Prima di entrare nel triduo pasquale occorre avere la vocazione del discepolo
Un vero discepolo ha bisogno di conoscere e imparare
La conoscenza di questi giorni è fatta:
di silenzio di ascolto di fede di apertura di preghiera, affinchè le grazie di questi giorni possano cadere come su un terreno preparato alla semina.
Ferma la testa con i suoi pensieri e i suoi affari contempla la follia dell’amore che si consegna
È in questo silenzio che troverai pace
Dona questi giorni all’ascolto di parole, dure, violenti e dolci dove l’angoscia dell’Uomo della croce si alterna con invocazioni, preghiere suppliche e decisione nell’amare l’uomo fino in fondo.
La tua fede non sia un sentire Lui c’è indipendentemente dal tuo sentire allora consegnati a Lui
Apri tutto te stesso non lasciare nessuna parte del cuore nel buio basta un poco di lievito vecchio nascosto nelle pieghe del cuore e le muffe delle ansie delle aspettative della presunzione non ti fanno celebrare la gioia di sapere che tu puoi vivere in eterno con la tua carne
Tutto ciò va alimentato con un dialogo continuo quel dialogo che rende l’anima leggera e la porta fuori di se dove può vedere e percepire che la sua originale vocazione era di stare nel seno della Trinità