In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lc 19,45-49
Gli spazi della preghiera sono luoghi di Dio
Gesù parla della “mia casa”
La Sua è una casa sobria
E’ lo spazio che Lui ci dà per fermarci con Lui
Possiamo abbellirla per dargli onore
La sobrietà degli arredi non deve offendere il povero che vi entra
Perchè Dio accoglie tutti
Non deve diventare un covo di ladri
Dove gli uomini stanziano per fare i loro interessi
Pregare non vuol dire costringere Dio a scendere
Ma chiedere a Dio di salire a Lui
La preghiera del ladro santo la ricordiamo solo il venerdì santo
“Gesù ricordati di me quando entrerai nel Tuo regno”
Chi prega sa benissimo che vuole salire con Lui
Anela a uscire dallo spazio circondato di muri
La chiesa deve aiutarci a rapire il cielo
E non essere ladri di galline
Schiavi di commerciare Dio per pochi euro
Questo essere ladri di galline non ci porta da nessuna parte
Ci fa stare fermi nelle quattro mura
Che con il passare del tempo diventano prigioni