Artesacra

Una domanda

Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Mc 8,27-33A questa domanda non avrei saputo rispondere 50 anni fa40 anni fa non avrei risposto per ignoranzaPoi sono andato a cercarti e non ti ho trovatoPerché cercavo me stesso e non Tee oggi ti rispondo :Sei l’Uno che si fa trovareSei speranza che rinnova il cuoreSei vita che non ha tempoSei respiro che mi sostieneSei amore che si lascia amareSei l’amore che trasfigura il mio voltoSo di appartenerti e questo mi da gioiaSo che mi appartieni e questo mi da forzaLo Spirito che Tu mi hai donato mi dice:Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello. Gen 9,1-13Signore ho trovato la risposta :“Sei un melograno”Sei Tu Santo Spirito come un melogranoCon un colore che sa di anticoDentro tanti piccoli semi zeppati tra loroCon il colore rosso del sangueOgni seme definito nella sua individualitàCon la stessa luce brillanteE ogni seme con il suo minuscolo peduncoloÈ attaccato al soffice tessuto legnosoI semi non si possono contare sono tantiRappresentano l’umanità racchiusa nell’unitàSei Tu Gesù che prima di morire hai chiesto al Padre:“Che tutti siano una cosa sola come Io e Te”Un testamento è valido dopo la morteQuesto testamento porta in se la Tua morte e la Tua resurrezione

Il silenzio pauroso

La nostra tristezza fa vedere Che Gesù è rimasto nella tomba Siamo come quelle guardie pagate Che vigilano la toma del Signore In modo che il nostro vittimismo possa trionfare E Lui lascia tramortiti coloro che vogliono questo Li disperde nei pensieri del loro cuore Mentre a coloro che lo cercano Risorto L’angelo dice: ”So che voi cercate Gesù, non abbiate paura è Risorto” Questa è la bella speranza di cercarlo E trovarlo Risorto tu puoi essere un messaggero del Risorto E potrai dire agli uomini di chiesa che hanno smarrito la via Va in Galilea la troverai il Signore che ti ha chiamato A coloro che hanno abbandonato la fede in Lui Puoi dire Lui ti aspetta sempre in Galilea dove l’hai incontrato Le guardie ritornano dai sacerdoti Viene comprato il loro silenzio A quale idolo hai venduto la tua parola ? Quante volte il Risorto è apparso nella tua storia ? E tu indifferente e hai taciuto per paura Non tacere non scoraggiarti non venderti Lui ti aspetta nella Galilea delle Genti Lì troverai la Luce e sarai luce in questo mondo di robottini

Il respiro di Dio

Ti è mai capitato durante una confessione o durante un colloquio che a un certo momento hai fatto un respiro un po’ più lungo del solito ? Ti sei chiesto come mai questo ? Certamente hai dato un’interpretazione psicologica Ma non è proprio così Le letture che abbiamo ascoltato in questo tempo Hanno parlato della creazione Al sesto giorno Dio creò l’uomo e per dargli vita Soffiò nelle sue narici Noi siamo fatti di terra e di cielo La terra è tutto ciò che Dio ha fatto nei primi 5 giorni Il cielo è la creazione dell’uomo con il respiro E la benedizone di tutto il creato il settimo È quel respiro di Dio abbiamo ricevuto la vita A cui noi dobbiamo tener conto Oggi non sappiamo respirare ansiosi come siamo Perché viviamo la nostra pentamana Fatta di cinque giorni per le cose del mondo Corriamo ci affanniamo ci distruggiamo per la terra E poi il respiro che ci sostiene e la benedizione Li trascuriamo, o meglio lo stato di inerzia ci fa continuare E viviamo gli altri due giorni nell’apnea Un giorno le membra del corpo fecero un convegno O meglio prepararono un evento (scusate è il linguaggio odierno) E ogni membro diceva che era importante Ma il corpo continuava a vivere da un angolo della sala lo spirito disse “senza di Me non potete vivere “ Tutti risero ma dopo un po’ che lo spirito era andato via Il corpo mori Viamo a distruggere la creazione dei cinque giorni E non goderci il respiro di Dio e la sua benedizione

Sal 31

Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,mi circondi di canti di liberazione. Sal 31 Quando facciamo verità su di noi E confessiamo al Signore chi realmente siamo Senza fare giustifiche è da quel momento Che inizia in noi il vero combattimento al peccato Passiamo dal dubbio di farcela Alla nostalgia di non farlo e quindi ci mancherà Temporeggiamo andiamo avanti e ci scoraggiamo La sirena del vizio con il suo canto ci strappa alla virtù Quano la tentazione comincia ad allontanarsi E cominciamo a respirare un po’ Arriva un nuovo pericolo il pensiero che da soli siamo riusciti È un inganno che viene messo sulla nostra strada Perché il nostro ego non vuole morire al peccato E fa di tutto per resistere E proprio in quel momento con l’accetta capitozzare il proprio io Allora l’angoscia che arrivava già prima della sveglia non c’è E Lui circonda l’anima con canti di liberazione Perché quello che avvertiva prima non c’è più

Sal 27

La tua sposa come vite fecondanell’intimità della tua casa;i tuoi figli come virgulti d’ulivointorno alla tua mensa. Sal 27 Non è l’efficienza della casa di certi biscotti Qui si parla di vite feconda È la donna che custodisce l’amore profondo Quell’amore fatto di accoglienza e ascolto Quell’amore che sa ricominciare Quell’amore che si lascia potare E che porta frutti Questi frutti sono ? Unità perché conosce la diversità E fa in modo che la diversità diventi uguaglianza Nel rispetto della singola persona Perché solo la donna conosce la diversità dei figli Armonia perché la donna ha la sensibilità del bello Benevolenza perché conosce le difficoltà e i limiti E valorizza il bene che ogni componente ha I figli sono benedizioni di Dio Portano novità nella vita della casa Virgulto d’olivo è come un ramo che nasce attaccato alla radice Sarà come la pianta madre prenderà tutto dalla pianta madre Ma avrà una forza nuova e darà futuro alla casa Ecco com’è benedettol’uomo che teme il Signore. Tutto questo Dio ti ha dato per essere felice E tu perdi tempo nel vedere in televisione E rosicare nel vedere famiglie inesistenti Va in campagna e vedi come una pianta d’olivo Ti insegna a campare Perché nel creato Dio ha impresso la sua legge Mentre la televisione ti rende stupido nel cervello E ti vuole assoggettare

Mc 7,14-23

…Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». Mc 7,14-23 Una volta al mercato vidi una mela Mi colpì per il colore acceso La buccia era perfetta liscia e lucida senza patologie Anche il picciolo era perfetto Una mela che ti viene voglia di addentare Eravamo tre amici e la mela doveva essere tagliata Fare tre parti ugualli e la quarta giocarcela La delusione fu enorme quando aprendo Vedemmo che quella mela era marcia: a tratti marroni nella polpa e nel tutolo o torso aveva un verme Facemmo questa riflessione C’è un dentro che è pieno di menzogna E che non riusciamo a fare verità Un po’ più avanti trovammo delle mele piccole Bruttarelle a dire la verità Non l’avresti date neanche ai porci Ne prendemmo un paio a testa erano dolci e buone Tirate voi le conseguenze Ricordati anche le tue cose brutte Le puoi offrire al Signore basta che ti fai amare da Lui che fa nuove tutte le cose

Un fiore

In mezzo a sterpi e foglie secche ecco un piccolo fiore Lo guardo e mi accorgo che il suo colore è forte un indaco Non è un pugno nell’occhio o un piedistallo nella diversità È una creatura che rimanda al Creatore La sua presenza da speranza perché annuncia la vita È un piccolo stelo fragile un verde luminoso Certo sarà calpestato dagli animali e finirà la sua breve esistenza In quella semplicità ha attirato la mia attenzione Tu vali di più di quel fiore e se il Padre veste cosi bene l’erba Che oggi c’è e domani e secca. Pensa a quanta cura ha per te il Creatore Allora non lamentarti se ti manca il companatico Gioisci e ringrazia che hai il necessario Non fermarti nel vedere solo ciò che vedi non è di tuo gusto Eppure un piccolo fiore elegante per il suo colore È piaciuto al Creatore farlo nascere in mezzo a foglie marce Eppure tu quanti problemi ti fai nel vedere qualcosa che non ti va Poi devi sapere che la forma di questo fiore è a calice Pronto per accogliere sia insetti noiosi o api Anche tu nella fragilità non avere paura di accogliere Se accogli non sbagli e se chi viene accolto ti sfrutta Lascia stare non ha mai conosciuto l’amore

Umiltà

Perché far male e farsi male? È una domanda che mi faccio spesso Eppure questo sport è praticato da tutti Specialmente dagli ipocriti Che ricchi del proprio orgoglio cadono nelle miserie più assurde Cercano il potere in nome delle ideologie Vane e peregrine L’orgoglio è proprio un cancro che si abbatte sull’anima E la rode fino a lasciarla senza identità E l’anima vaga sotto l’influsso del male E colpisce senza pietà Tutto questo succede nel piccolo come nel grande Eppure l’umiltà ti fa stare bene e fa stare bene Nella relazione regola gli umori Lucida e pacifica si sente a suo agio e fa stare l’altro bene Guarda la persona negli occhi e non trame Di solito l’atteggiamento dell’orgoglioso è amaro Pieno della sua giustizia coltiva la passione per il male Poi scoppia e fa danni a se stesso e agli altri Imparate d ame che sono mite e umile di cuore dice il Signore E troverete rifugio per le vostre anime Cerchiamo rifugio nel Signore attraverso l’umiltà

Eb 13,1-8

La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò». Eb 13,1-8 Spendiamoci nell’amare e nell’essere generosi Una condotta parsimoniosa è una condotta Che porta alla superbia L’avaro non si accontenta mai vuole avere sempre La sua fame non ha limite e la sua casa è triste Il povero ha fiducia nel Signore Infatti lo spirito del povero ha un legame stretto con il Signore

Dio è luce

Dio è luce Chi sta nelle tenebre non può vedere la luce Quando qualcuno è triste diciamo che il suo volto è scuro Una persona triste è senza luce Quando uno è arrabbiato ha perso la lucidità Quando stai nella pace il tuo volto è luce La tua gioia fa vedere un volto radioso Come vedi non devi mettere sul tuo volto l’intonaco Perché la luce nasce dall’interno di te Viene fuori dalla relazione che tu hai con il Signore Un cammino spirituale senza la lampada conta passi È solo una perdita di tempo Tu vai incontro alla luce Quella luce che nessun uommo può gestire Simeone nello spirito ha visto la Luce vera E ha cantato la sua gioia quella di morire in pace Luce e buio si affrontano in un prodigioso duello Quel duello che ogni giorno avviene dentro di noi È vero è duro il duello ma è prodigioso Perché nel soccoros viene la Luce vera Quella che illumina ogni uomo e ti aiuta Anche nella pasqua di oggi come quella di ogni giorno C’è questa lotta quotiidana Dacci Signore la luce della perseveranza per non arrenderci mai Perché un giorno possiamo vivere la pasqua eterna Dove le tenebre non ci sono e ci sei solo Tu Luce eterna