Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti» Mc 9,30-37
Nella vita spirituale ciò che conta è la semplicità
Spesso la nostra vita spirituale la viviamo in maniera complessa e complicata
L’adattiamo ai tempi correnti e alle difficoltà che questi ci impongono
I dodici stanno con il maestro che ha fatto un annuncio
E’ il suo secondo annuncio della sua morte
Stanno con Lui e pensano quali strategie da mettere in atto
Chi deve comandare e chi può comandare,
quando il maestro sarà morto.
Vogliono portare avanti il regno con strategie.
La vita spirituale diventa un inferno di regole,
quando uno vuole arrivare alla perfezione
e poi comandare sugli altri.
La vera spiritualità parte dall’accoglienza del piccolo
Chi accoglie un bambino accoglie Dio
e la Trinità abita in lui e l’amore in lui è perfetto
La spiritualità fatta a salti mortali porta alla discussione e alla divisione
Non tiene conto del fratello e del piccolo ma solo la perfezione egoica