Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro». Lc 11,37-41
Come fa un uomo a dire a suo figlio prima di sederti a tavola lavati le mani ?
Mangiare con le mani sporche non è peccato lo dice anche il detto:
ciò che non strozza ingrassa
Tu che chiedi a tuo figlio di lavarsi le mani e ti arrabbi quando non lo fa
Con le tue mani quante cose hai sottratto al povero
Quanti magheggi hai fatto per passare avanti a chi meritava
Con le tue mani quanti schiaffi hai dato a tuo figlio e mai hai provato ad accarezzarlo
Unisci le tue mani e prega al Dio di Misericordia che pulirà le mani del tuo cuore
Un’altra raccomandazione è:
quando vai a mangiare cerca di essere distinto, formale, col sorriso di plastica, manovra con la forchetta e il coltello come un chirurgo perché signori si nasce. Dico questo non per sconfessare Totò. È vero noi siamo rinati nel battesimo come re poiché siamo figli dell’Onnipotente.
Questo formalismo manieristico non ha a che fare con quello che c’è dentro l’uomo.
Ricordo che quando sono andato in India 18 anni fa non ho avuto nessuna difficoltà a prendere il cibo con le mani ma non sapevo come imboccarmi.
Le prime volte mi spocavo tutto ridevo della mia incapacità
Siamo arrivati al punto in cui il formalismo è divetato un rito
Eppure nel tuo cuore c’è la verità che grida e vuole giustizia
Non soffocare il tuo cuore nel formalismo pur di avere una riconoscenza
Apri le porte e lo Spirito di sapienza entrerà in te e ti condurrà alla Verità tutta intera