazione perché le creature si sono connesse
tra loro e con il Creatore
E tu dirai all’Onnipotente “Grazie Signore che mi hai permesso di servire”