Artesacra

Riflessioni

Mt 5,17-19

Mt 5,17-19 Ci sono quelle piccole cose da fare che trascuriamo A volte quell’incontro di poche persone può sembrare inutile Forse quella preghiera è semplice ma pensiamo che sia superficiale Il teologichese ci fa sentire importanti ma non arriva al cuore Dove è la tua Nazareth? Una piccola donna che prega o fa altro È l’ultima di un borgo sconosciuto diventa la madre di Dio Cerca di trovare la tua Nazareth fatta di piccole cose Un piccolo sorriso accompagnato da un bicchiere d’acqua Riceve la ricompensa del Regno di Dio Un abbraccio fatto per amore può risolvere mille problemi Non sentirti padrone delle cose piccole e poi le fai con superficialità Perchè al momento opportuno ti trovi impreparato Insegna tuo figlio a essere un uomo Perché oggi la grandezza di un uomo si misura dal suo essere ordinario Un uomo qualunque porta la saggezza del presente Ha radici profonde e in tutte le stagioni porta frutto Chi nella vita vive di eventi al tramonto del sole non sa fare i conti con la sua solitudine Fatti capire dai bambini non facendo il clawn ma parla in maniera ordinaria Una vita fatta di bollicine porta aria al cervello

Mt 5,13-16

….Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli». Mt 5,13-16 Un mondo buonista anche il bene diventa ipocrisia La luce continua a consumarsi nel darsi Ci possono essere dei venti e la fiamma può avere oscillazioni E i venti sono tutte quelle ideologie che hanno le loro stagioni Ma la luce sta al suo posto per dare sicurezza e continuità Il cristiano può avere agitazione ma in Dio trova stabilità Ci possono essere insetti che girano intorno alla fiamma Gli insetti si sa sono fastidiosi e vogliono rubare la luce Il cristiano davanti alle calunnie e ai fastidi delle falsità deve essere stabile Perché tutto questo questo per quanto possa essere rumoroso Si sfracella davanti alla Pietra angolare che è Cristo L’opera buona che il cristiano che oggi deve fare È dare sicurezza perché Cristo è la nostra speranza Un’altra opera buona che il cristiano deve fare è la concretezza Parolai di professione parassiti che succhiano il sangue sono troppi Senza polemiche e senza additare ne tantomeno usare paroloni enfatizzanti Il cristiano nel silenzio e nella continuità porta avanti quella Luce che illumina

Sal 120

Alzo gli occhi verso i monti:da dove mi verrà l’aiuto?Il mio aiuto viene dal Signore:egli ha fatto cielo e terra. Sal 120 C’è una speranza nell’uomo…. il desiderio di avere bene Eppure si trova impigliato nelle maglie del proprio egoismo Crea intorno a se una rete che non gli permette di essere libero Allora guarda verso qualcosa che non può raggiungere Tu cerca invece il Signore perché l’aiuto viene dal Signore Vuoi che Chi ha fatto il cielo e la terra non ti dia sostegno ? Lui è Dio vicino che riempie la tua bocca Riempie il tuo cuore ti fa vivere nella pace Se guardi bene nel tuo cuore A volte ti bastano poche parole semplici Esse aprono un mondo alla profondità della vita Ci sono momenti che sorprendono Quando un sguardo profondo arriva a leggere L’orecchio vigile ascolta frasi o domande Perché escono dalla bocca dei bambini Beato tu sei quando sai ricominciare di nuovo Beato tu sei quando nella libertà sai perdere tutto Beato tu sei quando nel perdono dai piena fiducia

Mc 12,18-27

Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Mc 12,18-27 In quale Dio credi ? Se basta un niente per abbatterti e vacillare cerca il vero Dio Lui non permette che tu vacilli e ti disperi Se cerchi sempre e davanti a qualsiasi porta ti fermi e cadi nell’abisso del dubbio Ricordati che quando hai messo mano all’aratro non puoi guardare indietro Se hai mille resistenze a fidarti di Lui Abbi pazienza con te e aspetta nella speranza Lui arriverà con i suoi tempi Se nel cuore la tempesta ti agita e rende il tuo cuore duro Tra le rocce delle montagne spuntano sempre segni di vita piccoli ciuffi di fiori Se hai cambiato diverse volte e ora pensi di non avere più margini È lo stato buono per chiedere in umiltà la vita eterna Il traguardo è lontano tu pensi di venire meno prima di arrivare Ricordati che dalla fossa della morte ti tira fuori Tu mi dirai che queste parole le hai detto a tante persone, ora tu sei nel caos Se le hai detto con convinzione agli altri ora con la stessa convinzione le puoi dire a te Se non le hai detto con convinzione è la volta buona che sperimenti ciò che hai detto Come vedi la vita di Dio è come l’acqua penetra dapertutto e stacca l’intonaco falso

Rm12,9-16

Fratelli, la carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Rm12,9-16 Amare nella verità e senza finzioni è di colui che ha fatto verità su se stesso Esiste una metodologia dell’amore che non parte dal sentire È una scelta di vita che prima di tutto mi arricchisce e si dona Se non sono legato a Dio non posso amare di un amore eterno È Lui che ti ama e ne hai fatto esperienza Questo è l’amore che deve animare chi veramente ama La carità è amore eterno Chi può avere questo amore? Solo chi ha a che fare con l’Eterno e vuole portare il Suo amore Chi vuole portare se stesso perché pensa di averne le capacità È fuori strada, è ammalato di sindrome messianica Mette il suo ego in tutte le prestazioni che da Questa è l’ipocrisia e l’inganno dove molti cadono E la dove cadono non riescono poi a rialzarsi Chi ama secondo verità dopo un tempo che ha amato Si chiude nel segreto del proprio cuore e ringrazia l’Autore dell’amore Quell’amore è come lampada che non esurisce il suo olio E lo stoppino può essere fumigante ma non morto E appena arriva l’olio dell’Amato riprende a far luce

Mc 11,11-25

«Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà.                  Mc 11,11-25 Spesso quando chiediamo a Dio qualcosa Il pensiero dubbioso di essere ascoltati Si fa strada nella nostra mente E dal nostro cuore esce una richiesta rinunciataria Questo avviene e non ci spieghiamo il motivo Mettiamo la questione a livello morale e sulla meritocrazia Invece di rivolgerci allo Spirito Santo affinchè ci aiuti a saper chiedere Molte, sono richieste che abortiscono appena escono dalla nostra bocca Poi ci sono richieste fatte come se Dio fosse un maggiordomo Un’arroganza nel chiedere dove si ha la presunzione di mettergli i tempi Altri invece nelle richieste manifestano il loro infantilismo nel ricatto Quando chiedi la prima cosa che devi fare è riconoscere il donatore Poi lasciare al donatore la libertà di provvedere con i suoi tempi Il cuore deve essere in pace e hai accordato il perdono e chiesto il perdono Come fai a chiedere al Padre qualcosa se hai trattato male i suoi figli ? Il tuo cuore deve libero dalle strategie e affidato alla Sua provvidenza

Mc 10,46-52

E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». Mc 10,46-52 È vero Signore che mi hai salvato E ho una gratitudine immensa Ogni istante devo gridare per la mia cecità Quando sei con me io vedo La mia superbia mi allontana da te E ritorno ad essere cieco In me la Tua fiducia è compagna Ma gli occhi distratti e rapaci vogliono possedere Allora il lume mi sembra che si spenga E rantolo nel buio e grido misericordia È la tua misericordia a non spegnere la fiamma Che tremolante e insicura aspetta l’olio del tuo amore Riprendo a vedere, sicuro di me vado Una scianghetta e mi trovo a terra di nuovo Anche ora pensavo di vedere…. e invece! Erano gli occhi troppo in alto Che non mi facevano poggiare a terra i piedi Pensavo di essere separato dal mondo E il mondo con un tocco mi ha avvertito della sua presenza Tutto questo sembra un gioco Fammi vedere sempre specialmente nelle tenebre Quando lo smarrimento è tale da non sperare E la paura è paralizzante da impedirmi di amare Allora nella mia cecità ho solo una preghiera “ Ho fiducia in te e credo nella tua bontà”

1 Pt1,18-25

Dopo aver purificato le vostre anime con l’obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, rigenerati non da un seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna. 1 Pt1,18-25 Noi ci possiamo amare solo nella verità Fuori della verità non c’è amore Questo amore scaturisce dall’obbedienza Pietro racconta in questi versetti l’esperienza di come è stato amato Dopo che ha rinnegato il maestro facendo verità su se stesso I suoi occhi incontrano lo sguardo intenso e sincero del Maestro Ha fatto luce sulla sua bugia nell’Amore del Maestro Pietro è sceso nelle sue paure e abbracciando le paure Ha incontrato l’amore del Maestro ed è stato abbracciato da questo amore Pietro ha fatto esperienza dell’amore intenso Quando ha ascoltato che il Maestro ha modulato il Suo amore sulla sua capacità di amare Pietro alla terza volta capisce e gli dice:” …Tu lo sai che ti voglio bene” Questa intensità di essere amato fin dalle origini, sconvolge Pietro Proprio al dunque sull’Appia capisce che era arrivato il tempo di tornare indietro e non scappare E testimoniare che la sua missione era morire come il Maestro Pietro è morto crocifisso sul colle Vaticano

Mc 10,17-27

….Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Mc 10,17-27 Dio solo è buono, Gesù parla così del Padre La bontà è di Dio e nessuno si può definire buono Padre ti chiedo scusa per le volte che mi hanno dato del buono Mi sono appropriato e non ho indirizzato a Te Gesù l’ha fatto perché è umile ed è il vero figlio Nella Tua bontà hai lasciato che me ne appropriassi Se fosse solo questo mi sentirei anche un pò tranquillo La Tua bontà mi responsabilizza perché ho sperimentato la Tua fedeltà Il Tuo amore per me esclusivo mi incoraggia e mi sostiene La Tua paternità ha stravolto la mia esistenza Un giorno di primavera mi hai dichiarato la Tua paternità Avevo tanto da rimproverarmi Nella gratuità ho scoperto la mia figliolanza La tua paternità è forte e dolce Le prove non sono punizioni ma educazione all’amore Quel giorno di primavera nella mia valle incantata avrei voluto fermarmi Non potevo fermarmi perché tu sei sempre con me e ne sono sicuro Non sono sicuro della mia fedeltà perché traditore Il tuo amore lo porto sempre con me e nessuno lo potrà togliere

Gc 5,9-12

Ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna. Gc 5,9-12 In questa libertà che non sappiamo gestire il “NI” va di moda La franchezza è una parola sconosciuta Dire le cose come stanno è dire la realtà Ma adattare la Parola alla realtà non è fare verità È la realtà che deve cambiare per far risaltare la Parola Allora dalla nostra bocca esce ciò di cui è pieno il cuore Il “Si” che diciamo ha a che fare con la conoscenza della Parola Infatti il Si in Maria si è fatto carne Il “No” che diciamo è al peccato e non al peccatore È bello invocare la misericordia per la fragilità della nostra condizione È nell’umiltà che quel No diventa Si Il Ni dove si verifica? Quando ci giustifichiamo del peccato commesso La misericordia è un atto d’amore di Dio verso di noi La nostra mediocrità ci spinge a pretenderla La nostra indifferenza a sciuparla La nostra superficialità a moralizzarla Mentre il Si nella relazione con Dio la fa diventare carne In noi si compie il miracolo di Maria “il verbo si è fatto carne” Il cristiano sa dire il suo SI e il suo NO Le combinazioni del NO-SI sono del Cornuto