Artesacra

Riflessioni

Sal 26

Sono certo di contemplare la bontà del Signorenella terra dei viventi.Spera nel Signore, sii forte,si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore. Sal 26 La fede nel mio cuore mi sostiene e mi da la certezza E nella terra senza tramonto dove il sonno è pace Assaporo la tua bontà Tutto questo custodisci nel tuo cuore fratello Non permettere che nessuno entri nel tuo cuore E possa rapire la speranza che ti fa andare avanti Queste virtù oggi ti servono affichè tu non cada nello sconforto In questa vita impara a vivere con l’Amore È, infatti, l’Amore la legge nella terra dei viventi Lui non ti caccerà fuori quando lo incontrerai Perché in questa vita l’hai cercato sui monti e nelle valli Hai preso sentieri sconnessi il tuo piede si è storto Lui sa che tu l’hai sempre cercato e questo gli basta L’Amore guarda le tue intenzioni e non le trasgressioni per debolezza Nell’ultimo salto ti troverai tra le sue braccia Farai casa con Lui dove la gioia e la felicità sarà il tuo pane

Rm 9,1-5

Vorrei infatti essere io stesso anatema, separato da Cristo a vantaggio dei mie fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Rm 9,1-5 Se leggi questa dichiarazione d’amore Paolo l’ha firmata con il suo sangue Lui va oltre affinchè i connazionali possano credere in Cristo Accetta di essere scomunicato da Cristo Perdere Dio per Dio sembra un paradosso Ma è proprio questo gesto che fa il cristiano Da all’Amore il significato di gratuità Dio ci ama a prescindere che siamo bravi Che facciamo i nostri compitini bene Che la legge venga osservata Dio ci ha creato gratis e vuole stare con noi La sua gratuità arriva fino al punto di dare il Figlio per amore nostro Il Figlio si dona per amore nostro Lo Spirito Santo pur soffrendo gemiti inesprimibili abita in noi È nella fede che trovi la forza del dono

Rm 3,1b-39

Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come sta scritto: «Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da macello». Rm 3,1b-39 Magari Signore ci degnassi di essere pecore da macello Essere eletti a testimoni fino al martirio Oggi siamo sulla buona strada dove essere cattolico è obbrobbio Menzogne e atteggiamenti pretestuosi e violenti ci distraggono Ma il cristiano deve andare nel solco tracciato dal Maestro Ignazio d’Antiochia diceva: “aspettate a dirmi Cristiano, lo sarò veramente quando mi troverò nella bocca dei leoni” E ancora dice: “ io solleciterò i leoni affinche possa essere frumento macinato tra i loro denti” In questa lotta che inizia al mattino presto appena alzati Lui si schiera al nostro fianco e ci conduce fuori Andare fuori dopo aver lottato è qualcosa di veramente straordinario Per vincere devi morire in Lui ogni giorno Sulla tua bocca fa che ci sia sempre amore e perdono Non rivendicare giustizia perché la ricompensa è limitante L’amore e il perdono accordato è guadagnare il fratello Una terra senza menzogna dove l’amore e il perdono regna La rabbia viene diffidata dall’abbandono a Lui Allora le pecore destinate al macello tingeranno l’alba della primavera

Ef 2,19-22

In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito. Ef 2,19-22 Signore taglia questa pietra Secondo i tuo desideri Addolcisci gli spigoli E fa che si incastra nel tuo edificio Se fa scintille per lo scappello che la plasma Falle capire che quelle scintille È la sofferenza che sana Se i lati sono diventati definiti È perché nella sofferenza l’hai resa libera Ormai è cementata con il tuo Santo Spirito alle altre E se l’acqua della tentazione la seduce per portarla via Dalle il discernimento di vedere il cumulo di pietre abbandonate Perché sedotte dalla menzogna Ora sono là che chiedono misericordia Con il tuo scappello mio Dio lavorale di nuovo Affinchè rimesse al loro vecchio posto rinsaldano l’edificio Leviga la superficie affinche si possa vedere la bellezza del tuo Amore

Lc 13,18-21

E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Lc 13,18-21 S.Paolo nella 1Cor dice:”non sapete che basta un poco di lievito a fermentare tutta la pasta?” È sul quel po’ su cui oggi la chiesa si fonda Nell’economia di Dio ciò che sbalordisce o che fa colpo non ha importanza Lui cerca persone che sono convinte e nel silenzio sono fermento con la loro testimonianza Il fare per farsi vedere e approvare deve cedere il passo al nascosto e al vero Il livieto viene sciolto nell’acqua, mescolato nella farina e dopo un po’ la pasta aumenta di volume Se il lievito è rancido attaccato da microrganismi nocivi non fermenta Abbandoniamo il lievito rancido dei farisei e cerchiamo di essere lievito nuovo Infatti il lievito che è nascosto si dona Il cristiano verace si dona e lascia una testimonianza I grandi cambiamenti si sono avuti ad opera di pochi uomini di fede e nel silenzio Troppe parole fanno rumore e non mettono paura al nemico Troppi dottori al capezzale fanno morire il malato L’avvento del regno di Dio avverrà grazie a coloro che si sacrificano nel silenzio Amano nel silenzio danno nel silenzio è il silenzio che lascia la possibilità alla massa di aumentare Siamo tutti protesi a fare progetti e proposte e abbiamo dimenticato una persona importante È Cristo che vince è la fede in Cristo che muove le montagne Le nuove come le vecchie dottrine non tengono conto ne dello Sposo ne della Sposa La chiesa sposa di Cristo composta dal popolo che va amato e non indottrinato

Lc 13,10-17

Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Lc 13,10-17 Quando non riesci a stare in piedi perché i pesi sono tali da piegarti Quando sulle tue spalle si abbattono responsabilità tali e la tua visuale è la terra che calpesti Quando il fallimento ti fa rodere dentro Quando la paura di non poterti rialzare ti condanna Quando ormai pensi che non rientri più in circolo e sei escluso Quando la voglia è fiacca L’accusatore che è in te ti suggerisce paure che non sono tue C’è quella memoria che ti fa sentire strano al punto che è meglio un pugno nello stomaco che continuare a vivere Abbi solo fiducia in Lui questa donna è curva da diciotto anni È una vita passata a guardare per terra Una vita a beccare ciò che ti viene dato Una vita senza orizzonti da sognare e tramonti da vedere Anche a te sembra essere legato a qualcosa da cui non ti puoi sciogliere Gesù la vide e la chiamò a se La sera quando rientro in camera e chiudo la porta Sono stanco alcune sinapsi hanno fatto il botto Tante sofferenze mi hanno colpito e mi sento curvo Lui mi aspetta come il contadino fa entrare il bue nella stalla E alla fine della giornata parlando con il bue che ha arato Gli mette le mani in testa e dice:” oggi abbiamo lavorato ora riposati” Oggi ti sporcherai sicuramente Oggi corri il rischio di avere il coltello tra i denti Oggi il capo si mette di traverso Oggi qualche sorriso si confonde con “te strozzo” Stasera quando finisce il giorno con la Sua mano che passa sulla tua testa Sentirai queste parole: ”Sta in pace e riposa”

Lc 12, 54-59

Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Lc 12, 54-59 Gesù è proprio vero quello che hai detto anche oggi sappiamo giudicare Le cose le sappiamo valutare siamo riusciti anche a imbrogliare la giustizia Infatti i delinquenti stanno fuori e se la spassano e non pagano I poveri non possono neanche difendersi Oggi chi ha i soldi si può permettere di buttarli E chi non ha niente deve arrangiarsi Ai tempi tuoi Cristo i tribunali erano forniti di uomini giusti Oggi non si sa chi è giusto e chi è ingiusto L’ingiustizia più grande è che la giustizia è accusata È che l’amore ha un capo d’accusa di essere debole La menzogna diventa verità e la Verità viene bandita I soldi lavano gli omicidi e fanno apparire gli assassini gente onesta Lamentarsi è uno sport ambito come parlare e dare consigli non richiesti Tutto ciò da sapore alla nostra ipocrisia e ci fa stare tranquilli Ama!!! espropriati da te stesso fino a dare la vita Perché siamo amanti della vita e la vogliamo dare affinchè tutti l’abbiano in abbondanza Qualche ateo che è fuori come un balcone scriveva senza firmarsi Che la nostra religione ci sacrifica ed è violenta Gli agnelli anche se vengono sacrificati vincono sempre sulla morte Noi abbiamo una destinazione si chiama paradiso La paura ci fa indifferenti usiamo parole vuote per giustificarci Diamo sapore alla nostra esistenza Abbiamo dentro di noi un tesoro diamo tutto quello che siamo e abbiamo Non seremo poveri avremo Dio e per noi non è poco Sono ormai vecchio e nemmeno 40 anni fa nella culla dell’ateismo L’uomo valeva 3 rubli perché aveva tanto grasso da fare una saponetta tanti capelli da fare un pennello al massimo due e dalle ossa un paio di pettini L’uomo non vale tre rubli Vale il sacrificio di Dio

versetto dell’alleluia

Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui. Fil 3,8-9 Dove è la vera gioia? Ci buttiamo sulle cose a peso morto E ci troviamo che la melma ci sommerge Una carriera brillante è lecita ma farne il tutto è follia Arrivare al successo ricordati è una trappola Perché ti abitui e dopo nell’anonimato non riesci a stare Nella danza degli specchi dove la tua immagine la trovi ovunque Poi ti accorgi che è pura illusione Rimani scottato e hai bisogno del vino Mentre cammini la tua vita si sfilaccia e qualche pezzo lo perdi Se vuoi arrivare composto nella tua unità al traguardo Non mandare il tuo cuore in frantumi Tante volte nella libertà del cuore si insinua il virus della volontà istintiva Ti fa prendere ogni cosa infatti non è quello che entra nell’uomo Che rende l’uomo impuro agli occhi di Dio È la volontà istintiva che esce e vuole possedere ogni cosa Paolo ha considerato questo spazzatura Ha spinto la sua volontà superiore nel cuore di Dio È proprio in quella volontà che lui si trova in Cristo Nel combattimento si trova in Cristo Nella solitudine si trova in Cristo Nell’abbandono si trova in Cristo In tutte le fasi della sua esistenza si trova in Cristo Tanto da fargli dire “non conosco altri che Cristo e questi Crocifisso” Se veramente hai conosciuto il mondo vedi la sua finitudine Se veramente hai creduto e conosciuto Cristo Il tuo cuore ha lo sguardo rivolto all’Infinito

Lc 12,39-48

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più Lc 12,39-48 Le mani sono vuote nel presentarmi a te Tu mi chiederai alla fine cosa ho fatto Cosa darti ? Quando mi chiederai ciò che mi hai dato ? Il pensiero si smarrisce nel nulla in quel molto di più Ti sei fidato di me e mi hai affidato un gregge Ad altri hai affidato dei figli o una moglie o un marito Non posso dire che Tu sei esigente perché sei stato sempre con me La Tua presenza discreta l’ho avvertita Ti sei fidato e mai un rimprovero mi è arrivato Il non rimprovero mi ha fatto montare la testa Eppure Tu mi hai chiamato amico Tuo Se faccio ciò che hai fatto Tu Ti dirò ho provato ho fallito il gregge si è disperso Porto solo le ferite e le amarezze di non esserci riuscito Ora mentre scrivo ti porto il dono di ieri sera alla mensa Non solo il grazie ricevuto dagli ospiti ma la chicca più bella: è stato quando uno mi ha mandato… mentre lo servivo solo perché era finito il pollo e lui non poteva fare il bis C’è stata una reazione di dissenso da parte degli altri Ho detto a tutti di stare tranquilli dentro di me c’era vera letizia Grazie Signore per la lezione di stanotte ora so cosa vuol dire portarti il di più Io so che quando verrò da te mi chiederai quante volte ho detto con il cuore vera letizia Questo mi richiederai quando busserò alla tua porta questo è di più La follia di un amore vero

Lc 12,35-38

E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Lc 12,35-38 Il Signore raccomanda di non abbassare la guardia State attenti perché il nemico va in cerca chi divorare Resistetegli saldi nella fede è la raccomandazione di Pietro A volte e può succedere che la vita ci fa stare in una sorta di oblio Perché siamo sfiduciati o delusi o sospettosi o in ansia Tutto ciò non ci fa stare svegli anzi perdiamo di vista Chi aspettiamo Allora lo confondiamo con gli idoli che ci danzano e ci seducono Per questo la notte è fatta si per riposare, ma è fatta per stare Nel silenzio della notte il tuo stare è vigile perché vuoi ascoltare Il tuo cuore ascolterà certe parole indicibili E se preghi dal tuo cuore sgorgano parole che la bocca non osa pronunciare Se cammini nella notte ti accorgi che il buio non ti fa paura Qualsiasi nemico ti può giungere alle spalle ma esse sono protette perché Lui veglia con te Allontana la pigrizia dal tuo animo e sveglia l’aurora Non cedere le chiavi del tuo cuore a chi è un ladro perché nella notte non rubi il tuo tesoro Aspetta nella pace non ti ha dato un giorno o un ora perché l’Amore vuole essere atteso e l’ansia ti fa dormire sul giorno e l’ora La fede in Lui che verrà ti fa essere vigile e sai che ti porterà alle nozze Ti farà sedere e ti servirà pensa Dio ti servirà Che strano! Dio Amore che serve l’uomo che è sveglio