Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Mt 20,17-28
Quando si perde la gioia di servire
Fatti questa domanda:
Ho sempre servito con l’Amore?
Oppure il mio servizio aveva un altro fine?
Oggi il servizio è una rutine alienante
Non da gioia, perché si è perso l’Amato
Non si serve più l’Amato nel fratello
Bensì si serve l’istituzione e non la comunità
E se amo è solo perché mi sento altrimenti tutto ciò non mi interessa
Poi coloro che sono a capo vogliono solo comandare
E chi non ha mai obbedito diventa arrogante e presuntuoso
Allora tutto il servire è senza anima
Tante anime semplici si scoraggiano e restano deluse
Signore aiutaci a comprendere questo sacrificio che ci fa uno con te
Quello che più sconcerta è che noi siamo diventati atei nella prassi
Più che piacere a Dio vogliamo piacere agli uomini
E sul compiacimento verso gli uomini siamo diventati mediocri
Tanto che il nostro amore si riduce alla funzionalità gestionale
Tempo di conversione per servire occorre umiltà pazienza e un po’ di autoironia
L’autoironia ci ridimensiona per non sentirci i salvatori della patria
Sapere poi che si fa qualcosa per piacere a Dio
Si entra nella logica dell’amore senza fine