Artesacra

Dn3,25.34-45

Non ci abbandonare fino in fondo,per amore del tuo nome,non infrangere la tua alleanza;non ritirare da noi la tua misericordia,per amore di Abramo, tuo amico,di Isacco, tuo servo, di Israele, tuo santo,ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicarela loro stirpe come le stelle del cielo,come la sabbia sulla spiaggia del mare. Dn3,25.34-45 Tu sei il Dio vivo Tu sei il Dio fedele Tu sei il Dio vero Le Tue promesse le mantieni nonostante le mie infedeltà Cerco di giustificarmi perché mi fa male la mia fragilità E mi chiudo nel mio orgoglio che mi fa ipocrita Dammi la stessa luce che hai dato al profeta Daniele Dammi un cuore che sappia chiedere non per se ma per tutti Tu vuoi che io impari ad essere fratello con tutti Se invoco misericordia per il mio peccato Voglio invocarla anche per i miei nemici Dammi la conoscenza del mio debito che ho con te Donami la saggezza e l’amore nell’amare il fratello Che ha un debito di pochi spiccioli Tu mi hai insegnato che io non ho nessun credito Ma solo il credito di servire no nella finzione Ma nel vedere le mie mani che hanno servito E il mio cuore grato per aver ricevuto il dono di dare

Dai Sal. 41-42

Manda la tua luce e la tua verità:siano esse a guidarmi,mi conducano alla tua santa montagna,alla tua dimora. Dai Sal. 41-42 Cerchiamo le cose straordinarie per sentirci vivi Vogliamo che la nostra vita sia una somma di eventi La scossa di adrenalina ci rende attivi Eppure esiste un mondo nuovo che nasce Un mondo fatto di piccole cose che cresce Una foresta che cresce non fa rumore Un uomo comune ti sfiora e tu non ti accorgi Quell’uomo comune ha dentro il segreto della vita Un uomo eccentrico cattura il tuo sguardo Abbiamo bisogno qualcosa che ci cattura per sentirci vivi Mentre lo Spirito in noi ci fa sentire vivi e non ci accorgiamo Fa Signore che la Tua presenza in me Illumini il buio che è in me per dare luce ai miei fratelli È la Tua luce che mi permette di vedere la luce Quella vera quella che illumina la strada La strada della verità che porta a Te

Mt 21,33-43.45

“La pietra che i costruttori hanno scartatoè diventata la pietra d’angolo;questo è stato fatto dal Signoreed è una meraviglia ai nostri occhi”? Mt 21,33-43.45 Cerca negli scarti che questa società ipocrita fa E troverai le perle che ti aiutano a vivere L’economia di Dio è un’altra I costruttori di oggi sono burattini nelle mani del Maligno Tu non ti accorgi perché tutto deve essere apparentemente incruento La vigna è di Dio e Lui è un buon agricoltore La cura la fa fruttificare e i frutti sono per tutti Ma gli uomini hanno rubato i frutti per avre controllo E gli stessi frutti li hanno manipolati per controllare i fratelli Che non si adatta a questa dittatura è scartato E Lui ci rassicura “Non temere piccolo gregge io sono con voi” Questa consolazione deve rimanere in noi come pietra Lui non si stanca di modellare e rimodellare questi vasi fragili Come il Figlio siamo beati se ci scartano Perché il Padre fa di noi pietre angolari Come il Figlio ci possono schernire Il Padre ci modella secondo i suoi piani Come il Figlio potremmo essere ammazzati I veri cristiani non sono in vendita Perché il Padre ha già deciso di darci in eredità la terra Il piano massonico è di entrare nella vigna e svuotarla dall’interno Sono entrati nella vigna tramite traditori Ma svuotarla è impossibile perché è Sposa di Cristo I loro compari duemila anni fa hanno scartato Cristo Lui è la testata d’angolo è pietra viva dove i nemici si sfracelleranno

Ger 17,5-10

…Niente è più infido del cuoree difficilmente guarisce!Chi lo può conoscere?Io, il Signore, scruto la mentee saggio i cuori,per dare a ciascuno secondo la sua condotta,secondo il frutto delle sue azioni». Ger 17,5-10 All’inizio c’è la benedizione e la maledizione Affidarsi al proprio cuore è pericoloso Dice il profeta che il cuore è infido Non ci può dare sicurezze Sul terreno del cuore ci sono dei tranelli Tu non li vedi e pensi che sia un terreno sicuro E invece ci puoi trovare sassi o buche nascoste Non essere troppo sicuro di te E oggi non dire con spocchia ho capito secondo la carne Affidati al Signore e chiedi il Suo Santo Spirito Affinchè tu possa avere il consiglio nel discernere Solo Dio ci conosce più di noi stessi Lui solo conosce ciò che ha creato e chi lo ha corrotto Nel tuo consegnarti sappi che tutto ciò che istiga e ti rende inquieto Non viene dal Signore Beato l’uomo che ha fede nel Signore Darà frutto in ogni tempo

Is 1,10.16-20

«Su, venite e discutiamo – dice il Signore.Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,diventeranno bianchi come neve.Se fossero rossi come porpora,diventeranno come lana.Se sarete docili e ascolterete,mangerete i frutti della terra.Ma se vi ostinate e vi ribellate,sarete divorati dalla spada,perché la bocca del Signore ha parlato».Is 1,10.16-20 Oggi questo passo di Isaia termina con questa espressione Parola di Dio Lui mantiene sempre la parola e nel suo amore ci raccomanda se ci ribelliamo saremo divorati dalla violenza questi giorni ci sono delle difficoltà in parrocchia dovute alla negligenza del cantiere vicino che ha fatto saltare l’acqua e il telefono e siamo isolati. Sono stati giorni difficili il velo di rabbia e invocazione della giustizia mi hanno fatto perdere la pace poi ho incominciato a ridere Nessuno deve essere così forte da togliermi la pace La rabbia è una spada che consuma L’invocare giustizia è mettere l’amore in frigorifero Siamo docili nella prova e la pazienza vissuta nel suo amore rende l’animo largo Poi il cornuto soffia all’orecchio parole che attizzano il cuore di fuoco Allora mi ricordo dei miei peccati che Lui ha purificato E la pace mi entra anzi riesco a trovare anche il lato comico Beato chi ha nel cuore la gioia di vivere troverà sempre il modo di cavarsela

Sal 129

Dal profondo a te grido, o Signore;Signore, ascolta la mia voce.Siano i tuoi orecchi attentialla voce della mia supplica. Sal 129 C’è un urlo che sale dal profondo Grida amore pietà misericordia e giustizia Almeno tu Signore ascolta questo urlo Signore questa è una supplica di chi Ogni giorno assiste alla morte dei propri figli Molti giovani oggi sedotti dall’invida della bestia Tanti cristiani ammazzati perché tali Bambini abortiti dove si tace Famiglie che non riescono a vivere Governo che è occupato a fare polemica Dove è la giustizia ? Ci sono semi di speranza ? Li vedo come crocus che escono dalla neve Isolati ma forti capaci di rimanere in piedi Una figlia che indirizza alla madre a fare la quaresima Giovani nella libertà decidono di essere casti Signore vogliamo ascoltare la tua voce Ci invita a un ritorno con il cuore Bignogna cantare un canto antico ma sempre nuovo Per fermare il chiasso pomposo e sguaiato di oggi

Mt 7,7-12

«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti». Mt 7,7-12 In questi pochi versetti c’è tutto tutta la fede e tutto l’amore C’è un imperativo che dice di chiedere C’è un futuro promesso che non da data Dio non da date per evitare che tu ti metta in aspettativa Succede sempre così, dice Paolo a quelli che aspettavano la fine del mondo da un momento all’altro di non vivere come vagabondi ma di mangiare il pane lavorando Imparaiamo a vivere chiedendo la fede Un uomo di fede è veramente uomo non ha bisogno di agitarsi Perché confida nel Signore che a tempo opportuno da ciò che ha bisogno L’attesa dell’uomo di fede è fatta di amore È l’amore che attiva l’uomo a dare perché sa che il suo Signore vede Pensate la fede confida e l’amore da,i termini della relazione con Lui Oggi chiedi l’amore e vivi nella fede Quello che ti succederà lo saprai alla fine del giorno Mi dirai che hai bisogno subito, perché il pane è del giorno È vero, ma il pane è sempre assicurato È altro quello che tu chiedi Questo ti sarà dato a tempo opportuno affinchè tu ti possa render conto di ciò che hai chiesto

Lc 11,29-32

Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Lc 11,29-32 Cerchiamo segni tangibili per la fede Succede poi che quando li vediamo Prendiamo il telefonino per immortalare l’evento È sempre quell’io che vuole essere presente E non si vuole inginocchiare davanti al segno Allora perdiamo la grazia Anche Erode voleva vedere Gesù che faceva un miracolo Invece rimase a bocca asciutta E per rabbia lo rivestì di una veste sgargiante Anche noi quando parliamo di Lui Gli mettiamo la veste del guru o del mago Il segno ci mette davanti alla nostra poca fede E fa in modo che questa accende il nostro cuore Siamo distratti e superficiali non rispettiamo il nostro cuore Infatti il nostro cuore ha sete di infinito e cerca Mentre il nostro io si appaga con un autoscatto Siamo sterili per mancanza di fede Non per mancanza di segni perché ogni giorno parla Alla fine della vita non ci succeda di ascoltare queste parole: “Ti ho suonato il flauto e non hai ballato Ho fatto un lamento e non hai pianto”

Mt 6,7-15

….. il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Mt 6,7-15 È proprio questo Signore che noi non crediamo Sapere che tu sappia ciò di cui noi abbiamo bisogno È vero che tu sei il Dio vicino È vero che hai compiuto prodigi Pensare che appena la parola è sulla mia bocca Tu la conosci Signore oggi ti chiedo con tutto me stesso Prendimi per meno perché faccio ciò che non voglio E la cosache mi fa soffrire faccio ciò che Tu non vuoi Dammi il Tuo Santo Spirito affinchè io sappia discernere E fare il bene che Tu vuoi Tu conosci i miei bisogni più intimi che io stesso non conosco Molte volte non so neanche chiedere perché non so quello che voglio Chiedo l’immediato, l’effimero, il superficiale Chiedo carabbattole perché non so discernere Non chiedo il pane di questo giorno che tu mi dai in abbondanza Ma quello che domani potrei fare e che non è reale Tu mi esorti a trattare con Te e discutere pure Mentre i miei se mi allontanano da Te perché non sono reali Per questi se che nel passato hanno abbondato Per questi se che mi hanno fatto perdere il senso della realtà Ti chiedo perdono perché più di me Tu conosci ciò che è bene per me

Lv 19,1-2.11-18

Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo. Lv 19,1-2.11-18 Tutti siamo chiamati alla santità Un figlio vuole assomigliare al padre Chi è il modello? È Cristo Gesù “Chi ha visto me ha visto il Padre” Questa espressione la usa con Filippo Certo come inizio quaresima fare un programma del genere è abbastanza impegnativo. Qualcuno guarda la vetta e la vede impegnativa Certo è impegnativo arrivare in cima Ma non è impossibile perché niente è impossibile a Dio Vedi il quotidiano che ti si presenta oggi Non lo devi vivere tutto in un istante Ma ogni istante è il primo e l’ultimo che vivi C’è da perdonare non fare i calcoli Chiedi all’Uomo Crocifisso come ha fatto a perdonare Prega con Lui “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” Certe risposte non arrivano e cominci a vacillare In un treno veloce se ti metti vicino al machinista Non pensare che arrivi prima arriverai con tutti i passeggeri Entra nella giornata che ti si presenta in punta di piedi Perché se ti violenti non avrai la lucidità Da pace a che ti è vicino e a chi ti è lontano Un santo ha quel sano umorismo di vivere la vita come un gioco Se proprio hai deciso di essere santo non prenderti sul serio